Ghiacciai in sofferenza, si spera in un autunno nevoso
Il gran caldo estivo sembra avere i giorni contati, ma per i ghiacciai alpini inizia comunque la corsa contro il tempo. Le temperature al di sopra della media di luglio e agosto hanno fatto salire lo zero termico oltre 4500 metri.
Sul Plateau Rosa, tra i più alti ghiacciai italiani a 3450 metri sopra Cervinia, la temperatura continua a rimanere sopra lo zero anche nelle ore notturne. Lassù di giorno il termometro è salito fino a quattordici gradi e il ghiacciaio ne risente. Anche il ghiacciaio della Marmolada soffre. Lì da 58 giorni la temperatura non scende sotto lo zero. Solo il 4 luglio la colonnina di mercurio si è bloccata poco al di sotto lo zero. Il dato è stato registrato dalla stazione meteo Triveneto. Il ghiacciaio nella parte bassa si scioglie lentamente perché la neve residua che c’era al di sopra, sta completamente andando via. Con le nevicate tardive di maggio si era formata una coltre di cinque metri sulla Marmolada. Era una cosa che faceva ben sperare sulla tenuta del ghiacciaio. Ma non si prospettavano mesi estivi di fuoco.
Gli effetti della crisi climatica non risparmiano nemmeno il ghiacciaio Fellaria, in Valmalenco. Terzo per estensione della Lombardia dopo quelli dell’Adamello e dei Forni, ha perso il 46% della sua superficie dal 1850 a oggi. Tra il 2022 e il 2023 la sua porzione più bassa di quota ha registrato una perdita annuale tra i cinque e gli otto metri di spessore. Invece, il suo grande lago proglaciale, iniziato a formarsi dopo il 2023, per effetto delle elevate temperature si è ampliato fino a raggiungere nel 2024 un’estensione di 222mila metri quadri, pari a trenta campi da calcio.
E se la speranza è l’ultima a morire, guardando le previsioni dei prossimi giorni, al momento i ghiacciai soffrono ma resistono grazie soprattutto alle intense nevicate primaverili. La situazione è comunque migliore rispetto agli ultimi anni, anche se iniziano a comparire numerose macchie scure di terreno. Le numerose riserve di neve vengono coperte con teloni geotessili, utili per consentire l’apertura anticipata delle piste nei prossimi mesi, sperando in un autunno fresco e un inverno molto nevoso.
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