Nati per il dialogo
L’obiettivo non è semplice: vorremmo presentare il lavoro che il Gruppo editoriale Città Nuova (CN) porta avanti da qualche anno, spiegando gli obiettivi e le modalità del nostro operare, nonché le ragioni che indirizzano le nostre scelte e definiscono oggi la nostra identità.
Premessa
Una premessa è necessaria. Come ogni altro gruppo editoriale, CN ha dovuto nel tempo capire chi erano i propri lettori, individuare e in parte costruire il proprio pubblico, al quale offrire contenuti di qualità selezionati con cura. Tale pubblico, tuttavia, non è solo il destinatario del prodotto editoriale, ma anche l’anima, l’ispiratore e il coeditore, per cui CN condivide con la comunità dei suoi lettori una precisa visione del mondo, generata da un’esperienza spirituale che punta all’unità nella distinzione.
Fin da quando è nata, infatti, il timbro è stato preciso. Scriveva Chiara Lubich, la fondatrice del Movimento dei Focolari, in uno dei primi numeri della rivista: «L’esperienza di vita fatta [in occasione di un evento di alcuni giorni nel 1956] era stata così forte che nessuno avrebbe voluto perderla; si voleva continuare a vivere e respirare in quell’atmosfera. Sarà allora Città Nuova a mantenere questa funzione di collegamento periodico».
Questo è il nostro segreto ancora oggi: continuare a vivere e respirare in quell’atmosfera. Quando selezioniamo libri, scriviamo articoli, organizziamo eventi, supportiamo le nostre reti (carceri, scuola, appassionati ecc.) la domanda è sempre la stessa: stiamo contribuendo o no alla realizzazione del mondo unito? Lo confermano anche le ultime esperienze nate dall’incontro tra il lavoro del Gruppo e l’impegno culturale e sociale dei nostri lettori in diversi territori del Paese, tra i quali ricordiamo, solo a titolo di esempio, il Festival delle relazioni a Bergamo, quello di Spiritualità a Roma, l’inchiesta sui migranti a Ventimiglia.
Stile
Il Gruppo produce attualmente riviste (Città Nuova, Big, Teens, Ekklesia, Nuova Umanità, Vangelo del giorno, PassaParola), libri di saggistica, di letteratura per bambini e di narrativa, nonché altri contenuti culturali, in formato sia cartaceo sia digitale, oltre ai corsi online di Formazione agile. Conta su un lavoro professionale di informazione e approfondimento attraverso una molteplicità di media (sito, app, social) capaci di soddisfare esigenze molto differenziate.
Nato dalla volontà di sostenere una cultura basata sul dialogo, sul rispetto delle differenze, sulla convinzione che quella umana sia prima di tutto una famiglia in cui la condivisione e la collaborazione svolgono una funzione fondamentale, CN è tuttavia consapevole che questa matrice ideale debba confrontarsi con la complessità del mondo presente. E che questa operazione non è semplice, non è lineare e, soprattutto, richiede una grande disponibilità di ascolto e confronto.
Con gli anni CN ha avuto modo di consolidare il proprio stile, mettendolo alla prova su fronti diversi, proponendosi come ponte tra mondi culturali contrapposti, superando l’apparente contraddizione di alcune dicotomie, come quelle tra religioso e laico, accademico e popolare, locale e universale, privato e pubblico.
Argomenti
In questo senso, scegliamo attentamente i temi da affrontare e il modo di trattarli, senza perdere la varietà di prospettive che la lettura dei fatti sempre comporta. In particolare, abbiamo individuato alcuni argomenti oggi vitali: la sostenibilità del pianeta, l’economia del mondo, la soluzione pacifica dei conflitti, l’educazione delle nuove generazioni, la centralità delle relazioni umane, la spiritualità e la ricerca di senso.
Di pari passo, il Gruppo ha costruito nei suoi lunghi anni di vita una ricca biblioteca del pensiero cristiano, da cui ha attinto la ricchezza che ne ha fatto maturare lo spirito di reciprocità, sull’onda della sintesi operata da Chiara Lubich.
Sguardo
Consapevole di agire in un mondo complesso e frammentato, CN apre le porte a tutte le collaborazioni che aprono lo sguardo sui mali e le speranze della nostra società, approfondendo con spirito di verità le questioni spinose che, come cittadini di questo tempo, ci troviamo ad affrontare. Questioni che trattiamo sempre nella logica del rispetto, perché non sono la polarizzazione e lo scontro a consentire una comprensione profonda dei fatti, ma la ricerca condivisa, consapevole dei limiti della nostra umanità.
Da qui gli articoli, i dossier, i libri, gli eventi, alla cui origine c’è sempre un incontro ricco di stimoli con persone, contesti, temi diversi. Ciò ha permesso in questi anni di incontrare le esigenze dei nostri lettori e di un pubblico ampio, come hanno tra l’altro confermato la trasposizione per la TV (col titolo Black mafia) del libro Mafia nigeriana di Sergio Nazzaro (Roma 2019), l’inserimento tra i finalisti del premio Andersen nel 2023 del libro per bambini L’uovo più bello di Helme Heine, l’approfondimento su Donne e uomini, sesso e genere apparso nel numero di luglio della rivista.
Strumento
Come guardare al futuro? L’obiettivo è essere sempre più uno strumento capace di tessere reti di unità e collaborazione, perché solo con tale orizzonte crediamo che un lavoro culturale come il nostro sia una risorsa per il futuro dell’umanità.