Calcio, Euro 2024: Spagna campione, per la quarta volta
La Spagna conquista il suo quarto titolo europeo battendo l’Inghilterra 2-1 nella finale di Euro 2024 in una serata storica all’Olympiastadion di Berlino.
Ha vinto la migliore
Ha vinto la migliore, su questo non c’è dubbio: la Spagna ha dominato tutto il torneo e ha battuto le squadre più forti d’Europa prima della finale contro l’Inghilterra: Italia, Germania e Francia, sette titoli europei insieme. Una vittoria meritata ma non scontata per la Roja che, in realtà, ha lasciato la partita aperta fino alla fine rendendo, semmai fosse possibile, la sconfitta dell’Inghilterra ancora più amara.
È stata una costante, infatti, quella della squadra di De La Fuente di padroneggiare le partite senza, però, dominarle completamente o concluderle con una grossa differenza di reti, fatta eccezione per le partite contro Croazia, vinta 3-0 e Georgia vinta 4-1. Contro l’Italia, infatti, dopo una partita sicuramente dominata, non è mai riuscita a centrare una rete e chiude la partita con lo sfortunato autogol di Calafiori. Anche con la Germania, le furie rosse stentano a trovare una conclusione e si deve attendere il 119esimo minuto di gioco per la rete di Merino, arrivata dopo quello di Olmo al cinquantesimo per vincere la partita che Wirtz aveva pareggiato a un minuto dalla fine. E, anche nella semifinale contro la Francia, dove comunque la squadra di De La Fuente ha iniziato a mostrare con maggiore prepotenza la sua superiorità, con le due reti di Yamal e Olmo, la Spagna vince comunque per una sola rete di differenza in una partita, però, conclusa stavolta al primo tempo.
La Roja arriva, così, in finale contro i Three Lions. Da una parte l’infanta Sofia con il papà, re Felipe, dall’altra il principino George, con il papà, principe di Galles; da una parte la Spagna di Morata, la squadra decisamente migliore del torneo ma che fatica un po’a mostrarlo nel risultato finale, dall’altra la squadra di Harry Kane che, in realtà, ha faticato un po’ di più per arrivare in finale; da una parte Lamin Yamal, dall’altra Jude Bellingham; da una parte tris di Europei che vuole diventare un poker e dall’altra una finale in casa da riscattare e un unico trofeo internazionale nel mondiale casalingo del 1966 per una nazionale che ha fatto la storia del calcio.
Trionfo in rosso da Londra a Berlino
Una finale che, già si sapeva, sarebbe stata storica. Dopo un primo tempo chiuso senza reti, la squadra allenata da De La Fuente, non perde tempo nel secondo tempo e, dopo l’assist – il quarto di questo Europeo – del neo diciassettenne Lamine Yamal, Nico Williams segna, a due minuti dall’inizio del secondo tempo, il goal del vantaggio per la Spagna. Altro assist magnifico, poi, quello di Bellingham, porta al pareggio grazie alla rete di Cole Palmer al 73esimo minuto di gioco, dopo appena tre minuti in campo. Qui la partita si anima davvero, fino ad arrivare, all’87esimo minuto di gioco, con già i supplementari alle porte, alla rete di Mikel Oyarzabal che conclude una finale che porta con sé un bel po’ di record.
Da oggi, la nazionale spagnola di calcio è diventata la prima nazionale nella storia a vincere quattro edizioni differenti degli Europei: 1964, 2008, 2012 e 2024 vincendo – ed è solo la seconda volta che succede nella storia degli Europei, dopo la Francia nel 1984 – tutte le sette partite, dalla fase a gironi in poi.
Record, in negativo, anche per l’Inghilterra che diventa la prima nazionale nella storia degli Europei a perdere due finali consecutive: a Euro 2020, in casa, contro l’Italia e adesso, nella finale contro la Spagna a Euro 2024. Dispiace per l’Inghilterra e, soprattutto, per un immenso Harry Kane, grande giocatore che non mai riuscito a vincere un trofeo in carriera, ma la Spagna è stata la migliore e lo ha dimostrato dall’inizio alla fine, riuscendo a mettere d’accordo tutti, anche i tifosi inglesi, ben rappresentati dal ct inglese Southgate che si esprime così al termine della partita. “Penso che la Spagna sia stata la migliore squadra del torneo. Non abbiamo tenuto la palla abbastanza bene, ma siamo rimasti dentro al match fino agli ultimi dieci minuti”.
Un trionfo indubbiamente meritato per la Spagna che, però, non vive una magica domenica solo nel calcio, ma anche nel tennis. Se da Berlino, facciamo un piccolo passo indietro nel tempo di poche ore e andiamo a Londra, nel prato di Wimbledon, possiamo assistere ad un’altra fantastica vittoria per la Spagna.
Su un prato che è stato bello come una vittoria per i nostri tre azzurri – Sinner, Musetti e Paolini – che si sono spinti lontanissimi nello slam inglese e con l’ultima che ci ha regalato la prima storica finale femminile in questo slam, è stata di nuovo la Spagna a festeggiare, per la seconda volta consecutiva, con un fantastico Carlos Alcaraz che ha vinto una bellissima finale contro il serbo Novak Djokovic.
Insomma, una domenica magica per la Spagna che ha fatto sentire il suo inno in tutta Europa: in ballo, in attesa di conferme Uefa, c’è ora la finalissima che si. disputerà probabilmente nel 2025 contro l’Argentina di Messi, vincitrice della Coppa America proprio la scorsa notte.
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