Conflitto in Ucraina, la Chiesa continua a cercare nuove vie di pace
Dai tavoli sinodali dove ha trascorso le scorse settimane, il cardinale Zuppi nei giorni scorsi si è recato a Mosca in qualità di inviato speciale del papa per proseguire la missione umanitaria della Santa Sede e trovare vie di pace nel conflitto con l’Ucraina. Questo secondo viaggio – si legge, infatti, in una dichiarazione della sala stampa vaticana – si colloca «nel quadro della missione affidatagli da papa Francesco l’anno scorso, per incontrare le autorità e valutare ulteriori sforzi per favorire il ricongiungimento familiare dei bambini ucraini e lo scambio di prigionieri, in vista del raggiungimento della tanto sperata pace».
Una missione che esprime la sollecitudine di papa Francesco per la fine del conflitto e il conseguimento della pace, come ha espresso in tante occasioni. Proprio con una preghiera per la pace sono stati aperti i lavori del Sinodo 2024. «Intercedi per il nostro mondo in pericolo, perché custodisca la vita e rigetti la guerra, si prenda cura di chi soffre, dei poveri, degli indifesi, degli ammalati e degli afflitti, e protegga la nostra Casa Comune». È la supplica che Francesco ha rivolto nel pomeriggio di domenica 6 ottobre, alla Madonna, al termine del Rosario per impetrare il dono della pace.
Nel corso del suo soggiorno in Russia, il cardinale – riferisce una nota della Sala Stampa Vaticana – «ha incontrato Sergey Lavrov, ministro degli Affari Esteri, Yuri Ushakov, consigliere del presidente della Federazione Russa per gli affari di politica estera, Marija Lvova-Belova, commissaria alla presidenza per i diritti del bambino, e Tatiana Moskalkova, commissaria presidenziale per i diritti umani». Al centro dei colloqui, la valutazione di «quanto finora compiuto per il ricongiungimento familiare di minori e lo scambio di prigionieri, di feriti e delle spoglie dei caduti».
Nell’incontro del cardinale Zuppi con il ministro degli Esteri russo, infatti, si è parlato della «cooperazione nella sfera umanitaria nel contesto del conflitto in Ucraina».
Nel colloquio con la commissaria Lvova-Belova si è cercato di trovare una via per «favorire il ricongiungimento familiare dei bambini ucraini e lo scambio di prigionieri, in vista del raggiungimento della tanto sperata pace». Secondo il governo di Kyiv, i bambini sarebbero oltre 19 mila. Un piccolo gruppo si è già ricongiunto alle proprie famiglie, grazie anche alla mediazione della Santa Sede.
Nei giorni scorsi, Zuppi ha potuto anche incontrare il metropolita Antonij di Volokolamsk, presidente del Dipartimento per le relazioni ecclesiastiche esterne del Patriarcato di Mosca, con il quale ha trattato alcune questioni, particolarmente quelle di carattere umanitario legate al conflitto con l’Ucraina.
«La visita – conclude la nota della sala stampa – ha anche permesso di esaminare alcune prospettive per continuare la collaborazione umanitaria ed aprire cammini per la tanto auspicata pace».
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