Kenya, assalto al Parlamento

Il Kenya è in stato di shock a causa delle violenze che hanno visto i manifestanti assaltare il Parlamento martedì 25 giugno, a Nairobi. Secondo gli storici, è la prima volta nella storia del Paese. I morti sarebbero arrivati a 22, ma non ci sono dati certi.
Un'immagine degli scntri a Nairobi, in Kenya, il 25 giugno 2024, in seguito alle proteste contro la nuova finanziaria. Foto EPA/STR via Ansa

Ventidue persone sarebbero rimaste uccise durante le proteste antigovernative sfociate nel caos martedì, ha detto la presidente dell’organismo ufficiale per i diritti umani, la Commissione nazionale per i diritti umani del Kenya (Knhrc). Un precedente rapporto diffuso da un’associazione di medici aveva riportato la cifra di 13 morti.

Martedì era il terzo giorno di mobilitazione antigovernativa guidata dai giovani, ed è stato punteggiato da violenti scontri dopo che i manifestanti erano avanzati in un’area che ospita edifici istituzionali come il Parlamento, la Corte Suprema e persino il municipio di Nairobi.

Dopo i primi scontri con la polizia, intorno a mezzogiorno i manifestanti sono entrati in Parlamento, dove i deputati avevano appena approvato gli emendamenti al testo della legge finanziaria, che dovranno essere votati entro il 30 giugno.

Secondo diverse Ong, la polizia ha utilizzato gas lacrimogeni, idranti, proiettili di plastica e proiettili veri per disperdere i manifestanti. Auma Obama, la sorellastra dell’ex presidente degli Stati Uniti Barack Obama, è stata colpita da gas lacrimogeni, interrompendo un’intervista che stava facendo con la Cnn.

Questo è l’attacco più diretto al governo da decenni. Anche trentuno persone sono rimaste ferite, hanno affermato diverse Ong, tra cui Amnesty International Kenya, che menziona anche lesioni provocate dalle cartucce di gas.

I soldati sono stati schierati per sostenere la polizia «in risposta all’emergenza di sicurezza causata dalle violente proteste in corso» in tutto il Paese, caratterizzate da «distruzione e intrusione in infrastrutture cruciali», ha detto il ministro della Difesa, Aden Bare, in un comunicato stampa. In effetti, il movimento si è trasformato in una sfida più ampia alle politiche del presidente William Ruto, che domenica si era detto pronto al dialogo. Altre manifestazioni si sono svolte in diverse città, in particolare nelle roccaforti dell’opposizione di Mombasa (est) e Kisumu (ovest), così come a Eldoret (ovest), una grande città nella Rift Valley, regione d’origine del presidente Ruto.

Il presidente ha rivolto un discorso alla nazione poche ore dopo che parte dell’edificio del Parlamento era stata bruciata. Ha definito l’assalto al Parlamento una minaccia alla sicurezza nazionale e ha promesso che tali disordini non si sarebbero ripetuti «a qualunque costo». «Gli eventi di oggi segnano un punto di svolta critico nel modo in cui rispondiamo alle minacce alla nostra sicurezza nazionale», ha aggiunto Ruto, descrivendo gli eventi come un «tradimento». Durante la conferenza stampa il presidente, che ha promesso di «reprimere l’anarchia», ha dichiarato che il governo fornirà «una risposta completa, efficace e rapida».

La principale coalizione di opposizione, Azimio, ha accusato il governo di aver «scatenato la sua forza bruta contro i ragazzi del nostro Paese» che protestavano martedì. «Il Kenya non può permettersi di uccidere i suoi ragazzi solo perché chiedono cibo, lavoro e qualcuno che li ascolti. La polizia deve quindi immediatamente smettere di sparare a ragazzi innocenti, pacifici e disarmati», ha sottolineato la segreteria di Azimio in una nota.

«Nonostante le assicurazioni del governo secondo cui il diritto di riunione sarebbe protetto e agevolato, le proteste di oggi sono degenerate in violenza», hanno affermato per contro alcune Ong, tra cui Amnesty International. Dicono inoltre di aver registrato 21 sequestri di persona da parte di agenti in uniforme o in abiti civili nelle ultime 24 ore. Il capo della Commissione dell’Unione Africana (Ua), Moussa Faki Mahamat, ha esortato il Paese a «mostrare calma e ad astenersi da ulteriori violenze».

A Washington, la Casa Bianca ha condannato la violenza in tutte le sue forme e ha invitato alla calma, ha detto un portavoce del Consiglio per la sicurezza nazionale.

Da più di una settimana il Kenya è in preda alle proteste in seguito all’annuncio della bozza di bilancio 2024-2025 che prevede l’introduzione di nuove tasse criticate: un’Iva del 16% sul pane e una tassa annuale del 2,5% sui veicoli privati. Il presidente Ruto sta cercando di introdurre più tasse sugli assorbenti igienici, sui telefoni cellulari e sulle motociclette importati, oltre a imporre tasse sui terreni ceduti nell’ambito dei contesti familiari. Ha stabilito un budget record di 3,9 trilioni di scellini, ovvero 30 miliardi di dollari Usa, per l’anno finanziario 2024/2025.

I giovani, fortemente mobilitati attorno al movimento chiamato “Occupy Parliament”, chiedono il ritiro puro e semplice di questo nuovo disegno di legge finanziaria. Il presidente Ruto ha dichiarato in una conferenza stampa il 26 giugno che ritirerà la legge; come però del resto già fatto in passato, senza che ciò avvenisse.

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