80 anni in onda
Una gloriosa storia aperta alle nuove tecnologie. È la Radio Vaticana, nata per diffondere la voce del papa.
Al massimo livello della tecnologia esistente, la più ampia diffusione possibile, una libertà editoriale a prova di qualsiasi dittatura e barriera ideologica. Così nasceva la Radio Vaticana: sotto il fascismo e la sapiente mente di Guglielmo Marconi. Le prime parole furono pronunciate in latino da Pio XI, la lingua ufficiale della Chiesa: «Udite o Cieli, quello che sto per dire; ascolti la Terra le parole della mia bocca. Udite e ascoltate, o popoli lontani». Era il 12 febbraio del 1931 alle 16 e 30. 80 anni fa.
Prima del papa era intervenuto lo stesso Guglielmo Marconi che chiarisce la mission della nuova radio: «Le onde elettriche trasporteranno in tutto il mondo attraverso gli spazi la sua parola di pace e di benedizione. È la prima volta che la sua viva voce può essere percepita simultaneamente su tutta la superficie della Terra». La trasmissione è ascoltata in Italia e in tutto il mondo, giungono echi dall’Inghilterra, dalla Francia, dall’America, dall’Australia, dai Paesi dell’Est europeo.
Oggi l’emittente trasmette anche via satellite e Internet programmi in 45 lingue, 38 delle quali online sul sito web; vi lavorano 355 dipendenti, in maggioranza laici, di 59 nazionalità diverse; oltre 66 ore di trasmissione quotidiane, per un totale di 24.117 ore annuali. «La nostra mission – dice padre Andrea Koproswki, direttore dei programmi di Radio Vaticana, – oggi è la stessa, ma anche nuova nelle modalità. Cambiano le tecnologie, ora siamo multimediali. C’è una maggiore attenzione verso l’Africa e l’Asia».
L’ultima novità si chiama Vatican Tic, un servizio di agenda di eventi vaticani corredati da un contenitore multimediale con testi, video, audio, un sistema di ricerca e la possibilità di seguire gli eventi in diretta audio-video. In collaborazione con il Ctv, il Centro televisivo vaticano, nasce anche la nuova pagina su Facebook dedicata a Giovanni Paolo II in vista della prossima beatificazione. In pochi giorni si sono raggiunti oltre due milioni di contatti che dimostrano anche l’attenzione della Chiesa verso gli strumenti popolari come i social network. I Musei Vaticani, inoltre, hanno voluto dedicare all’80° anniversario della Radio Vaticana uno spazio espositivo aperto fino al 12 febbraio 2012.