Alimentazione sana e disturbi alimentari, parliamone in famiglia
In Italia sono in sovrappeso il 36% delle femmine e il 43% dei maschi da 0 a 19 anni. Anche nei Paesi ricchi come il nostro si può essere malnutriti e se da un lato è colpa della povertà (un bambino su 7 nella fascia da 0 a 7 anni non mangia un pasto proteico al giorno perché la famiglia non può permetterselo), dall’altra dipende dal cosiddetto cibo spazzatura: alimenti industriali o dei fast food, molto calorici e ricchi di conservanti e coloranti.
Come fare, allora, per mangiare sano e aiutare i nostri bambini a preferire cibo nutriente e salutare? Se ne parla nel numero del giornalino Big Bambini in gamba di settembre, che nell’Inserto educatori (realizzato con il contributo della Fondazione Vincenzo Casillo) vede gli interessanti interventi del nutrizionista Daniele Signa, dello psicologo dell’età evolutiva Ezio Aceti, della docente e formatrice Patrizia Bertoncello e di Marina Zornada, dell’Associazione famiglie nuove del Friuli Venezia Giulia.
«La presenza di disturbi alimentari intesi come disturbi del comportamento alimentare hanno sempre una base psicologica, le ragioni sono correlate al soggetto, alla famiglia in cui vive, ma anche alla nostra società così avanzata ma anche così fragile dal punto di vista antropologico. L’aumento dell’obesità infantile – commenta il nutrizionista Signa – ha anche una base psicologica nell’interazione in particolare del bambino con i genitori, ma ha una forte influenza sociale. La pubblicità alla televisione, i social e il facile accesso dei nostri bambini al mondo del web influenza anche lo stile alimentare».
Un approccio sano ed equilibrato al cibo deve partire dalla famiglia. Signa dà alcuni suggerimenti per educare i più piccoli ad una corretta alimentazione, come «fare la spesa e cucinare insieme. Se fare la spesa insieme è educativo, manipolare il cibo lo è ancora di più: coinvolgerli, stare a tavola insieme e passare del tempo a preparare un piatto è sicuramente più difficile che cucinare al bambino solo ciò che vuole, ma la chiave sta qui. Fare leva sulla loro voglia di imparare. Incoraggiare l’assaggio. Pian piano, con tatto e gradualità, fare capire che può assaggiare tutto. Occorrerà mettersi “l’elmetto” e armarsi di pazienza, le sconfitte non mancheranno ma poi ci saranno anche piccole conquiste: ha assaggiato due fagioli di numero? Per oggi va bene così…».
Nel giornalino Big, invece, i bambini si immedesimeranno nelle avventure della Big band, alle prese con il nuovo stile di vita che il dottore ha dato al loro amico Pino, dopo che è ingrassato. Nelle curiosità scopriamo alcune caratteristiche degli alimenti: tu sai quali sono quelli che favoriscono il sonno? E quelli che ci aiutano a restare giovani? E lo sapevi che mangiare piano fa davvero bene???
Tutta la famiglia può poi divertirsi a preparare un gustoso gufo di frutta, leggere le storie vere e imparare i nomi di alcuni ortaggi e alcuni frutti in inglese per fare un divertente cruciverba.
Conosci qualcuno che ha “spirito di patata”? Se vuoi sapere da dove nasce questo modo di dire, corri a pag. 17 e lo scoprirai! E ancora, c’è la storia di Ancel Keys e di sua moglie Margaret Haney, inventori della dieta Mediterranea, e ci sono le dolci avventure della Famiglia A-mici.
Un numero, dunque, tutto da mangia… ops, tutto da leggere, magari tutti insieme in famiglia, per cercare di stare a tavola serenamente, senza malumori e musi lunghi.
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