Al via la grande scherma

La grande scherma riparte con un poker di appuntamenti in Coppa del Mondo e, dopo l’ "en garde", i nostri schermidori non si sono fatti trovare impreparati.
Edoardo Giordan all'epoca della vincita della medaglia di bronzo nella sciabola maschile categoria A alle Paralimpiadi di Parigi 2024, 4 settembre 2024. Ai campionati paralimpici di Pisa è arrivato l'oro, a novembre 2024. ANSA/AUGUSTO BIZZI/US CIP +++ NO SALES, EDITORIAL USE ONLY ++++

La scherma riparte con un weekend ricco di appuntamenti: si parte dalla prima tappa di Coppa del Mondo paralimpica a Pisa, per poi passare alla sciabola ad Orano, in Algeria e chiudere con le spadiste a Fujairah negli Emirati Arabi e gli spadisti a Berna.

Da Pisa ad Orano

La grande scherma riparte dopo Parigi 2024 e, tra titoli da difendere, grandi assenze da sostituire e voglia di crescere, riparte con le prime tappe di Coppa del Mondo del nuovo quadriennio che ci porterà a Los Angeles.

Il primissimo appuntamento è stato in Italia, con la prima delle sei tappe di Coppa del Mondo di scherma paralimpica che si è tenuta – per la nona edizione – a Pisa dal 7 al 10 novembre scorso. E, dopo i magnifici Giochi parigini, i nostri azzurri non ci hanno fatto attendere molto prima di portare a casa delle nuove medaglie: infatti, i risultati arrivano già dal primo giorno di gara con una fantastica doppietta nel fioretto maschile. Non è l’argento di Parigi Matteo Betti a difendere il suo titolo, ma sono i compagni di squadra Emanuele Lambertini e Michele Massa a salire sul gradino più basso del podio e inaugurare l’inizio di stagione. E anche il venerdì inizia e finisce con lo stesso mood. Arriva, infatti, un’altra doppietta dalla sciabola con i successi di Edoardo Giordan e Andrea Jacquier che salgono sul gradino più alto del podio e portano a casa Italia gli unici due ori della spedizione. E si continua poi, anche nell’ultima giornata di gare individuali, con altri due podi per gli azzurri: è d’argento Michele Massa nella spada, mentre sale sul terzo gradino del podio Julia Markowska nella sciabola.

E, dopo tutte le medaglie arrivate in coppia, non poteva che finire con un’altra doppietta la domenica che ha fatto calare il sipario sulla prima kermesse del nuovo quadriennio per la scherma in carrozzina. Le squadre azzurre – che prevedevano delle formazioni miste – hanno ottenuto, infatti, l’argento nel fioretto e il bronzo nella spada. Nel fioretto è stato il team composto da Matteo Betti, Loredana Trigilia, Michele Massa e Alessia Biagini a salire sul secondo gradino del podio, dietro alla squadra di Hong Kong, alla fine di un match molto combattuto e vinto per 20-17 dagli asiatici. Terza posizione invece per il quartetto italiano di spada con Emanuele Lambertini, Salvatore De Falco, Alessia Biagini e Julia Markowska nella gara poi vinta, anche in questo caso, da Hong Kong.

E da Pisa ci spostiamo ad Orano con un bottino molto più scarno rispetto alle otto medaglie della Coppa Paralimpica, ma non per questo di minor valore. Bisogna attendere l’ultima giornata di gare in Algeria per festeggiare la prima e unica medaglia della spedizione azzurra, ma ne è valsa la pena perché torna sul podio la squadra azzurra di sciabola maschile. È di bronzo, infatti, il quartetto formato da Michele Gallo, Giacomo Mignuzzi, Matteo Neri e Pietro Torre che, dopo la rimonta per 45-44 contro la Cina agli ottavi e quella, con lo stesso risultato, contro la Francia ai quarti, conquista il bronzo ai danni degli Stati Uniti, battuti per 45-32 in un match dominato sin dall’inizio.

La giovane Italia della spada

È un debutto da favola, d’oro, d’argento e di bronzo, invece, quello della spada. Nei due appuntamenti, a Fujairah per le donne e a Berna con gli uomini, si inizia infatti sin da subito a fare sul serio e si inaugura anche la stagione della spada non con uno ma con ben due doppi podi.

Prima le donne, con una fantastica doppietta sui gradini più alti del podio che ha visto protagoniste Sara Kowalczyk e Giulia Rizzi. È la prima volta sul podio in Coppa del Mondo, e sul gradino più alto, per Sara Kowalczyk, vicecampionessa d’Europa Under 23. Colleziona, invece, la medaglia numero sette tra circuito di Coppa e Grand Prix l’unica campionessa olimpica del quartetto delle spadiste d’oro di Parigi 2024 in pedana a Fujairah, Giulia Rizzi. La nuova stella da una parte e la veterana della spada dall’altra, dunque, sul podio a far risuonare l’Inno di Mameli sulla pedana degli Emirati Arabi al termine di un magnifico derby chiuso per 15-10 dalla 23enne casertana dell’Esercito. E nello stesso giorno della doppietta femminile non sono da meno neanche gli uomini. Anche la spada maschile brilla, infatti, nella prima tappa di Coppa del Mondo a Berna con l’argento di Giacomo Paolini e il bronzo di Matteo Galassi. Per entrambi gli azzurri, quelle svizzere sono le prime medaglie in Coppa del Mondo Assoluti per i due che appartengono ancora alla categoria Under 20 e fanno già ben sperare in ottica futura questa giovane Italia della spada.

E passiamo alle squadre, questa volta prima gli uomini il team maschile che chiude ai piedi del podio la gara a squadre ma con un quartetto, quello del CT Dario Chiadò composto da Valerio Cuomo, Enrico Piatti, Filippo Armaleo e Davide Di Veroli che ha dato ottime risposte, considerata la formazione giovane e alla prima uscita con questo assetto. Gli azzurri, infatti, dopo una serie di match dominati, si sono dovuti arrendere al Giappone che ha avuto la meglio sugli azzurri con un punteggio di 45 a 30 e, nel match per il bronzo, alla Francia con il punteggio di 39-29 chiudendo così comunque con un buon quarto posto al debutto nel nuovo quadriennio olimpico. Ed è giovane, giovanissima anche la squadra femminile di spada, allenata dallo stesso CT che ha scelto una formazione inedita da lanciare sul grande palcoscenico internazionale in questo inizio di stagione. Alessandra Bozza, Federica Isola, Lucrezia Paulis e Gaia Traditi: questa la nuova formazione che porta subito a casa un meraviglioso argento e raccoglie, quindi, con forza e personalità il testimone delle campionesse olimpiche di Parigi 2024 Santuccio, Fiamingo, Rizzi e Navarria con una prestazione di altissimo livello in cui l’unico punto debole si era avuto ad inizio di giornata contro la Svezia, uscita perdente contro le nostre azzurre per una sola stoccata.

Un ottimo inizio, quindi, per la nostra scherma azzurra in campo internazionale e un inizio di cambio generazionale che siamo certi non ci farà rimpiangere i veterani di questo sport. Ma questo è ancora solo l’inizio, quindi restiamo en garde per non perderci i prossimi appuntamenti di queste vecchie e nuove stelle.

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