Taurianova è Capitale italiana del libro 2024
Il verdetto pronunciato dalla giuria del Ministero della cultura (MiC) è sempre più definitivo e, malgrado le polemiche politiche dell’ultima ora, gli spoiler e le indiscrezioni dei giorni scorsi, la proclamazione ministeriale resta ben fondata e dà conferma che la “Capitale italiana del libro per l’anno 2024” è la città di Taurianova. La colta cittadella vincitrice si trova, per la sua posizione geografica, a quaranta minuti di strada da Reggio Calabria e da oggi, per il suo concreto impegno nel promuovere la lettura, si trova anche in vetta alla cultura libraria italiana. Sempre a proposito di “strada”, poi, il MiC nel motivare l’assegnazione del titolo precisa anche che «il progetto di Taurianova è stato premiato perché rappresenta, per una realtà piccola, la strada di una crescita o addirittura una rinascita attraverso la realizzazione di infrastrutture culturali, materiali, immateriali e valoriali, capaci di irradiare i propri effetti virtuosi anche sul territorio circostante».
La “fenice” della lettura
Il territorio che ingloba Taurianova è posizionato sui suggestivi rilievi collinari ai piedi dell’Aspromonte e si estende sulla piana di Gioia Tauro, abbracciando luoghi e cittadelle storiche ispirate appunto dalla neo capitale italiana del libro. Tutto ciò fa parte di un paesaggio di grande suggestione archeologica e culturale, ma allo scenario quasi pittorico di questo territorio fa riscontro una storia antropologica, sociologica ed economica che in più occasioni ha visto la popolazione dell’intera area ed in particolare quella taurianovese oppressa da dure ed estenuanti fatiche per la sopravvivenza. Sacrifici e sofferenze che la gente di Taurianova ha sempre affrontato con laboriosità e coraggio pagando tuttavia un enorme prezzo, soprattutto nel secolo scorso, allorché si raggiunsero livelli elevati di alfabetismo e disoccupazione con tutte le conseguenze distruttive che tali realtà hanno sempre innescato nel Sud Italia. Da queste ceneri però, proprio come la fenice che è raffigurata sul suo stemma cittadino, Taurianova è risorta e ritorna alla ribalta da vincitrice. Il tanto atteso momento del riscatto è giunto e infatti la giuria ministeriale nel conferirle il prestigioso titolo di Capitale italiana del libro 2024, precisa espressamente di aver «individuato nel progetto presentato dal Comune della Piana di Gioia Tauro, anche in ragione del contesto storico e geografico, l’occasione per generare un esempio di pedagogia e di riscatto culturale, civile e sociale».
Punti di forza “capitale”
Candidarsi a Capitale italiana del libro è un progetto nel quale il sindaco di Taurianova, Roy Biasi, il suo team di amministrazione comunale e in particolare l’assessore alla cultura Maria Fedele, hanno creduto fermamente e lo hanno coltivato con la pazienza, la perseveranza e quella sana testardaggine che insieme alla creatività contraddistingue da sempre le genti calabre. I punti di forza della candidatura si sono così via via concretizzati nel rimettere in sesto la biblioteca monumentale di Taurianova e renderla l’asse portante del progetto comunale detto “Casa della cultura”. Un polo culturale multifunzionale quest’ultimo, fruibile da tutti e adatto agli eventi culturali. Sempre nello specifico settore dei beni librari la città di Taurianova si è impegnata come poche nel recupero archivistico, nella catalogazione dell’immenso patrimonio librario e nella formazione di bibliotecari ad hoc. Si è dunque innescato il cosiddetto “collegamento librario virtuoso” che è un circuito produttivo e culturale tra chi i libri li legge, chi li scrive, ma include anche gli editori che i libri li pubblicano e i librai che li vendono. Il tutto suffragato dal “Patto della Lettura” che dai primi sottoscrittori si è esteso alle scuole, alle associazioni e all’intero territorio taurianovese riscuotendo infine consenso nell’intera regione Calabria.
Un libro come passe-partout di relazioni
All’indomani del meritato titolo di “Capitale italiana del libro per il 2024”, la cultura libraria di Taurianova sta dunque cominciando a innervare l’intero ambito sociale ed economico locale e territoriale, estendendosi e favorendo il turismo dell’intera regione e incrementando l’afflusso agli eventi finora locali come ad esempio l’”Infiorata” e il “Concorso internazionale dei madonnari”. L’intero sistema produttivo locale sta dunque già traendo i primi benefici ed è iniziata la risalita. Tutto questo grazie a un libro che talvolta può diventare un passepartout per la cultura e per l’economia e, come dimostrato da Taurianova può proiettare molto lontano una città. Non è un caso che la giuria ministeriale, ha votato all’unanimità il progetto di Taurianova facendolo prevalere su quello delle altre città finaliste rappresentate da Grottaferrata, San Mauro Pascoli, Tito e Trapani. Ma soprattutto non è un caso che «la scelta – hanno affermato i saggi della giuria ministeriale – è stata fatta in particolare sulla base dell’impatto sociale della proposta progettuale relativa a un territorio che ha una straordinaria necessità di sostegno dal punto di vista culturale. La decisione – ha concluso il MiC – è stata presa in coerenza con quello che l’Unesco definisce il valore intrinseco del settore culturale e creativo in termini di coesione sociale, capacità di generare risorse educative, benessere personale e crescita economica».
L’aria di festa e quella sensazione di riscatto che in queste ore si respira a Taurianova non le si dimenticherà facilmente. Una intera comunità si ritrova unita e si apre, si relaziona con l’Italia e ben presto con l’Europa. Questa è la magia che solo i libri e la sorprendente forza della lettura possono compiere, specialmente quando la realtà dimostra che «il libro non è un ente chiuso alla comunicazione: è una relazione, è un asse di innumerevoli relazioni». Parola di Jorge Luis Borges, e lui sì che di libri se ne intendeva!
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