Donne da record: medaglie azzurre dall’atletica al judo
Doppio record italiano in un solo giorno, una vittoria dentro casa che mancava da 12 anni, un titolo che non vedevamo da 33 anni e tante, tantissime emozioni e grandi speranze: questo, quello che ci hanno regalato le nostre atlete solo nell’ultima settimana.
Zaynab Dosso e il nuovo primato nazionale
L’Italia ha scelto la sua regina della velocità: Zaynab Dosso. Nonostante fino a poco meno di una settimana fa le regine fossero due: la stessa Zaynab e, prima di lei, Manuela Levorato, che il primato nei 100 metri lo aveva fissato a 11’’14’ nell’ormai lontano 2001. Un primato durato tanto, decisamente troppo, soprattutto per un’Italia dell’atletica che è in costante crescita e non smette di stupirci. E a migliorare questo primato non poteva che essere lei, lei che ha iniziato il 2024 a suon di primati e non sembra aver intenzione di smettere: Zaynab Dosso.
Inizia il 2024 a suon di primati sui 60m indoor con un record dopo l’altro a Toruń. Inizia con 7″09, poi migliora il suo tempo in 7″05 e, infine, il sei febbraio, arriva ad un fantastico 7″02. E dopo la stagione indoor, non poteva essere da meno in quella outdoor. La stessa ha, infatti, dichiarato «Dopo la stagione indoor fremevo dalla voglia di esprimermi nei 100» e nei 100 non delude di certo la nostra Zaynab.
Già nella batteria migliora il primato nazionale di due centesimi di secondo fermando il cronometro a 11’’12 sotto una pioggia battente. Ma il capolavoro arriva, poco dopo, in finale: Dosso stravince imponendosi in 11’’02 davanti alla lussemburghese Patrizia Van der Weken (11’’12) e Michelle-Lee Ahye di Trinidad e Tobago (11’’16).
Non solo una vittoria netta ma anche, ovviamente, il nuovo primato nazionale. Un primato che resisteva da 23 anni, quello di Manuela Levorato, 23 anni per un nuovo record polverizzato, poi, nella stessa giornata. Una magnifica Zaynab Dosso è, quindi, ufficialmente, la nostra regina della velocità, Ma ora, la nostra regina, ha ben altri obiettivi «Punto molto agli Europei con tanta consapevolezza, ma non solo, nell’anno delle Olimpiadi» e chissà, poi, che anche il muro degli 11 secondi non sia destinato a crollare…
Errani-Paolini regine del Foro Italico
E da una regina passiamo all’altra, anzi, alle altre due: sono Sara Errani e Jasmine Paolini le regine del Foro Italico. In un anno d’oro per il nostro tennis, a far sorridere l’Italia agli Internazionali d’Italia ci pensa il magnifico doppio Errani-Paolini. In un’edizione resa un po’ amara dalla grande assenza per i problemi all’anca dell’azzurro più atteso e sul trampolino di lancio per diventare numero 1 al Roland Garros, la coppia femminile di certo non delude e, anzi, supera ogni nostra e loro aspettativa.
Anna Luzzatti/Rosetta Gagliardi nel 1931, Sandra Cecchini/Raffaella Reggi nel 1985 e Sara Errani/Roberta Vinci nel 2012. Questi i nomi delle coppie femminili nell’albo d’oro del torneo italiano. Solo tre coppie, l’ultima, dodici anni, ma da oggi abbiamo una nuova coppia: Sara Errani e Jasmine Paolini trionfano al Foro Italico sulla coppia formata dalla statunitense Coco Gauff e dalla neozelandese Erin Routliffe, terze favorite del seeding. È una prima, grandissima vittoria per la Paolini nel suo anno di maggiore crescita e la seconda per una fantastica Sara Errani che aveva vinto l’ultimo titolo italiano al Foro nel 2012, in coppia con Roberta Vinci.
Un percorso tra lati e bassi per le nostre azzurre che hanno alternato partite tirate ad altre con vittorie schiaccianti, poi una magnifica semifinale chiusa in 6-1 6-2 ai danni delle statunitensi Caroline Dolehide e Desirae Krawczyk e la finale vinta con il punteggio di 6-3 4-6 10-8, in un’ora e 28 minuti di partita contro la Gauff e la Routliffe. Il tutto, tra l’altro, sotto lo sguardo interessato in tribuna del capitano di BJK Cup Tathiana Garbin. «È incredibile essere qui con il trofeo in mano, non ci avrei mai creduto» queste le parole di un’incredula Jasmine Paolini dopo la vittoria. E poi, il saluto della veterana Sara Errani che dice: «Abbiamo davanti le Olimpiadi, speriamo di darvi altre gioie». E anche noi, speriamo che le regine del Foro Italico, possano diventare anche regine di una Parigi a cinque cerchi.
Odette Giuffrida sul tetto del mondo
È già sul tetto del mondo, invece, un’immensa Odette Giuffrida che, dopo 33 anni, riporta in Italia un oro mondiale nel judo. Una medaglia che si aggiunge al ricco palmarès di una campionessa straordinaria che ha già due medaglie olimpiche in bacheca ma che aspettava da tempo questo momento. E questo momento è finalmente arrivato: Odette Giuffrida è la nuova campionessa del mondo dei 52 kg.
La judoka romana ha fatto la storia del judo azzurro grazie ad un wazari di okuri ashi barai piazzato esattamente alla metà del tempo della finale, con cui ha battuto l’uzbeka Diyora Keldiyorova, conquistando, a 29 anni, il titolo mondiale che all’Italia mancava dal 1991, quando a Barcellona vinsero Alessandra Giungi ed Emanuela Pierantozzi. “È proprio vero che il duro lavoro ripaga sempre, è stata una giornata fantastica, potrebbe essere stato l’ultimo mondiale – queste le parole della neocampionessa del mondo – Ogni gara è a sé, andrò a Parigi non pensando di aver conquistato l’oro”.
Ma la bellezza del mondiale di Abu Dhabi non si ferma qui: ci pensa una fantastica Susy Scutto a fare il bis di medaglie con l’argento nei 48 kg, la terza medaglia mondiale consecutiva per la napoletana classe 2002 che, insieme, alla compagna, potrà puntare senza problemi alle Olimpiadi. Insomma, una settimana ricchissima di medaglie e record per delle donne che stanno facendo la storia del nostro sport, donne che spesso passano in secondo piano, di cui quasi non si parla, che devono gridare per farsi sentire. E queste donne stanno urlando tantissimo e ci fanno dire: che donne!
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