Laboratori di sinodalità, per camminare insieme

La Chiesa chiama tutti ad una spiritualità di comunione, per vivere un vero percorso sinodale. L'esperienza formativa del Centro Evangelii Gaudium dell’Università Sophia di Loppiano
Papa Francesco insieme ai partecipanti alla 16a Assemblea Generale del Sinodo dei Vescovi nell'Aula Paolo VI in Vaticano, lunedì 23 ottobre 2023. (AP Photo/Gregorio Borgia)

Il cammino della sinodalità è il cammino che Dio si aspetta dalla Chiesa del terzo millennio”. Così si espresse papa Francesco nel cinquantesimo dell’istituzione del Sinodo dei vescovi il 17 ottobre 2015. Terzo millennio, non semplicemente anni o decenni. E il 9 ottobre 2021 lui stesso ha dato avvio al processo sinodale che oggi cerca di farsi strada in tutta la Chiesa.

Non si tratta di una novità o di uno slogan destinato a passare. La sinodalità fa parte dell’essere della Chiesa da sempre, basta leggere gli Atti degli Apostoli. D’altra parte è anche l’attualizzazione di quelle riforme che il Concilio Vaticano II ha instaurato nella Chiesa ma che, come si può capire, hanno fatto e fanno fatica ad imporsi.

Già san Giovanni Paolo II, all’indomani del Giubileo del 2000, riconosceva che «molto si è fatto dal Concilio Vaticano II in poi… Ma certamente molto resta da fare» (Novo Millennio Ineunte, 44).

E proprio nella Novo Millennio Ineunte il pontefice auspicava per il III millennio una spiritualità di comunione: “Prima di programmare iniziative concrete occorre promuovere una spiritualità della comunione, facendola emergere come principio educativo in tutti i luoghi dove si plasma l’uomo e il cristiano, dove si educano i ministri dell’altare, i consacrati, gli operatori pastorali, dove si costruiscono le famiglie e le comunità. (NMI, 43)”.

Sinodalità è una nuova forma di coniugare la comunione: ed anche qui deve emergere come “principio educativo”, come augurato da Giovanni Paolo II. Come farlo? Un grande ruolo certamente lo ha la Chiesa istituzionale, che ha creato una segreteria apposita per il Sinodo, ma anche tutte le associazioni, movimenti, i cristiani stessi lì dove si trovano.

Durante la recente conferenza stampa di presentazione dell’Instrumentum Laboris per la prossima Assemblea del Sinodo di ottobre 2024, il cardinale Hollerich, così si è espresso: “Infine, vorrei ricordare le numerose iniziative di formazione sulla sinodalità: una tema che era già emerso con forza nel corso della Prima Sessione. Sono stati realizzati programmi di formazione sulla sinodalità in molti luoghi (seminari, facoltà di teologia), da parte di diocesi, associazioni, movimenti e congregazioni religiose…. A livello internazionale ricordiamo il MOOC del Boston College che ha visto la collaborazione di molti esperti del Sinodo o ancora il corso universitario proposto dal Centro Evangelii Gaudium dell’Università Sophia qui in Italia”.

Formazione: una formazione che mette insieme teoria e vita, teologia e pastorale. È quanto sta cercando di fare il Centro Evangelii Gaudium dell’Istituto Universitario Sophia da 2 anni. Con l’incoraggiamento e la collaborazione della Segreteria Generale del Sinodo, il Centro EG si è buttato tutto sulla Sinodalità: borse di ricerca, seminari, creazione di reti nel mondo con altre facoltà e associazione, un corso di formazione.

Un corso sulla sinodalità, interculturale, interlinguistico e interdisciplinare. Ormai è alla terza edizione e finora ha visto decine di docenti di varie discipline alternarsi nelle lezioni ed ha organizzato workshop e azioni di formazioni un po’ dovunque. Le lezioni stesse sono dei mini workshop, perché parte integrante di esse sono gli incontri di gruppi. Si cerca di farli secondo il metodo della Conversazione nello Spirito. La tecnica viene in aiuto perchè si utilizza una piattaforma che permette di collegarsi dal mondo intero. L’orario per l’Europa è serale (18.00 alle 21.00 ora di Roma) ma c’è chi si collega alle 3 del mattino da Singapore e dalla Malesia; chi all’ora di pranzo dalle Americhe…

Si sta creando una comunità di persone impegnate a vivere e diffondere la sinodalità lì dove sono. Chi la propone alla propria diocesi, organizzando azioni di formazione; chi la vive nella propria parrocchia o comunità religiosa… Particolarmente interessanti sono i workshop in presenza, che fanno parte del corso stesso, per chi riesce a spostarsi (gli altri possono seguirlo comunque via zoom). Dopo il primo, svolto nell’Istituto Universitario Sophia nel 2023, una studentessa degli USA ha proposto alla sua parrocchia di frequentare il corso dell’anno seguente in gruppo: si sono iscritti in 12. A fine anno hanno chiesto di fare il workshop da loro, a San Antonio. Hanno partecipato 40 persone di varie diocesi e della Theology Oblate School di San Antonio.

Le azioni di formazione sono innumerevoli perché fatte dagli studenti stessi usando il contenuto ed il metodo delle lezioni: in Irlanda per un’intera parrocchia; in Trinidad, in Italia in diverse diocesi, a Sydney in Australia… Recentemente si è fatta un’azione per più di un centinaio di sacerdoti di 8 diocesi della Repubblica Democratica del Congo.

L’importante è l’effetto moltiplicatore del corso e le reti che si stanno creando. Reti che si intrecciano con tante altre di altri movimenti, Università o della Chiesa stessa. Il prossimo corso avrà inizio il 4 novembre 2024 con interventi dello stesso segretario generale del Sinodo, mons. Mario Grech, e dei suoi collaboratori, all’indomani della conclusione dell’Assemblea. I temi saranno quelli emersi dell’Assembla stessa, per trovare nuove piste e nuove prassi per una Chiesa sinodale.

La sinodalità è un imperativo: anche se tanti dicono che non cambierà mai niente e che non ne vale la penna… vediamo che cambia la mentalità. Dobbiamo arrivare a “sinodalizzare” la nostra mente, sia come individui, che come gruppo ecclesiale, ma anche come gruppo della società civile. Davanti ad una deriva di individualismi, di nazionalismi esacerbati che lanciano il mondo nella paura e nel caos, la Chiesa chiama tutti a puntare sul camminare insieme. Certo, deve iniziare da sé stessa per potere essere davvero sacramento per l’umanità. Ma ce la faremo, col contributo di tutti!

Sull’argomento guarda anche il webinar/lab “Quale comunicazione per la sinodalità?

 

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