Adhd: l’amore tra sfide e opportunità
L’Adhd, o disturbo da deficit di attenzione/iperattività, è una condizione che solitamente associamo all’infanzia. Tuttavia, la ricerca mostra che l’Adhd può persistere nell’età adulta, influenzando la vita quotidiana, comprese le relazioni di coppia.
Laura e John si sono sposati cinque anni fa. John ha l’Adhd. All’inizio, Laura era attratta dalla creatività e dall’energia di suo marito. Tuttavia, con il passare del tempo, ha iniziato a notare che John aveva difficoltà a concentrarsi, era facilmente distratto e spesso dimenticava le cose. Questo ha portato a tensioni nella loro relazione, vivendo liti a volte molto intense. Laura non riusciva a comprendere il comportamento di suo marito, che a volte sembrava vivere “in un mondo parallelo”. Lei molto impegnata, precisa e organizzata; lui sempre in ritardo con i pagamenti delle bollette e disorganizzato a lavoro e a casa.
Tuttavia, invece di lasciare che queste sfide li dividessero, i coniugi hanno deciso di affrontarle insieme. Hanno cercato l’aiuto di un professionista e hanno imparato a capire e a gestire l’Adhd di John. Hanno scoperto che, nonostante le sfide, l’Adhd ha anche portato dei vantaggi alla loro relazione. La sua creatività e la sua energia hanno reso la loro vita insieme più vivace e interessante.
Come si manifesta l’Adhd negli adulti?
L’Adhd negli adulti è caratterizzato da disattenzione costante, impulsività eccessiva, disorganizzazione, difficoltà nello svolgere alcuni compiti, come ad esempio mantenere gli appuntamenti, concentrarsi su un compito o rispettare le scadenze. Ne consegue una sensazione di noia e insoddisfazione. L’impulsività, con l’età adulta, spesso diminuisce, però potrebbe manifestarsi in comportamenti come: interrompere gli altri durante una conversazione, agire senza pensare alle conseguenze, o avere atteggiamenti socialmente inappropriati. Tutto ciò rischia di influenzare negativamente la vita lavorativa, di coppia e sociale.
Alcuni studi hanno rivelato che l’Adhd negli adulti è più diffuso di quanto si pensasse. Un recente studio pubblicato sulla rivista Psychiatry Research mostra alcuni dati preoccupanti sulla diffusione dell’Adhd negli adulti a livello globale.
Si stima che circa 180 milioni di adulti possano soffrire di Adhd senza esserne consapevoli. La mancata diagnosi in età evolutiva potrebbe portare a sottovalutare la sua presenza in età adulta, con conseguenze importanti sia sulla vita quotidiana che sulla salute mentale.
Avere un partner con Adhd può presentare sia sfide che opportunità. I sintomi dell’Adhd possono portare a conflitti e a una minore soddisfazione nella relazione. Tuttavia, le persone con Adhd possono anche essere creative, spontanee ed energiche, tutte qualità che possono arricchire una relazione e rendere la vita più divertente. Alcuni ricercatori ritengono che gli adulti che presentano questo tipo di disturbo abbiano difficoltà nello svolgere compiti complessi per l’assenza di motivazione perchè vengono percepiti come compiti non urgenti o a scarsa componente emotiva e attrattiva.
All’interno della relazione sono fondamentali: la conoscenza approfondita del problema, l’osservazione e la comprensione di determinati comportamenti, la comunicazione e l’impegno a lavorare insieme per superare le sfide e sfruttare i punti di forza. Per migliorare la relazione, possiamo seguire alcuni passaggi.
Educare il partner relativamente all’Adhd risulta fondamentale per capire le motivazioni sottostanti ad alcuni comportamenti. Capire come collaborare con il partner, perché, per le persone con Adhd, l’impulsività e il sovraccarico emotivo, possono interferire con la comunicazione e avere difficoltà a seguire le conversazioni, a concentrarsi su una determinata attività. Quindi potrebbe essere utile parlare apertamente con il partner di questi problemi e trovare strategie condivise per affrontarli. Sarebbe importante cominciare a rivalutare le aspettative, personali, sulle relazioni, facendosi alcune domande come: cosa mi aspetto da lui/lei? Cosa potrebbe essere essenziale per me? E rispondendo insieme a queste domande si potrebbero impostare delle aspettative più realistiche, essenziali e condivise.
In più, a volte diventa difficile gestire due fattori importanti, che sono: impulsività e iperattività.
L’impulsività potrebbe causare conflitti involontari causati da una comunicazione o azione fatta “senza pensarci”, che però potrebbe scatenare la rabbia del partner.
Ma è anche vero che a volte l’eccesso di stimolazione può causare un sovraccarico emotivo tale da far sentire la persona con Adhd sopraffatta da una situazione sociale o da una conversazione impegnativa. Tutto ciò potrebbe fa soffrire il partner che non comprende la causa del comportamento dell’altro. Quindi è fondamentale che ci si faccia questa domanda: quali sono i fattori scatenanti del mio senso di sopraffazione o della mia azione impulsiva?
La chiave per stare bene insieme diventa la scoperta dei punti di forza, ad esempio: la creatività può aiutare a trovare modi nuovi e divertenti per condividere delle attività piacevoli, la spontaneità e l’energia mantengono viva la relazione e la mentalità aperta può renderti più rispettoso/a e tollerante verso il tuo partner.
Con amore e impegno è possibile costruire una relazione forte e duratura, anche se il partner convive con l’Adhd; e ciò si può raggiungere attraverso la consapevolezza di sé, la terapia e il supporto del partner.