MotoGP: Vittoria Bezzecchi e mondiale riaperto in India

Si canta l’inno d’Italia nel primo Gran Premio in India. Sul podio, però, non il solito Bagnaia, ma un fantastico Bezzecchi che, insieme a Martin, riapre la lotta al mondiale
Bezzecchi

Arriva in India la quinta caduta stagionale per il pilota della Ducati Lenovo Team, campione del mondo in carica e leader del mondiale Francesco “Pecco” Bagnaia. Il motociclista torinese non sembra conoscere mezze misure: o sul podio o sull’asfalto. Sono, infatti, cinque le cadute che lo hanno lasciato a secco nei Gran premi di: Argentina, Americhe, Francia, Catalogna e, per l’appunto, India. Fanno da contraccolpo, però, gli otto podi, di cui cinque sul gradino più alto, due secondi posti e un solo terzo posto. Cinque cadute e 8 podi in 13 gare, questo il bilancio, finora, della stagione di Bagnaia. Una stagione, comunque, non diversa dalla precedente, che aveva visto l’ex numero 63 (nel 2023 ha potuto prendere il numero 1) della Ducati laurearsi campione del mondo con lo stesso numero di cadute di quest’anno e solo due podi in più rispetto alla stagione in corso.

Per la matematica, quindi, nonostante l’elevata percentuale di cadute, nessun sogno è precluso all’attuale campione del mondo, specie se si considerano anche i punti messi in palio dalle sprint race. La matematica non considera, però, la determinazione e la voglia di riscatto di un temibile Jorge Martin che è riuscito a prendere ben 45 punti all’italiano in sole tre gare e la crescita del connazionale Marco Bezzecchi a soli 44 punti dalla vetta del mondiale. Quindi sì, come detto più volte dallo stesso Bagnaia che vuole sempre puntare solo sul bottino più grosso, «devo imparare ad accontentarmi». Pecco, nelle prossime sette gare dovrà quindi impegnarsi ad accontentarsi per lasciare a cinque le cadute stagionali e provare a riconfermarsi campione del mondo.

Il Gran Premio

Il circuito di questo weekend, una delle due novità del mondiale di quest’anno (insieme alla gara in Kazakistan poi annullata) ha comunque visto, oltre all’evitabile caduta di Bagnaia, un bellissimo trionfo azzurro. È stato Marco Bezzecchi, infatti, a tenere alti i colori dell’Italia con una vittoria – la quarta in MotoGP- che dedica all’amico Filippo Momesso, il pilota 24enne ritrovato senza vita il 18 settembre scorso. «Sono molto contento, la mia vittoria più emozionante, non sono stati dei giorni facilissimi. La dedica è per Pippo e tutta la sua famiglia».  Queste le parole del pilota al termine del GP.

E quella di Bez non è stata una vittoria qualsiasi, è stata una vittoria schiacciante con il romagnolo che lascia un vuoto di oltre otto secondo dietro di lui in una pista in cui tutti partivano da zero. E partendo da questo zero, Bez è stato inavvicinabile dall’inizio alla fine: scattato dalla pole, passa in testa durante il primo giro e di lì in poi non ce n’è stato per nessuno. Il numero 72 della VR46 Racing Team, ha corso la sua gara in solitario, completamente indisturbato mentre, dietro di lui, succedeva di tutto.

Tanto per iniziare la lotta tra Bagnaia e Martin per il secondo gradino del podio, i sorpassi millimetrici tra i due, le manovre al limite e l’errore del leader iridato che regala 20 punti allo spagnolo. Poi, per non farci mancare nulla anche dopo l’uscita di Pecco, anche la lotta serrata tra Martin e Quartararo, il lungo dello spagnolo in favore del francese e i capricci della zip della tuta del numero 89 della Prima Pramac Racing. Insomma, una gara in cui non è mancato nulla e che ha visto trionfare uno straordinario Marco Bezzecchi, davanti ad un Jorge Martin sfinito dal caldo e ad un Fabio Quartararo visibilmente in ripresa.

Il mondiale si riapre

Il tredicesimo appuntamento del mondiale e la prima volta in India per il Gran Premio di MotoGP segnano una svolta importante a sole sette gare dalla fine del mondiale. Nulla era ancora stato deciso però Bagnaia era saldamente in testa al mondiale piloti ma, questa caduta di troppo, ha un po’ rimescolato le carte in tavola. Non era una sorpresa per Bagnaia che aveva già dichiarato «non possiamo perdere altri punti» e invece, altri punti, li ha non solo persi, ma addirittura regalati. La lotta per un secondo posto e quattro punti che sarebbero stati per lui poco significativi, si sono trasformati in un regalo di 20 punti a favore di Jorge Martin che non aspettava altro per rimettersi in carreggiata per la lotta al mondiale.

L’errore dell’attuale leader porta, infatti, lo spagnolo a meno 13 punti da Bagnaia, un nulla se si considerano anche i punti in palio il sabato e che mancano ancora sette gare al termine. Un nulla, considerano anche la velocità con cui il numero 89 è riuscito a prendere punti al suo rivale: solo tre gare. Mondiale riaperto anche per Bezzecchi che si porta a meno 44 punti dal connazionale. Insomma, gli ultimi sette appuntamenti della stagione si prospettano a dir poco emozionanti, con un Marco Bezzecchi in enorme crescita, un Jorge Martin che riesce a guidare a 200 km/h mentre si riallaccia la zip della tuta e un Francesco Bagnaia che, determinato a non commettere più errori, avverte: «Torneremo dove dobbiamo essere». Ciò che è certo, oltre a degli ultimi appuntamenti da cardiopalma, è che tutti speriamo che, a fine mondiale, l’inno che risuonerà sarà quello azzurro, poco importa se per l’uno o l’altro pilota.

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