Il ritorno degli uragani
Lui, il “cacciatore di uragani”, è un rude e divertente cowboy che si lancia a far fuori gli uragani con la sua band spericolata, fatta di simpatici e irridenti “provinciali”. Lei è una ragazza molto istruita, di New York, che fa lo stesso, ovviamente con una squadra molto scientifica. Si detestano fin dal primo incontro, poi però le cose son destinate a cambiare. Sì, perché lei non sempre li fa fuori gli uragani, anzi rischia la vita ed ha perso degli amici durante una spedizione. Arriva la depressione e poi però anche un amico sopravvissuto all’incidente che la rimette in corsa. È qui che lei, Kate Cooper – cioè Daisy Edgar-Jones – incontra lo spavaldo acchiappa-uragani Tyler, cioè la nascente star hollywoodiana Glen Powell. Da nemici ad amici e forse qualcosa in più.
Effetti speciali grandiosi e realistici, direzione dinamica del regista Lee Isaac Chung, cinese americanizzato ovviamente, e la lotta contro gli uragani ha il sapore di un nuovo West da conquistare e nuovi pellerossa da dominare, oggi che il cambiamento climatico sta creando un mondo impazzito. Nel mezzo il film si butta in due direzioni: lei che fa parte di una équipe di industriali che sfruttano le catastrofi per impadronirsi delle terre e lui il cacciatore duro e puro che soccorre la popolazione colpita dalla furia devastatrice.
Le due facce dell’America, quelli che vivono per il denaro e quelli che in fondo sanno ancora essere generosi. Il filmone, neanche troppo lungo per fortuna, è piacevole, roboante – una colonna sonora invadente fin troppo -, scherzoso in tanti momenti e con un tocco drammatico che non ci sta mai male. A Hollywood i filmoni li sanno fare benissimo ancora, c’è tecnica, attori in gamba e anche qualche buon sentimento.
I nostri due eroi, messi insieme, faranno fuori un uragano terrificante – lei in primo piano, ovviamente -, nel quale forse c’è da vedere sottotraccia le potenze che stanno minacciando l’America. Ma il film resta ottimista, il coraggio “americano” vince anche le forze della natura. Almeno sullo schermo. Perché un po’ d’ansia qua e là si nota. Però il divertimento è assicurato e i due eroi ci riescono. Buona visione.