Un Manifesto della Pace in Europa e nel Mediterraneo
Dieci articoli elaborati da un lavoro di gruppo promosso all’interno del Genfest che si è svolto dal 26 al 30 luglio 2024 a Lamezia Terme intitolato
Prendiamoci cura, dal Brasile alla Calabria
Diritti dell’uomo
Art. 1: La persona va riconosciuta nel suo valore assoluto che è superiore al diritto di ogni Stato. Ogni Stato nazionale deve riconoscere il primato della persona come individuo in sé e come essere sociale capace di relazioni profonde con i propri simili e dotato di una dimensione spirituale che va coltivata e non può essere mai negata.
Art. 2: La comunità europea e mondiale hanno il diritto e il dovere di mettere in comune ogni bene relazionale essenziale possibile nel rispetto degli individui, delle etnie e delle religioni di appartenenza, al fine di realizzare comunità accoglienti e solidali in cui regni la giustizia sociale.
Politica
Art. 3: Ogni organizzazione politica, di qualsiasi nazionalità, ha come fine la promozione, la protezione e la difesa della dignità umana, e ha il dovere di porre in atto strumenti di inclusione sociale fondati sull’ascolto, la collaborazione e l’integrazione reciproca tra gli individui.
Art. 4: A ciascun esser umano deve essere garantito il diritto di autodeterminarsi. A ciascuno deve essere garantita la possibilità di avere pari opportunità di scelta e di realizzazione del proprio futuro. Solo così ciascuno potrà contribuire ai bisogni della collettività sociale, impegnandosi egli stesso al sostegno politico, economico e sociale della comunità in cui vive.
Europa
Art. 5: L’Europa è chiamata a manifestare la propria vicinanza e solidarietà a tutti, non solo ai suoi cittadini, ma all’intera comunità mondiale. L’Europa è chiamata a prendersi cura non solo delle economie dei Paesi che la compongono, ma anche della politica internazionale, dello sviluppo sociale dei popoli, della salvaguardia ambientale e deve farsi promotrice dei diritti di ogni forma di comunità umana e religiosa.
Art. 6: L’Europa è chiamata a guardare al di fuori dei propri confini con uno sguardo più attento a chi scappa dalla guerra, senza paura di sentirsi in pericolo davanti a coloro che arrivano nei nostri Paesi per cercare una casa e un futuro migliore. La vocazione dell’Europa è quella di armonizzare le risorse e le diversità dei vari Paesi che la compongono, avendo a cuore il futuro delle giovani generazioni.
Mediterraneo
Art. 7: I giovani del Genfest riconoscono essere un diritto essenziali l’espressione libera della propria cultura, nel rispetto delle diversità e del diritto internazionale, in un clima di pace e di fraternità. Chiediamo perciò che nell’area del Mediterraneo si creino le condizioni favorevoli per la convivenza dei popoli. Ogni minoranza culturale sia preservata e garantita dagli Stati che compongono l’Europa.
Art. 8: Per promuovere la cultura dell’incontro e della cura del prossimo, chiediamo alle istituzioni europee di favorire e sviluppare progetti concreti, spesso facendo leva su quelli già presenti nell’area del Mediterraneo, che mirino al soccorso in mare di chi migra, all’accoglienza dei rifugiati politici e all’integrazione di uomini e donne di culture diverse che desiderano stabilirsi nei Paesi in cui vengono accolti.
Religioni e pace
Art. 9: Ogni religione deve abbandonare qualsiasi forma di violenza e di abuso, farsi artefice di unità e di pace con tutti e contribuire a dare speranza all’umanità spesso ferita dal dramma delle guerre.
Art. 10: Ogni religione deve imparare a coltivare una sana relazione con la politica, senza compromessi con la logica del potere e della sopraffazione, avendo a cuore la dignità della persona, il rispetto per ogni credo religioso e la ricerca della pace.