Inizio degli sport invernali con il botto per i nostri azzurri

Si apre la stagione degli sport invernali con i nostri azzurri che partono con il botto e dominano le nevi dalla Svizzera al Canada
Federica Brignone (Foto Ansa, EPA/JEAN-CHRISTOPHE BOTT)

La stagione degli sport invernali parte alla grande per i nostri azzurri che, dal freestyle, allo scii alpino, passando per lo short track collezionano un trionfo dopo l’altro e, non contenti, iniziano da subito a scrivere la storia.

Una vittoria per la storia per Federica

Iniziamo subito la stagione invernale così come l’avevamo lasciata lo scorso anno, con il trionfo della nostra immensa Federica Brignone che, da oggi, è ancora più nella storia. A Soelden, in Austria, l’azzurra, lascia subito il segno nel gigante femminile che ha aperto la stagione di Coppa del Mondo di sci alpino e brinda alla sua vittoria numero ventotto in carriera.

Momentaneamente orfano della nostra Sofia Goggia che dovrebbe rientrare a dicembre, il team femminile non si fa trovare impreparato allo start della Coppa del Mondo e decide di partire subito con il botto. A portare in alto il tricolore in Austria, ci pensano Asja Zenere, Marta Bassino e, soprattutto, Federica Brignone. Se, infatti, la prima chiude solo ventesima e la seconda, dopo aver chiuso quinta la prima frazione scivola in tredicesima posizione, è la nostra Federica a trionfare e a stappare le prime bollicine sul podio di Coppa del Mondo di questa stagione. La valdostana chiude terza la prima manche e, dopo una seconda parte di seconda frazione assolutamente impeccabile in condizioni, tra l’altro, per niente favorevoli, chiude dominando in prima posizione con il tempo di 2.16.05 che lascia dietro anche la neozelandese Robinson a +0.17, l’austriaca Scheib a ben +1.08 e persino la Schiffrin che, dopo il primo posto nella prima manche, delude chiudendo solo quinta.

Arriva, quindi, un trionfo che non è una semplice vittoria per la nostra Federica perché è la numero 28 in carriera ed è il podio numero 70 – e vittoria numero 130 per il movimento Italiano femminile – che la consegna direttamente alla storia dello sci alpino. Da sabato, infatti, la valdostana è diventata la prima donna a vincere a 34 anni in questa disciplina e la seconda italiana più vincente della storia, seconda solo all’immenso Alberto Tomba – 50 gare vinte in Coppa del Mondo.

«È stata una sorpresa per me, perché ho fatto molta fatica all’inizio del muro – queste le parole dell’azzurra al termine della gara –. Sono molto orgogliosa di quello che fatto, ma mai mi sarei aspettata di essere davanti». E poi, ricordando il suo primo trionfo proprio su questa pista, continua «Oggi sono più forte di testa, rispetto a nove anni fa, quando ho vinto qui per la prima volta. Adesso riesco a controllare molto meglio le mie emozioni: sono riuscita a fare tutto per bene e a sciare come volevo». E, con questa consapevolezza di sapere di poter fare ciò che vuole, ecco che inizia la stagione di Coppa del Mondo per la nostra Federica che, dopo un inizio di stagione con trionfo e record, non vorrà di certo finire l’anno diversamente.

Ancora trionfi azzurri… in rosa

E i trionfi dei nostri azzurri continuano e sono ancora le donne a portare alta, più degli uomini, la bandiera italiana sulle vette innevate della Svizzera e del Canada.

Inizia, infatti, è vero, anche la stagione maschile di sci alpino ma, sul gigante di Soelden dove Federica aveva dominato, i suoi colleghi del team maschile, appena un giorno dopo, non riescono ancora a fare lo stesso ma danno comunque dei segni molto positivi in ottica punti. Sono, infatti, i tre norvegesi a prendersi l’intero podio dello slalom gigante maschile di Soelden, nella gara inaugurale della Coppa del Mondo 2024-2025 di sci alpino.

A trionfare è Alexander Steen Olsen in 2’09″50, davanti ai connazionali Henrik Kristoffersen, secondo a +0″65, e Atle Lie McGrath, terzo a +0″66. Un podio tutto norvegese, è vero, ma i nostri azzurri si sono comunque fatti sentire con delle ottime posizioni. Si parte da Alex Vinatzer, che rimonta di ben 8 posizioni e alla fine riesce a chiudere in quinta posizione con 1″10 di ritardo dietro ai tre norvegesi e ad un ottimo Lucas Pinheiro Braathen che, appena rientrato, rimonta di 15 posizioni nella seconda run e si ferma ai piedi del podio. Centra, poi, la top ten anche Luca De Aliprandini, decimo a 1″56 e va a punti e chiude tra i primi 20, invece, Giovanni Borsotti, 19° a 2″04.

E facendo un passo indietro nel tempo, torniamo alla settimana scorsa che, a proposito di sport invernali, inaugura la stagione del freestyle con una stella azzurra. Sulle nevi svizzere di Chur nel Big Air del freestyle, infatti, il nostro astro nascente, la sedicenne Flora Tabanelli – 17 anni a novembre – conquista il suo miglior risultato in carriera in Coppa del Mondo con il secondo posto alle spalle della padrona di casa Gremaud. Nonostante la sua giovane età, per Flora è già il terzo podio in Coppa del Mondo. E, a dimostrare che il gene del freestyle è di casa nella famiglia Tabanelli, ecco che nella prova maschile anche il fratello Miro porta a casa un buon risultato centrando la top ten e chiudendo settimo la sua prova.

E torniamo al presente e lo facciamo di nuovo con le donne perché si chiude in bellezza anche la prima giornata di finali della prima tappa del World Tour di Short Track che si è svolta a Montréal, in Canada, tra il 25 e il 27 ottobre scorsi. Anche qui, a regalarci un’altra gioia innevata, ci pensano le ragazze della staffetta Chiara Betti, Elisa Confortola, Gloria Ioriatti e Arianna Sighel che, dopo aver tagliato per seconde il traguardo, si ritrovano a festeggiare sul gradino più alto del podio a seguito della squalifica delle canadesi, che avevano ostacolato le coreane. Un ottimo inizio, poi, anche dal team maschile con il quarto posto di Pietro Sighel nei 500 m e il sesto di Thomas Nadalini nei 1.500 m.

E si parte, quindi, bene per gli uomini e benissimo per le donne questa stagione di sport invernali con le ragazze che, ormai a festeggiare sulle vette di tutto il mondo, non hanno intenzione di scendere e aspettano solo che i loro colleghi le raggiungano.

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