Un solo popolo cristiano

È uscito il nuovo numero di Ekklesía

È molto significativo che la recente Assemblea del Sinodo sia stata preceduta da una Veglia ecumenica (Together) in Piazza San Pietro proposta dall’allora Priore della Comunità di Taizé cui sono stati presenti responsabili di diverse Chiese e rispettivi fedeli.

Porsi in ascolto degli altri cristiani è stato, infatti, sin dall’inizio tra gli orientamenti del processo sinodale mondiale della Chiesa cattolica. La relazione di sintesi della recente Assemblea del Sinodo ha ribadito che: «Non ci può essere sinodalità senza la dimensione ecumenica» (7b) ed è stata avanzata pure la proposta di «convocare un Sinodo ecumenico sulla missione comune nel mondo contemporaneo» (7n).

Il presente numero di Ekklesía nasce da questo contesto. Anche se a volte può sembrare che da alcuni anni in qua l’ecumenismo abbia avuto una battuta d’arresto, in realtà lo Spirito continua a soffiare verso l’unità delle Chiese cristiane. Anzi, i diversi contributi che costituiscono la rivista fanno vedere che l’ecumenismo non è e non va fatto di momento sporadici d’incontro, ma è piuttosto un cammino da fare, insieme.

Callan Slipper, già incaricato dell’ecumenismo della Chiesa anglicana d’Inghilterra, ci presenta uno stile di dialogo sempre più utilizzato, l’ecumenismo ricettivo, che mette in evidenza il desiderio di aprirsi alle altre tradizioni cristiane chiedendosi cosa si può imparare da loro.

Concetto che ribadisce dalla sua prospettiva qualificata anche il card. Kurt Koch, prefetto del Dicastero per la promozione dell’unità dei cristiani, in una intervista a Ekklesía.

Una figura profetica dell’ecumenismo è stato Athenagoras I, patriarca ecumenico di Costantinopoli dal 1948 al 1972, che ha saputo imprimere una svolta al dialogo tra la Chiesa ortodossa e la Chiesa cattolica.

Un altro esempio di ecumenismo d’avanguardia è stato Igino Giordani, noto scrittore e parlamentare italiano, che già dagli anni ’30 del secolo scorso metteva a fuoco la necessità di conoscersi meglio tra cristiani di varie Chiese e di spogliarsi di pregiudizi.

Diverse le esperienze e buone pratiche di varie aree geografiche che fanno vedere in atto un ecumenismo della vita, nel quotidiano e anche nell’ambito della cultura e della società: le “visite virtuali” fra diverse comunità cristiane in Messico; gruppi ecumenici di pastori e forme di pastorale condivisa in Ungheria; viaggi ecumenici da Hong Kong in Europa; una scuola interconfessionale per leader sociali nella Repubblica democratica del Congo; la situazione di minoranza delle Chiese in Svezia che fa scoprire tanti modi per aiutarsi a vicenda e per agire insieme.

Nella rubrica Testimoni ricordiamo Guglielmo Boselli, maestro di giornalismo, mentre nella rubrica Percorso Sinodale rileviamo l’intervista a mons. Brendan Leahy, vescovo di Limerick in Irlanda, sulla sua esperienza nella recente Assemblea del Sinodo e un quasi vademecum di “inciampi da evitare” nel cammino sinodale, illustratici da Andrew Giménez Recépcion.

In Letture, da segnalare un volume delle “Opere” di Chiara Lubich uscito nei primi mesi del 2023, Lettere (1939-1960).

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