Camerun: vaccinazione di massa contro la malaria

Il Camerun è uno degli 11 Paesi più colpiti dalla malaria e dal 22 gennaio scorso è il primo Paese al mondo a vaccinare “di routine“ contro la malaria i bambini di età compresa tra 0 e 24 mesi. Nel 2023 sono stati registrati sei milioni di casi e 4 mila decessi, ma secondo l’Oms potrebbero essere stati più del doppio.  
Un bambino vaccinato in Siria per il colera. La malattia si è diffusa in numerosi éaesi africani, tra cui il Camerun. Foto Ansa, Epa, Yahya Nemah.

Il 22 gennaio il Camerun ha dato il via ad un evento storico: una campagna di vaccinazione “di routine” contro la malaria. Il vaccino viene distribuito in 42 distretti sanitari nelle 10 regioni del Paese, in centri sanitari pubblici e privati. Questa iniziativa arriva dopo che il Camerun aveva ricevuto, nel novembre 2023, 331.200 dosi di vaccino antimalarico. Nelle prossime settimane sono attese altre dosi.

La popolazione target per questa fase è stimata in 249.133 bambini di età compresa tra 0 e 24 mesi. Le Regioni del Nord e dell’Estremo Nord, caratterizzate da una trasmissione stagionale, richiedono una strategia vaccinale adattata alla situazione.

Il Camerun è il primo paese al mondo a vaccinare “di routine” i bambini contro la malaria. Nel 2023, questo grande paese dell’Africa centrale ha registrato sei milioni di casi e 4 mila decessi. Tuttavia, l’Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms) stima che il bilancio reale sia stato di circa 11 mila morti, tenendo conto di quelli avvenuti al di fuori delle strutture sanitarie monitorate.

Il Camerun è uno degli 11 Paesi più colpiti dalla malaria nel mondo. “Prevenire la malaria in tenera età è particolarmente vantaggioso. Il numero dei casi gravi si ridurrà notevolmente, soprattutto tra i bambini”, spera il dottor Bouetou Tantoh Theresia, primario dell’ospedale battista Etoug-Ebe di Yaoundé.

Il vaccino RTS,S integra i 14 antigeni già presenti nel programma di vaccinazione in Camerun. Tuttavia, molti camerunesi esprimono scetticismo o addirittura ostilità nei confronti di questo vaccino, nutrendo dubbi sulla sua sicurezza ed efficacia. Il professor Tih Pius Muffih, direttore del Camerun Baptist Convention Health Services, auspica invece che l’introduzione del vaccino non solo aiuterà a “superare l’impatto della malaria” nel paese, ma ridurrà anche la spesa per la prevenzione o il trattamento della malattia.

Il Camerun offre gratuitamente il vaccino RTS,S a tutti i bambini fino a sei mesi di età. I pazienti necessitano in totale di quattro dosi. I dirigenti sanitari affermano che questi vaccini verranno somministrati contemporaneamente ad altri vaccini di routine per l’infanzia, per facilitare le cose ai genitori. Affrontando una delle malattie più mortali dell’Africa, che ogni anno è causa di morte per quasi mezzo milione di bambini di età inferiore ai 5 anni, il vaccino rappresenta un passo cruciale per ridurre drasticamente l’immenso impatto sociale della malaria.

Secondo l’Alleanza globale per i vaccini, Gavi, altri venti Paesi prevedono di lanciare il programma entro quest’anno. Tra questi ci sono Burkina Faso, Liberia, Niger e Sierra Leone.

C’è già una forte richiesta , ma secondo Gavi sono soltanto 18 milioni circa le dosi disponibili per essere consegnate prima del 2025. Studi condotti in Kenya, Malawi e Ghana dimostrano che il vaccino RTS,S del laboratorio GSK, quello distribuito in Camerun, non impedisce la trasmissione della malaria, ma previene il 30% delle forme gravi e dei decessi. Il dottor Léonard Kouadio, uno dei responsabili in Camerun dell’Unicef, che in parte organizza questa vaccinazione, afferma: “Se evitiamo il 30% dei decessi di bambini sotto i 5 anni è già una grande conquista! Stiamo inseguendo questo vaccino da più di 50 anni, quindi è una rivoluzione”.

Sono due i vaccini attualmente approvati dall’Oms. Uno è sviluppato dal laboratorio GSK (RTS,S) e l’altro, l’R21, dall’Università di Oxford. Nel complesso, entrambi i vaccini hanno un buon profilo di sicurezza e, secondo i dati dell’Oms, prevengono dal 66 al 75% delle forme più gravi di malaria indotte nei bambini dal Plasmodium falciparum.

“Questi vaccini sono strumenti aggiuntivi di prevenzione, che non dovrebbero sostituire altre soluzioni, come le zanzariere – avverte Kate O’Brien, direttrice del Dipartimento di immunizzazione, vaccini e prodotti biologici dell’Oms –. Proteggono solo contro il P. falciparum, responsabile per la forma più mortale e comune di malaria in Africa“.

Lo sviluppo del vaccino RTS,S ha richiesto 30 anni di ricerca da parte del produttore farmaceutico britannico GSK. Ricordiamo che Capo Verde, il 12 gennaio 2024 è diventato il primo paese dell’Africa sub-sahariana ad essere ufficialmente dichiarato dall’Oms libero dalla malaria. È in assoluto il terzo paese (dopo Mauritius e l’Algeria) ad essere riconosciuto malaria-free in Africa.

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