La vittoria dell’estrema destra nella Germania orientale scuote il governo Scholz

L'Afd ha fatto incetta di voti in Sassonia e Turingia. Le cause dell'avanzata dell'estrema destra e la tentazione del partito forte al potere.
Il co-presidente di Alternativa per la Germania (AfD) Tino Chrupalla, il candidato Joerg Urban e la co-presidente del partito Alice Weidel, foto Ansa

Dopo le elezioni di domenica scorsa in due Stati della Germania orientale, Sassonia e Turingia, resta da vedere se in entrambi si riuscirà a formare una coalizione in grado di governare. Bisognerà anche capire quali conseguenze avranno i risultati per il “semaforo” di Berlino – cioè la coalizione tra Spd (Socialdemocratici), Verdi e Fdp (Liberali): se, cioè, i partiti di governo intorno al cancelliere Olaf Scholz in futuro si uniranno e andranno nella stessa direzione oppure se cercheranno di distanziarsi ancor più di prima l’uno dall’altro e per quindi bloccarsi completamente.

Questo perché solo il 13,3% degli elettori in Sassonia e il 10,6% in Turingia hanno votato per i loro tre partiti complessivamente (!). Sebbene queste elezioni riguardino in realtà la politica statale (del Land), il risultato penalizza il governo federale e mostra chiaramente quanto molti cittadini siano insoddisfatti del governo di Berlino. I grandi vincitori, invece, sono stati il partito populista di destra Afd (“Alternativa per la Germania”) e il partito populista di sinistra Bsw (“Alleanza Sahra Wagenknecht”), che si è separato dal partito “Die Linke” (“La Sinistra”) e ha partecipato alle elezioni per la prima volta. L’Afd ha ottenuto il 30,6% dei voti in Sassonia e ben il 32,8% in Turingia. Il Bsw è arrivato terzo in entrambi gli Stati, rispettivamente con l’11,8% e il 15,8%.

Dopo le elezioni, il popolare primo ministro Bodo Ramelow del Partito della Sinistra è stato estromesso dal suo incarico. Lì, l’Afd guidato dal fascista tedesco occidentale Björn Höcke ha ora ricevuto il maggior numero di voti. Dato che nessun partito è ancora disposto a collaborare con l’Afd, è improbabile che salga al potere. Tuttavia, la Cdu (Cristianodemocratici), che ha ottenuto il 23,6% dei voti – per poter governare dovrebbe formare una coalizione con la Spd e il Bsw, dalle cui idee politiche si discosta molto. Inoltre, l’Afd di Höcke potrebbe bloccare le decisioni di un qualsiasi governo e quindi imporre la propria volontà: una situazione molto delicata e difficile da gestire!

In Sassonia, la Cdu guidata dal presidente Michael Kretschmer ha ottenuto un numero di voti leggermente superiore a quello dell’Afd, con il 31,9%, ma deve anche affrontare difficili negoziati di coalizione. Dovrebbe inoltre scendere a compromessi politici ccon i partiti di sinistra per poter formare un governo statale.

Perché una percentuale così alta di elettori ha votato per l’Afd, formazione che l’Ufficio per la protezione della Costituzione di entrambi gli Stati federali classifica come “decisamente estremista di destra“? L’insoddisfazione nei confronti del governo è solo una delle ragioni. L’Afd promuove una visione pessimistica del futuro e una mentalità vittimistica del tipo: “Noi gente comune non siamo presi sul serio dai politici e dai media!”. Molti politici dell’Afd fomentano le paure, diffondono mezze verità o falsità e demonizzano le “élite”. Rispondono alle complesse interrelazioni legate alle attuali situazioni di crisi – cambiamenti climatici, guerre in Ucraina e in Medio Oriente, migrazioni – con soluzioni semplicistiche e pretendono che il loro partito sia l’unico ad avere la risposta giusta. In questo modo, alimentano la sfiducia nei confronti del sistema democratico: uno scetticismo che già esiste tra molte persone nella Germania orientale. C’è dunque sfiducia nella democrazia, in cui è necessario uno sforzo per partecipare attivamente e negoziare compromessi, e offrono invece l’alternativa di una mano forte che “finalmente dice chiaramente in quale direzione dovrebbero andare le cose”.

La Germania guarda ora con attenzione al Land orientale del Brandeburgo, dove il Parlamento statale sarà eletto tra tre settimane.

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