Il voto cattolico interessa
Sono state formalizzate in questi giorni le liste per le elezioni del Parlamento Europeo che si terranno l’ 8 e 9 giugno con l’importante novità della possibilità di voto per gli studenti fuori sede. C’è una maggiore presenza dei temi europei nel dibattito italiano negli ultimi anni, a dimostrazione che nel bene o nel male questa unione di Stati sta entrando nella vita quotidiana più di quanto si percepisca. Ad esempio la Presidente uscente della Commissione Europea Ursula Von der Leyen sicuramente quasi tutti la ricordano, mentre è più difficile ricordarsi chi ci fosse prima.
Vedremo se questa maggiore “confidenza” si tradurrà in partecipazione al voto, che auspichiamo in quanto far decidere ad altri non è mai una buona scelta, anche da un punto di vista critico, per cambiare in meglio queste istituzioni europee. L’esercizio democratico del voto, per quanto possiamo sentirlo lontano o inutile, dovremmo confrontarlo con i luoghi in cui questa possibilità non c’è, e la forza militare è di fatto la sola modalità di esercizio del potere.
Una piccola ma interessante luce in queste elezioni è una certa ripresa del dialogo tra le associazioni cattoliche, abbiamo già parlato su Città Nuova dell’incontro di Trieste in preparazione alla Settimana sociale (qui). Dialogo autoconvocato e non finalizzato a costituire una propria rappresentanza politica, quindi nuovo.
Va anche notato, e lo facciamo raccontando dell’incontro di Assisi del 5 maggio organizzato dal Movimento Politico per l’Unità, che queste iniziative di dialogo suscitano partecipazione e interesse anche da parte della politica italiana. E’ vero che tutte le platee interessano a chi è in campagna elettorale, ma la presenza fisica e online di 18 candidati del collegio Italia Centro a questo evento, appartenenti ad 8 liste da Fratelli d’Italia ad Alleanza Verdi Sinistra ha superato le aspettative degli organizzatori.
L’incontro è stato organizzato dai Centri regionali Mppu di Toscana, Umbria, Marche e Lazio rappresentati sul palco dai rispettivi presidenti: Eleonora Contucci, Marco De Angelis, Stefano Properzi, Anna Maria Magrelli. «Questo evento è stato più grande di noi – racconta Marco – ed è stato incredibile come ciascuno dei candidati si sia sentito a suo agio nell’esprimere le proprie visioni e le proprie istanze nell’ascolto di tutti».
A creare questo clima di ascolto ha contribuito il professor Antonio Maria Baggio, direttore del Centro di Ricerca in Politica e Diritti Umani dell’Università Sophia, con la sua relazione introduttiva sulle radici di inclusione e fraternità dell’Europa. Il professor Baggio ha ricordato i monasteri come custodi di una esperienza di fraternità, tra i monaci si votava, erano tutti uguali e si lavorava tutti. I santi Cirillo e Metodio col lavoro anche politico di conoscenza ed inclusione dei popoli slavi introdussero lo slavo ecclesiastico tra le lingue riconosciute dalla Chiesa per i testi sacri.
L’Europa, ha ricordato Baggio, nasce come gesto di fraternità tra popoli che si erano fatti la guerra sino a pochi anni prima. La fraternità è accettazione della dignità dell’altro e della sua diversità, la pretesa di superiorità morale non è mai giusta.
Sono seguiti gli interventi dei candidati, che si possono rivedere qui, su alcune domande preparate in precedenza. Circa 100 partecipanti in sala, oltre 500 collegati in streaming e ad oggi 1600 visualizzazioni dell’evento dimostrano una buona partecipazione, inoltre tra i collegati c’erano diversi gruppi di ascolto: Canino, Roma-Montesacro, Civitavecchia, Latina e Colleferro ci dice Anna Maria per il Lazio.
Felice Mari di Civitavecchia, uno dei partecipanti al gruppo di ascolto, ha mandato questa impressione: «Da tutti è stata apprezzata la modalità con la quale si è affrontato il tema delle elezioni europee: trasversalmente e senza campanilismi. I più hanno evitato confronti sterili ed inutili riportando la politica al significato più alto di sè: l’amore per il bene della collettività. Ho sentito che tutti si davano da fare “per” e non “contro” qualcosa o qualcuno».
I candidati alle elezioni che hanno preso la parola nell’incontro sono stati, in collegamento online: De Meo Salvatore (Forza Italia), Ferri Jacopo (Forza Italia), Procaccini Nicola (Fratelli d’Italia) e Tarquinio Marco (PD). Presenti in sala: Bernasconi Paola (AVS), Bonetti Elena (Azione), Camporini Vincenzo (Azione), Conte Luciano (AVS), Covassi Beatrice (PD), Di Giorgi Rosa Maria (Stati Uniti d’Europa), Esposito Giusy (M5S), Fazio Maria Chiara (Forza Italia-Noi Moderati), Ferrara Gianluca (M5S), Laureti Camilla (PD), Romagnoli Sergio (M5S), Rondinelli Daniela (PD), Tamburrano Dario (M5S), Trenta Umberto (Azione).
Non sono mancati l’intervento della sindaca di Assisi Stefania Proietti (PD) e il saluto della presidente della regione Umbria Donatella Tesei (Lega), già vicepresidente della Associazione Città per la Fraternità, letto da Elio Giannetti di Mppu. La Associazione Città per la Fraternità era rappresentata dal presidente Stefano Cardinali.
«Il patto recitato questa mattina tra noi 4 presidenti davanti al crocifisso di San Damiano sarà uno dei momenti più intensi e belli che mi porterò di questa giornata – ci dice il presidente umbro Marco De Angelis – se San Francesco davanti a San Damiano si è sentito in dovere di riparare la Casa dell’Eterno Padre, a noi ha detto attraverso il patto di incominciare a “riparare” la Politica».
L’auspicio è proprio che sia l’inizio di un percorso in cui, dal dialogo tra sensibilità diverse, possano nascere e crescere temi di impegno comune condiviso che rinnovino in profondità il panorama politico. L’impressione è che gli stessi candidati chiedano alla società civile un aiuto per dare spessore e maggiore altezza ai contenuti del dibattito politico.
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