Campi Flegrei, aggiornato il piano di evacuazione

È stato presentato un aggiornamento del piano di evacuazione dei Campi Flegrei con la precisazione delle vie di fuga per la città di Napoli
La tendopoli sul lungomare di Pozzuoli allestita in seguito allo sciame sismico di maggio. Napoli, 21 maggio 2024. Foto: ANSA/CESARE ABBATE

Il fenomeno del bradisismo nei Campi Flegrei si sta attenuando: l’allarme resta giallo, in fase 1, ma non bisogna abbassare la guardia. Nel caso l’allarme diventasse rosso, scatterebbe la fase 3: quella dell’evacuazione, in 72 ore, della popolazione della zona rossa di circa 500 mila persone. Di queste, 286 mila vivono a Napoli, nei quartieri di Bagnoli, Fuorigrotta, Pianura, Soccavo e Posillipo.

Il Comune di Napoli aveva affidato alla società Sintagma l’elaborazione del piano di evacuazione, con le vie di fuga e le aree di attesa per la zona rossa della città nel caso di un’eruzione vulcanica nella caldera dei Campi Flegrei, uno dei supervulcani tra i più pericolosi al mondo, al quale si aggiunge il periodico innalzamento e abbassamento del livello del terreno, per l’appunto il bradisismo.

Se la situazione precipitasse, il nuovo piano di evacuazione dei Campi Flegrei per la città di Napoli prevede l’evacuazione degli abitanti della zona rossa in 48 ore, da calcolare dopo 12 ore dalla dichiarazione dell’allarme rosso. La zona rossa di Napoli è stata divisa in 1097 sezioni censuarie, ciascuna delle quali da evacuare in 1-3 ore, entro 48 ore. I residenti potranno allontanarsi in modo autonomo, nella fase del preallarme, quella arancione, della fase, utilizzando la propria auto per raggiungere il gate di uscita dalla città e poi dirigersi nella regione assegnata o in un’eventuale sistemazione autonoma. Sono 200 mila le auto che si prevede si muoveranno sul territorio.

Gli abitanti potranno anche optare per l’allontanamento assistito, grazie a 250 bus dell’Azienda Napoletana Mobilità, che condurranno verso le 17 aree di attesa, attraverso 29 linee autobus e 571 fermate. I mezzi di trasporto pubblici e privati dovranno confluire verso sette gate, distribuiti al Porto, a via Marina e sulla Tangenziale, per poi spostare la popolazione verso le 10 regioni gemellate con i vari quartieri. Nel piano saranno coinvolti anche i residenti di parte del lungomare di Pozzuoli e dell’area di via Pisciarelli, che raggiungeranno per primi la stazione ferroviaria di Napoli Centrale, nella Piazza Garibaldi di Napoli, alla volta della Lombardia. I residenti di Posillipo, invece, si recheranno al porto di Napoli, dove verranno trasferiti tramite mediante mezzi navali di tipo Ro-Ro pax in Sardegna. Tutti gli altri utilizzeranno le autostrade. Altri quartieri di Napoli parzialmente coinvolti dalla zona rossa sono: Chiaiano, Arenella, Vomero, Chiaia, San Ferdinando e Montecalvario.

Il nuovo piano, la delibera di proposta al Consiglio comunale di Napoli n. 284 dell’11 luglio 2024, presentato dalla Giunta comunale di Napoli in Commissione infrastrutture il 2 settembre, doveva essere discusso dal Consiglio comunale di Napoli il 4 settembre, ma ciò non è avvenuto per mancanza di numero legale. D’altronde l’allerta è solo gialla e, evidentemente, l’approvazione del piano può attendere.

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