“Un’estate fa”, su Sky
Salta avanti e indietro nel tempo, la nuova serie Sky Un’estate fa, disponibile dal 6 ottobre con 8 episodi totali (anche in streaming su Now). Ci sono dentro diversi bravi attori: Lino Guanciale, Claudia Pandolfi, Nicole Grimaudo e Paolo Pierobon, tra gli altri, oltre al giovane Filippo Scotti, bravissimo in E’ stata la mano di Dio di Paolo Sorrentino, per il quale venne premiato a Venezia come miglior attore emergente.
Gli anni in cui la serie viaggia sono un 1990 luminoso, disteso, e un presente più complesso e decisamente più cupo. Il primo tempo è quello di una gioventù più o meno spensierata; lo spazio soleggiato di una vacanza al mare, di un’estate di giochi e sentimenti, di un’allegria condita dalle notti magiche di Totò Schillaci. Il secondo tempo è quello di un’età adulta di per sé meno facile, perché più basata sulla consapevolezza e la responsabilità, con la costrizione inevitabile di sottoporsi a bilanci, a volte severi. A legare le due lontane stagioni, drammaticamente, rendendo Un’estate fa sospesa tra vintage affettuoso e mistery livido e teso, c’è la scomparsa di una ragazza durante la vacanza: Arianna. Bella, sensibile, sfuggente e complessa. Oggi, più di 30 anni dopo, il suo corpo viene ritrovato dentro un’auto all’interno di un laghetto, e tra i sospettati, o quanto meno tra i considerati molto informati sui fatti, c’è l’Elio di Lino Guanciale, divenuto ormai un affermato avvocato ma innamorato di Arianna durante quell’estate. Soffre, Elio, per quanto accaduto, anche se lo ricorda appena, visto che soffre di profonde amnesie, per un problema congenito. C’è chi non gli crede, chi invece ha più empatia verso i suoi sentimenti, aiutandolo, non senza difficoltà, paure e riserve, a ricostruire quanto avvenuto in quell’estate di campeggio e di beach volley, di calippo e di tante canzoni, ma anche di droga serpeggiante tra i giovani.
Se la vacanza al mare della prima linea narrativa viene evocata con un poliedro acceso di colori sgargianti, con una leggerezza da commedia giovanile, il viaggio di Elio dentro la ricerca della verità, accompagnato dalle parallele indagini di due imbronciati poliziotti, si fa thriller e giallo pennellato con colori freddi, grigio bluastri piovosi. A queste due totalità se ne aggiunge una terza, vagamente sovrannaturale, perché a Elio capita spesso di cadere in uno stato confusionale in seguito a un incidente automobilistico (anche questo dai contorni misterioso) avvenuto dopo il funerale di Arianna. Tale stato mentale lo riporta a quella memorabile e dolorosa vacanza, ma con la consapevolezza del presente. Elio conosce il futuro e con discrezione cerca di scoprire quanto è accaduto alla ragazza che amava, riuscendo lentamente a recuperare dettagli preziosi sulla vicenda di Arianna. Depositandoli sulla strada della soluzione in un modo che tutto sommato coinvolge (stando agli episodi, no tutti, visti in anteprima) nel quale i diversi piani stilistico/temporali stanno sostanzialmente in piedi, seppure non in modo memorabile, diciamo perfetto. L’impalcatura articolata di Un’estate fa, in ogni caso, sembra conferire alla serie diretta da Davide Marengo e Marta Savino una scorrevolezza attraente, alimentata dal giochino sul come eravamo senza telefonini né social, sul quanto siamo cambiati in questi enormi 30 anni.
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