Magica Italia del nuoto da Belgrado al Foro Italico

È un’Italia a dir poco magica quella del nuoto che abbiamo visto nelle ultime due settimane, dalle acque libere serbe alle vasche romane.
Thomas Ceccon, Settecolli test da Olimpiadi (Foto Ansa)

Dagli Europei di Belgrado al Trofeo Sette Colli di Roma, la nostra Italia non smette di stupire e ci regala un bottino di medaglie che ci fa ben sperare anche per il nuoto in ottica cinque cerchi.

Open water sul tetto d’Europa

L’Italia si piazza “solo” nona agli Europei di nuoto di Belgrado: gli azzurri chiudono la 37ª edizione del campionato continentale con 3 ori, 11 argenti e 6 bronzi ma il tutto in solo metà campionato, se si considera che la maggior parte degli azzurri delle vasche non ha preso parte alla competizione europea per partecipare al Sette Colli.

Già dal primo giorno di gare, comunque l’Italia non delude e inizia subito con la terza piazza nella prova tecnica a squadre. Si continua sulla stessa linea d’onda, l’11 giugno con il bronzo di Giorgio Minisini nel solo tecnico maschile, un Giorgio che poi fa il bis di medaglie, stavolta con l’argento nel solo libero maschile del nuoto artistico. Ancora medaglie, poi, nel nuoto artistico con l’argento per l’Italia nel libero a squadre di nuoto artistico, il bronzo nella routine acrobatica per le sincronette Azzurre e l’argento, il 14 giugno, nel duo misto tecnico per Filippo Pelati e Sarah Maria Rizea. A chiudere le gare indoor, tra il 20 e il 23 giugno, le medaglie dei tuffatori Matteo Santoro e Stefano Belotti che hanno vinto rispettivamente l’argento e il bronzo nel trampolino 1m maschile; l’argento per la coppia Francesco Casalini-Julian Verzotto nel sincro dalla piattaforma 10 metri e l’argento per Matteo Santoro anche nel tuffo dal trampolino di 3 metri.

Ma a trionfare agli Europei sono gli azzurri delle acque libere. L’Open Water italiana si prende tutto e, con 9 medaglie ( 3 ori, 4 argenti e 2 bronzi) e 214 punti, conquista il medagliere della disciplina. Ad aprire le danze nelle acque dell’Ada Ciganlija di Belgrado ci pensano Giulia Gabbrielleschi e Barbara Pozzobon nella prima gara: la 10 km femminile. La Pozzobon sfiora l’oro ma, nel finale, la campionessa in carica Leonie Beck rimonta sia lei che la Gabrielleschi, vincendo al photofinish davanti alla nostra Barbara d’argento e a Giulia che si aggiudica il bronzo.

L’oro per la Pozzobon, comunque, non si fa aspettare e arriva, anzi, in buona compagnia nella 25 km. Nella gara femminile, infatti, è Barbara a trionfare e dalla maschile arriva poi una bella doppietta con Dario Verani e Matteo Furlan, rispettivamente oro e argento. Altra doppietta arriva anche dalla 5 km con l’argento di Ginevra Taddeucci tra le donne e il bronzo di Marcello Guidi nella gara maschile. I due, poi, insieme a Andrea Filadelli e Giulia Gabbrielleschi si portano a casa anche l’argento nella staffetta azzurra 4×1,5 km.
Un team fortissimo e un dominio assoluto, tutto rappresentato da un super Greg che domina letteralmente nella 10 km maschile e si prende un oro fatto di fatica, giusta intuizione e astuzia. Il carpigiano, infatti, ha nuotato con astuzia e potenza, decidendo, nell’ultimo chilometro di una gara che dominava dall’inizio, di allungare il percorso, sfuggendo alle telecamere e ai rivali per poi farsi trovare al traguardo, lasciando dietro di sé una distanza ormai incolmabile per chiunque.

Azzurri da record al Sette Colli

E da Belgrado passiamo a Roma con il Trofeo Internazionale Sette Colli che ha visto splendere i nostri azzurri nelle acque romane. Si inizia subito alla grande la prima giornata con una immensa Benedetta Pilato che stabilisce il nuovo record italiano nei 100 rana con un tempo di 1’05″44 e un’ottima Martina Carraro che la segue, nella stessa gara, dall’ultimo gradino del podio. Un record tira l’altro, e così Thomas Ceccon, che non vuole essere da meno, sigla il record della manifestazione nei 100 dorso con 52″43, aprendo un podio tutto azzurro, insieme a Michele Lamberti e Christian Baccio. Altre doppiette arrivano, poi, dai 100 rana maschili con Nicolò Martinenghi che si prende l’oro e Ludovico Blu Art Viberti che porta a casa un bronzo e dai 100 farfalla con Edoardo Valsecchi e Gianmarco Sansone che chiudono, rispettivamente, secondo e terzo. Nei 50 farfalla donne, poi, il bronzo di Viola Scotto di Carlo e nei 50 stile l’argento di Leonardo Deplano prima di chiudere – e siamo solo alla prima giornata – con l’oro e il record della manifestazione nei 1500 stile libero di Simona Quadarella che commenta così la sua impresa: “Il Settecolli è sempre una tappa di passaggio. Mi serve come stimolo verso le Olimpiadi. Arrivare a Parigi da campionessa del mondo è una responsabilità, ma anche uno stimolo”.

Ma prima delle Olimpiadi, comunque, continua la rassegna in casa per i nostri azzurri che, carichi dai magnifici risultati del giorno precedente, si replicano anche nella seconda giornata di gara, in cui conquistano ben quindici medaglie, di cui sei ori. Arriva, infatti, un podio tutto azzurro nei 200 farfalla e nei 50 rana maschili, poi il record dei campionati per Miressi nei 100 stile libero e pass olimpico per De Tullio negli 800 stile libero, per poi finire con le doppiette sui podi dei 50 dorso maschili e 50 rana femminili. E, dopo due giornate brillanti, si chiude con la stessa luce ila gara internazionale con le vittorie di Matteo Restivo nei 200 dorso, Thomas Ceccon nei 50 farfalla e Simona Quadarella nei 400 stile libero e gli ultimi pass olimpici per chi, ancora, non era riuscito a strapparlo.

Insomma, dopo le magie del tennis e dell’atletica, neanche il nuoto italiano non è da meno e ci ricorda che anche il nuoto è pronto all’ormai imminente Parigi 2024.

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