USA e Regno Unito restituiranno alla Nigeria milioni di dollari
La Nigeria è alle prese con la corruzione che insidia il suo sistema di governance. Dopo i milioni di dollari sottratti dal dittatore Sani Abacha (che governò con pugno di ferro tra il 1993 e il 1998) è il momento per la giovane democrazia nigeriana di fare i conti con la corruzione più recente, quella successiva alla dittatura di Abacha. Circa 9 milioni di dollari depositati nei paradisi fiscali dell’isola inglese di Jersey verranno restituiti alla Nigeria.
Questi fondi erano stati confiscati dalla Royal Court britannica prima che un tribunale decidesse di restituirli ad Abuja, la capitale nigeriana. Il denaro era originariamente destinato, tra il 2009 e il 2015, all’acquisto di armi e attrezzature aeronautiche nell’ambito della lotta contro Boko Haram. Ma questa ingente somma alla fine fu dirottata verso società di comodo appartenenti a membri del governo del presidente Goodluck Jonathan.
L’Unità di contrasto alla criminalità economica e per la confisca giudiziaria del Dipartimento legale di Jersey, che ha lavorato a stretto contatto con le autorità nigeriane, ha accolto con favore il contributo nigeriano. La data per la restituzione dei fondi non è stata ancora definita, dovrà essere decisa dal governo in accordo con la Royal Court di Jersey.
Già nel 2020, più di 300 milioni di dollari, sottratti in precedenza dal generale Sani Abacha e dalla sua famiglia e nascosti nei conti bancari di Jersey, sono stati restituiti alla Nigeria a seguito di un accordo storico. Secondo Transparency International, un’organizzazione anti-corruzione, all’epoca il dittatore nigeriano avrebbe sottratto circa cinque miliardi di dollari. Questi fondi sarebbero stati nascosti in vari paesi: Svizzera, Regno Unito e Stati Uniti. Anche il Liechtenstein aveva annunciato la restituzione alla Nigeria dei 167 milioni di euro sottratti al clan Abacha nel 2014.
I successivi governi nigeriani dei presidenti Obasanjo, Yar’Adua, Jonathan e Buhari hanno cercato per più di due decenni di recuperare il fiume di denaro illegalmente sottratto ai bilanci dello Stato. Il Dipartimento di Giustizia statunitense aveva annunciato il 23 agosto 2022 la restituzione di una busta simbolica contenente 23 milioni di dollari sottratti dall’ex presidente Sani Abacha.
La restituzione dei fondi illegali nigeriani recuperati negli Usa è stato oggetto di un accordo firmato nella capitale nigeriana, Abuja, dall’ambasciatrice statunitense in Nigeria, Mary Beth Leonard. Secondo diverse fonti diplomatiche, la restituzione “porterà la somma totale confiscata e restituita dagli Stati Uniti alla Nigeria, nel contesto di questa vicenda, a circa 334,7 milioni di dollari”.
Da notare che i fondi restituiti da Washington ad Abuja dovevano essere utilizzati per finanziare progetti infrastrutturali, in particolare la strada Abuja-Kano, la superstrada Lagos-Ibadan e il secondo ponte sul fiume Niger, sotto la supervisione della Nigerian Sovereign Investment Authority (Nsia), il fondo sovrano nigeriano.
Anche se il governo nigeriano ha affermato che buona parte di questo denaro restituito verrà utilizzato per progetti infrastrutturali, l’opinione pubblica del paese sembra scettica e teme un’ulteriore deriva dei fondi.
_