“One human family”, un congresso sul dialogo interreligioso
One Human Family, L’unica famiglia umana, questo il titolo del convegno organizzato dal Movimento dei Focolari, che si apre da domani a Castelgandolfo, presso il Centro Mariapoli, e che raccoglierà in tre momenti diversi, fortemente collegati fra loro circa trecento persone di diverse fedi. Si tratta di ebrei, cristiani, musulmani, indù, buddhisti, sikhs e baha’i, provenienti da tutto il mondo. Saranno presenti rappresentanti dal Giappone alla Thailandia, dall’India all’Indonesia, da Singapore alla Giordania, dall’Algeria al Camerun, dagli USA all’Argentina per non parlare di molti Paesi europei. Saranno giovani e meno giovani, laici in maggioranza, ma non mancheranno rabbini e rabbine, sacerdoti, imam, monaci e monache buddhisti.
Ci saranno, per la prima volta, anche rappresentanti delle religioni tradizionali dell’Africa. Un vero spaccato dell’universo religioso attuale chiamato a dare risposte a sfide globali che, come appare sempre più chiaramente, le donne e gli uomini di fede non possono più affrontare ognuno per conto suo, all’interno del proprio mondo religioso e della propria tradizione. È necessario un patto collettivo globale fra coloro che credono diversamente in modo da poter testimoniare che la pace è possibile e che le sfide come quella del pianete che sta deteriorandosi sempre più sono interesse di tutti.
Per questo il convegno affronterà alcune tematiche chiave alla luce della prospettiva del rapporto fra dialogo e fraternità: la coscienza di essere chiamati a tessere rapporti di pace, l’impatto dell’intelligenza artificiale sui rapporti interpersonali e tra le religioni, l’impegno delle persone di fede per una economia di pace. Infine, si toccherà la questione delle religioni e della pace con il creato.
Proprio per quest’ultima fase dei lavori ci si sposterà da Castel Gandolfo ad Assisi dove, in collaborazione con altre organizzazioni impegnate in modo specifico in questo settore si andrà a fondo su tale problematica, immergendosi nella realtà spirituale e ambientale di Francesco d’Assisi, che ha ispirato l’enciclica Laudati Sì’. Per approfondire questi aspetti saranno coinvolti alcuni esperti di diverse culture e religioni che dibatteranno fra loro e con i partecipanti. Ad essi faranno seguito esperienze di vita vissuta e cosiddette “buone pratiche”, che offriranno esempi imitabili e sostenibili di fraternità operativa in questi settori ed ambiti.
Il convegno sarà preceduto da due giorni di riflessione fortemente voluta da un gruppo di fedeli di diverse fedi che, da tempo, spesso da decenni, vivono la spiritualità dei Focolari, restando fedeli alle rispettive tradizioni religiose e cercando di diffonderne ideali e prospettive all’interno del proprio ambito religioso. Si tratta di un processo lento, nato già negli ultimi anni di vita di Chiara Lubich, fondatrice dei Focolari, che, nelle sue stesse parole non ha mai considerato il carisma ricevuto da Dio suo, ma lo ha condiviso, invitando coloro che si sentivano attirati, a farlo proprio e a viverlo, secondo la loro coscienza e fede. Alcuni di questi sono stati i protagonisti nel concepire il programma dell’evento che, porta, quindi la sensibilità di diverse tradizioni religiose e impegna a uno sguardo a più occhi verso il futuro.
L’aspettativa è forte e anche con una coscienza radicata di quanto il momento che si sta vivendo sia complesso e sfidante per le religioni e per le donne e gli uomini di fede. I giorni di convivenza e condivisione saranno, quindi, un banco di prova non sempre facile per coloro che saranno presenti affinché fratellanza e dialogo diano vita ad una convivenza che possa mostrare che è possibile convivere per il bene comune, sia dell’umanità che del creato.