2015 Il tuo campo

Il lavoro che ci attende per il nuovo anno. Ci sarà da lavorare, bisognerà rimboccarsi le maniche, sudare, ferirsi. La terra è feconda, ma non produce da sola. Sì, spunterà il sole, cadrà la pioggia, ma tu sei l’agricoltore, il responsabile del campo
contadini

Abbiamo davanti un campo: 365 giorni da coltivare. Il terreno in parte è già stato preparato l’anno scorso, ma vi sono anche rovi, sassi che non sono stati tolti.

Ci sarà da lavorare, bisognerà rimboccarsi le maniche, sudare, ferirsi. La terra è feconda, ma non produce da sola. Sì, spunterà il sole, cadrà la pioggia, ma tu sei l’agricoltore, il responsabile del campo.

Hai in mano un seme, meglio, sei tu un seme. Ti immergi nella terra o vuoi rimanere alla superficie, per paura, per vedere quello che succede intorno? Se hai coraggio di entrare nella terra, nella storia, nei rapporti, sai che la tua pelle scoppierà, ma si moltiplicherà, moltiplicherà vita: “Se il chicco di grano, caduto in terra, non muore, rimane SOLO; se invece muore, produce MOLTO FRUTTO” (Gv. 12, 24).

Ti immergi se hai speranza, cioè vita in te. Già vedi il seme spuntare e produrre frutto anche se c’è l’inverno. Gli altri dicono che c’è solo terra scura, ma tu la vedi già verde e biondeggiante. Perché la speranza trapassa la durezza e l’oscurità.

Ti hanno detto che nel campo è nascosto un tesoro: un Tesoro e tesori. Hai solo le tue mani per scavare. Non aver paura che si sporchino, che sanguinino: affondale, troverai la Vita, le vite. Tante vite e tanta Vita. Perché non sei solo nel campo, dipende dai tuoi occhi e dal tuo cuore scoprire il Compagno e i compagni. Compagni nella gioia e nella tragedia, dalla pelle di vari colori, amici e nemici. Se non ti isolerai, il campo si coprirà di tanti fiori e alla fine, dandovi la mano, intonerete insieme il canto della mietitura.

Sarà BUONO il 2015? E’ nelle tue mani.

 

 

 

 

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