Sulla via di Chiara Lubich
Sulla via di Chiara Lubich: è stato questo il filo conduttore degli eventi che hanno preso il via domenica 29 ottobre a San Giovanni Lupatoto, comune in provincia di Verona che già ha dedicato una strada alla fondatrice dei Focolari.
Ad aprire le danze, letteralmente, è stato il “T’ho trovato vocal group” con uno spettacolo che ha presentato la figura di Chiara Lubich attraverso musiche, canzoni e poesie.
«Si è realizzato uno dei miei sogni – ha commentato il presidente dell’Associazione a cui il gruppo fa capo, Guido Cantieri – ossia quello di poter presentare la figura di Chiara alle persone, perché proprio lei è stata la radice di questo gruppo e ispiratrice di vita per alcuni dei componenti».
L’assessore comunale all’istruzione Debora Lerin, nel salutare e ringraziare i presenti, ha fatto riferimento all’espressione “politica del dono”, sulla linea di quanto proposto appunto dalla fondatrice dei Focolari. Particolarmente significativa anche la presenza dell’imam Mohamed Guerfi, portavoce della comunità musulmana di Verona; che ha commentato «siete, anzi siamo stati in grado portare pace ed unità con la gioia ed il sorriso».
Sabato 4 novembre si è poi tenuta l’inaugurazione della mostra fotografica dedicata a Chiara Lubich (aperta nel fine settimana fino a domenica 12 e inserita nella rassegna “A due passi da Giulietta”) alla presenza del sindaco, Attilio Gastaldello, dell’assessore Lerin – che ha fortemente voluto questa esposizione – e dell’assessora provinciale alla Cultura Carla Padovani. Le autorità sono state accompagnate nella visita da un gruppo di Gen 3, i ragazzi del Movimento dei Focolari.
Anche il sindaco ha fatto riferimento al contributo portato da Chiara Lubich all’unità e alla fraternità tra i popoli e alla testimonianza da lei portata nel mondo. L’esposizione ripercorre, tramite immagini e testi, la vita di Lubich e tramite questa lo sviluppo del Movimento dei Focolari. «Per noi era la prima esperienza di allestimento di una mostra – racconta Paola Fioretti, una componente del gruppo organizzatore – e quindi ci siamo scontrati con le difficoltà che inevitabilmente si pongono in questi casi, tra cui quella di capire come sostenere i costi. Però poi abbiamo trovato l’aiuto di un amico fotografo per la stampa delle immagini, e accedere agli archivi del Centro Chiara Lubich è stata una grandissima emozione».
Ultimo evento di rilievo è stato domenica 5 novembre, con la conferenza “La via di Chiara Lubich: Donna di comunione”. Tra i relatori Lucia Abignente, storica, docente del “Claretianum” di Roma e responsabile della sezione studi e ricerca storica del Centro Chiara Lubich; Giampietro Parolin, economista, docente di Strategie Aziendali all’Istituto Universitario Sophia e responsabile finanziario all’Esu di Padova; e Diletta Pasqualotto, analista dei mercati internazionali e coordinatrice del “Women for economy village” di Economy of Francesco. La prima ha presentato in particolare la figura di Chiara Lubich, la sua storia e il suo significato oggi; il secondo l’Economia di Comunione, nata appunto da un’intuizione della Lubich, e il suo valore per il singolo e per la comunità in un’ottica di reciprocità nello scambio di beni materiali e immateriali – illustrando l’EdC come in qualche modo precursore dell’odierna sharing economy – e di valorizzazione del lavoro.
Pasqualtto ha invece portato la sua esperienza nel contesto di Economy of Francesco, toccando in particolare il tema del lavoro femminile nel contesto della vita di coppia e del riposo domenicale come momento fondante per la famiglia. Significative anche le testimonianze: quella dell’imprenditore Andrea Perinelli, che ha raccontato che cosa significhi per lui e la sua azienda vivere l’economia civile mettendo al centro la persona e non solo il profitto; e quella di alcuni Gen3, che hanno partecipato ad un campo “Hombre Mundo” in Libano la scorsa estate. Tra i presenti, oltre all’imam, c’erano anche il vescovo di Verona mons. Domenico Pompili e diverse autorità istituzionali.
Soddisfazione è stata espressa sia dagli intervenuti che dagli organizzatori, in particolare per quello che è stato il lavoro di squadra e la collaborazione con il Comune.