Pazza Italia sulla neve

Un’Italia che un po’ delude, poi si fa perdonare e alla fine stupisce: questa la nostra Italia nel weekend appena trascorso di sport sul ghiaccio. Scarica nello sci alpino, poi si afferma e conferma nello snowboard, fino a stupire nel freestyle. Ecco un riepilogo della settimana ghiacciata dei nostri azzurri.
Sci alpino: tra il flop delle azzurre e un appuntamento rimandato
Iniziamo dal noto, dall’atteso, dallo sci alpino da cui sappiamo di poter pretendere tanto ma che, questa volta, non ci ha accontati. Un weekend che è stato, ahimè, un po’ un flop per le nostre azzurre e che ci ha regalato solo pochi spiragli di luce in ottica futura. Iniziamo dal gigante, dove la nostra Federica Brignone è caduta nel suo momento migliore. Dopo una prima manche al di sotto delle aspettative, infatti, la valdostana stava ingranando marcia nella seconda discesa, salvo poi rovinare tutto con una caduta evitabile. Caduta che, poi, ha compromesso il resto del weekend, spingendo la Brignone a decidere di non gareggiare – in via precauzionale – per il resto del fine settimana a causa di dolori alla schiena riportati in seguito al trauma subito dalla caduta.
Fine settimana da dimenticare anche per Marta Bassino che si è resa protagonista di una brutta performance che non le ha consentito neanche di qualificarsi per la seconda manche del gigante. Dei bagliori di luce arrivano, invece, da Asja Zenere, Ilaria Ghisalberti e, soprattutto, Giorgia Collomb che si qualificano tutte per la seconda manche. Ad attirare l’attenzione, in particolare, Giorgia Collomb, la classe 2006 che chiude lo slalom in un’ottima sedicesima posizione che la porta ad apparire sempre più nelle classifiche che contano e inizia a far confidare all’Italia di aver trovato una nuova e valida interprete della specialità.
Un flop, quello azzurro, che si tramuta in una delusione mondiale per la mancata vittoria di una leggendaria Mikaela Shiffrin che, proprio sul gigante di Killington, stava cercando – e stava ottenendo – la sua vittoria numero 100 in carriera. Una prova perfetta quella della superstar americana a Killington, dove la campionissima voleva collezionare, oltre alla centesima vittoria in Coppa del Mondo, anche la sua prima vittoria tra le porte larghe nella tappa del Vermont. Un sogno, però, sfumato a causa di una bruttissima caduta che la costringerà a rimandare, speriamo solo per poco tempo, il suo appuntamento con la storia.
Conferme e sorprese tra snowboard e freestyle
Sei vittorie e ventidue podi totali: questi i numeri della nazione protagonista della Coppa del Mondo di snowboard parallelo, l’Italia. E da questi numeri, nel weekend appena trascorso, i nostri azzurri sono ripartiti alla ricerca di conferma e consacrazione anche in questa edizione della competizione intercontinentale. Obiettivo pienamente raggiunto, finora, per i nostri azzurri che non deludono le aspettative della vigilia e stappano subito la stagione con un bottino di ben tre medaglie iridate.
Ad aprire le danze ci pensa un fantastico Edwin Coratti apre imponendosi, con forza, nel gigante parallelo di Mylin, in Cina. Per l‘azzurro è un magico ritorno alla vittoria – la numero sei in questa competizione – dopo un anno e mezzo di distanza dall’ultima affermazione internazionale. La coronazione di una giornata perfetta per il 33enne altoatesino che, dopo il primo tempo nel turno di qualificazione, ha poi proseguito sulla stessa lunghezza d’onda nel tabellone principale contro, in ordine, lo sloveno Zan Kosir; l’azzurro Mirko Felicetti – che ha chiuso poi in sesta posizione – ai quarti; il campione di casa Ye Bi in semifinale e, infine, il coreano Sakkyum Kim nell’atto conclusivo. «È meraviglioso –queste le sue prime parole – ho fatto il miglior tempo nelle qualificazioni e mi sono confermato anche nel turno finale. (..) la stagione non poteva davvero iniziare meglio».
E dopo il magico inizio del sabato, la bandiera tricolore sventola ancora in alto in Cina anche la domenica con un fantastico doppio podio, grazie al trionfo di Maurizio Bormolini e il terzo posto per Gabriel Messner nello slalom parallelo. Per il lombardo, classe 1994, questa vittoria – ottenuta tenendosi dietro, in finale, persino il campione olimpico Karl – è la numero 5 in questa competizione. Primo podio in carriera, invece, per Gabriel Messner, il classe 1997 che siamo sicuri abbia solo inaugurato il primo di una lunga serie di podi.
E dallo snowboard passiamo al big air freestyle che colleziona, a sorpresa, ben tre podi sulle nevi di Pechino. A dare il la, questa volta, due fratelli, i fratelli Tabanelli che regalano due magnifiche – e pesantissime, in ottima Milano Cortina – medaglie nell’appuntamento di Coppa del Mondo di questa specialità. Il maggiore, Miro, si piazza infatti secondo in una gara spettacolare, arrendendosi per soli 75 centesimi di punto al norvegese Frostad; la piccolina, Flora, invece si è presa l’ultimo gradino del podio per completare una mattina fantastica per la spedizione azzurra.
Ma, come se non bastasse, ecco completare la giornata con la medaglia numero tre nella seconda tappa di Coppa del Mondo dello Snowboard Big air portata a casa da un fantastico Ian Matteoli. Il piemontese classe 2005 arriva il secondo podio in carriera nel massimo circuito per un fantastico Ian Matteoli. Il piemontese classe 2005 – il primo atleta italiano a essere salito sul podio in una gara di big air di Coppa del Mondo e il primo al mondo ad aver eseguito 6 rotazioni – si è issato fino alla seconda posizione e ha riportato a casa il secondo podio della sua carriera, un podio che mancava da dicembre 2022.
E adesso, occhi puntati sui prossimi appuntamenti, per riprenderci quello che abbiamo lascato andare in questo fine settimana e confermarci, ancora di più, lì dove siamo riusciti a stupire.