Mostra del Cinema, al via l’edizione “kolossal” Venezia 81

A quanto sembra, l'81sima edizione della mostra del cinema di Venezia è "onnivora". Dive e divi in quantità. 21 film in concorso, di cui cinque italiani. I temi? L’oggi del mondo. Vedremo.
Da sinistra Justin Theroux, Monica Bellucci e Willem Dafoe al lido di Venezia per la mostra del cinema. Foto ANSA/ETTORE FERRARI

Eccola, Venezia già in fibrillazione per la mostra internazionale dell’arte cinematografica. Titolo altisonante che oggi include non solo film d’autore, ma di ogni genere, dal thriller al fantastico, documentari, fiction, interviste, eventi di ogni genere. Una città mondiale fino al 7 settembre. Il mondo della settima arte, in definitiva, è sbarcato al Lido.

Come saranno i film in concorso che la giuria presieduta da Isabelle Huppert e a cui partecipa anche il nostro Giuseppe Tornatore deve giudicare? Tornano i grossi nomi: Almodòvar con il suo primo film girato in inglese The Room Nex Door, Pablo Larrain con Maria – Angelina Jolie che “fa” la Callas , Todd Philips con l’attesissimo Joker, Folie à Deux con Joaquin Phoenix e Lady Gaga, Halina Reijn con Nicole Kidman e Antonio Banderas – divi da una vita – in Babygirl, Brady Corbet in The Brutalist, Jon Wats con la coppia Brad Pitt – George Clooney in Wolfs. Solo per fare dei nomi.

E l’Italia? Scende in campo con cinque lavori: Queer di Luca Guadagnino con un insolito ex 007 Daniel Craig, Iddu di Grassadonia e Piazza con Elio Germano e Tony Servillo – l’ultima storia del boss Matteo Messina Denaro -, Gianni Amelio con  Campi di battaglia, Maura Delpero con Vermiglio (storia trentina, stile Ermanno Olmi), Giulia Louise Steigerwalt con Diva Futura. Senza contare i film nostrani in altre sezioni come Il tempo che ci vuole di Francesca Comencini in Orizzonti e fuori concorso L’orto americano, un thriller di Pupi Avati che chiuderà la Mostra.

Insomma, ogni anno il cinema, anche italiano, è dato per morto e ogni anno risorge come l’araba fenice. Quali gli argomenti? Di tutto, certo, perché il cinema guarda alla vita, ma preferibilmente – a quanto pare – conflitti familiari (una costante, ormai da tempo) e bellici, crisi ambientale, crisi adolescenziale, erotismo e violenza.

C’è grande attesa per il documentario Russians at War di Anastasia Trofimova che ha seguito i soldati russi in guerra e perciò è scappata in Francia e per l’ucraino Songs of Slow Burning Earth che racconta la guerra quotidiana in Ucraina.

Di lavori dunque ce ne sono quanto basta, forse anche troppi in questa edizione definita “kolossal”. Ovviamente si attendono  folle di fan dei divi, eventi più o meno mondani, filmoni lunghissimi – ormai è abituale – e difficoltà logistiche sempreverdi, fino al 7 settembre. Un grande assente? Il cinema africano, cosa che fa pensare. Stasera si apre con la coppia – anche nella vita – Monica Bellucci e il regista Tim Burton in Beetlejuice Beetlejuice con Michael Keaton protagonista. Buona mostra.

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