67 minuti per migliorare il mondo

Dedicare parte del proprio tempo per fare del bene: la proposta nel giorno del compleanno del leader sudafricano e Nobel per la pace Nelson Mandela
mandela
Cosa sono 67 minuti per ognuno di noi? Un’ora, anzi poco più, da ritagliare in una giornata piena di cose da fare. E cosa rappresentano 67 anni, trascorsi in buona parte in prigione, per un uomo che ha appena compiuto 93 anni? Rappresentano la parte migliore della vita di Nelson Mandela (per la sua gente solo “Madiba”), spesa per far valere i diritti di ogni uomo.

 

Ma cosa rappresentano questi numeri? Lo spiega lo stesso premio Nobel per la Pace, leader dell’African national congress e già presidente del Sudafrica. Per ogni anno che ha trascorso lottando contro l’apartheid e per i diritti di tutta l’umanità, chiede a chi è disposto ad ascoltarlo di mettersi al servizio degli altri per 67 minuti della giornata.

 

Una proposta ascoltata da molti il 18 luglio scorso, ricorrenza del compleanno del leader africano e giorno dichiarato dall’Onu, a partire dal 2010, “Mandela international day”, come riconoscimento per il suo contributo alla diffusione della cultura della pace e della libertà.

 

Secondo uno dei quotidiani più letti del Sud Africa, il Sowetan Live, «milioni di sudafricani di tutte le estrazioni sociali hanno dedicato 67 minuti del loro tempo per opere di bene in onore di Nelson Mandela». C’è chi ha passato quell’ora a fare massaggi gratuiti agli anziani poveri e chi, come il ministro dei trasporti, ha deciso di istituire una borsa di studio per la sicurezza stradale.

 

Anche un altro quotidiano sudafricano molto letto, The Star, pone l’accento su quei «67 minuti di condivisione» durante i quali, in tutto il mondo, «i cittadini si assumono la responsabilità di cambiare il mondo, per renderlo migliore, donando il proprio tempo agli altri». Tanti bambini, riporta il giornale, hanno piantato alberi in onore di Madiba, qualcun altro si è messo al lavoro per aiutare una famiglia a riparare la propria abitazione andata a fuoco qualche tempo prima.

 

Un gruppo di donne ha preparato un pranzo completo per le persone in difficoltà, mentre per cercare di cambiare davvero mentalità, molti hanno avviato azioni di promozione per i poliziotti, che per anni non sono stati molto ben visti nel Paese. Ancora, c’è chi ha donato il sangue, chi ha organizzato aste di beneficenza per sostenere la lotta all’Aids lanciata da Mandela, chi ha ripulito scuole ed orfanotrofi.

 

La campagna ufficiale lanciata in Sudafrica agli inizi dello scorso mese di giugno ha uno slogan che ognuno può fare proprio: “Agisci. Sii un’ispirazione per il cambiamento. Fa che ogni giorno sia un Mandela day”. E, soprattutto, continua a dedicare 67 minuti del tuo tempo per contribuire a cambiare, in positivo, la vita del tuo prossimo e mantenere vivo lo spirito e gli ideali di Madiba.

 

Per chi, infine, vorrebbe fare qualcosa, ma non sa cosa, niente paura: sul sito www.mandeladay.com, c’è una lista con 67 “idee per cambiare il mondo”, che vanno dal fare amicizia con persone di cultura diversa a ripulire le strade del proprio quartiere, dal fare il test dell’Hiv ad aiutare chi non ha un lavoro. Tante proposte concrete a cui ispirarsi per rimboccarsi le maniche.
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