80 anni in onda
Il 12 febbraio del 1931 veniva inaugurata da Pio XI e Guglielmo Marconi la Radio vaticana.
«Udite o Cieli, quello che sto per dire; ascolti la terra le parole della mia bocca. Udite e ascoltate o popoli lontani». Con queste parole pronunciate in latino, il 12 febbraio del 1931, 80 anni fa, Pio XI inaugurava la Radio vaticana. Sono le 16 e 30. A Roma la giornata è rigida ma i cieli su cui riecheggia la voce del papa sono tersi. L’Eiar annuncia: “Temperatura massima 12 gradi, minima meno 1. La depressione nordica continua a spostarsi verso Levante, interessando tutta l’Europa settentrionale”.
La radio si era sviluppata all’inizio degli anni Venti e si era rapidamente diffusa soprattutto nei Paesi anglosassoni. La televisione non era ancora stata inventata e il cinema era ancora muto con i dialoghi ridotti all’osso e scritti nelle didascalie. La colonna sonora, quando c’era, nasceva sotto lo schermo, dal vivo, con l’accompagnamento degli strumenti musicali. L’avvento del sonoro nel cinema è del 1927 e questo basta a comprendere la novità di poter ascoltare suoni e voce attraverso le onde elettromagnetiche. Un miracolo a cui oggi non guardiamo più con lo stesso stupore.
La stazione radio nel neonato Stato vaticano ha una potenza di 15 kW e trasmette sulle lunghezze d’onda di m. 19,84 e 50,26. Prima del papa era intervenuto lo stesso Guglielmo Marconi che chiarisce la mission, si direbbe oggi, della nuova radio: “Le onde elettriche trasporteranno in tutto il mondo attraverso gli spazi la Sua parola di pace e di benedizione. Per circa venti secoli il Pontefice Romano ha fatto sentire la parola del Suo Divino Magistero nel mondo; ma questa é la prima volta che la Sua viva voce può essere percepita simultaneamente su tutta la superficie della terra. Con l’aiuto di Dio che tante misteriose forze della natura mette a disposizione dell’umanità, ho potuto preparare questo strumento che procurerà ai fedeli di tutto il mondo la consolazione di udire la voce del Santo Padre”.
La trasmissione é ascoltata in Italia e in tutto il mondo, giungono echi dall’Inghilterra, dalla Francia, dall’America, dall’Australia, dai paesi dellEst europeo. Ne parlano giornali prestigiosi: il Times, The Universe, il Daily Telegraph, la News Chronicle, il New York Herald, il Daily Mail. Nasce una nuova era anche per la buona notizia del Vangelo.
Oggi l’emittente trasmette anche via satellite e internet programmi in 45 lingue, 38 delle quali online sul sito web; vi lavorano 355 dipendenti, in maggioranza laici, di 59 nazionalità diverse; oltre 66 ore di trasmissione quotidiane, per un totale di 24.117 ore annuali.
I Musei Vaticani hanno voluto dedicare all’80° anniversario della Radio vaticana uno spazio espositivo al loro ingresso, prospiciente la grande vetrata, con il nome della radio scritto in 40 lingue e 15 alfabeti, quelle usate dalle redazioni che compongono oggi la Radio vaticana. L’esposizione rimarrà aperta per l’intero anno celebrativo, fino al 12 febbraio 2012.