20 mila ragazzi attendono di diventare italiani

Se approvata, la legge sullo “Ius soli” ringiovanirebbe la popolazione ligure

Abdul in Africa non c’è mai andato, è nato a Genova, al Gaslini, precisa. Ha 8 anni, frequenta le scuole primarie nel quartiere di Albaro e i suoi genitori vivono qui da 20 anni. «L’Africa è il Paese di mamma e papà – dice –. Non mi ci hanno mai portato». Abdul fa nuoto e frequenta l’oratorio della parrocchia. Anandita frequenta il classico, vive con due fratelli e i genitori a Sestri Ponente, dove è nata; però con la sua famiglia è stata due volte in India. Le scuole di Genova sono tutte popolate di studenti con genitori arrivati e stabilitisi qui nel tempo. E qui sono nati tantissimi ragazzi, che ora aspettano di diventare residenti a tutti gli effetti. Tanti non conoscono la lingua dei genitori, ma parlano benissimo il dialetto ligure. Sono ben 20 mila i bambini e gli adolescenti senza cittadinanza, che farebbero ringiovanire la popolazione della Liguria se la legge sullo Ius soli entrasse in vigore. Una cifra non di poco conto, a cui si aggiungerebbero altri 1.500 bambini ogni anno. La stima è calcolata dalla Fondazione Leone Moressa sulla base di dati Istat e Miur. Sono questi i numeri dei giovani che aspettano di ottenere la cittadinanza perché nati in Italia da genitori stranieri, di cui almeno uno residente da 5 anni e in possesso del permesso di soggiorno di lungo periodo. La maggior concentrazione è nel capoluogo: solo l’anno scorso, infatti, i nati da genitori stranieri sono stati più della metà di tutti gli stranieri della Liguria, ben il 52%. Se la legge in discussione venisse approvata, avremmo 11 mila ragazzini nati e cresciuti a Genova a beneficiarne. Secondo stime della Fondazione Moressa, l’approvazione della legge porterebbe a livello nazionale 800 mila nuovi cittadini, l’80% dei minori stranieri residenti, e ogni anno quasi 60 mila nuovi beneficiari. A Genova, comunque, anche senza lo Ius soli, l’acquisizione di cittadinanza è in crescita esponenziale: in un solo anno, stando agli ultimi dati del dossier Immigrazione presentati a Palazzo Tursi ed elaborato dal Centro studi e ricerche Idos, in partenariato con la rivista “Confronti”, analizzando e incrociando dati Istat, Inps e del ministero dell’Interno, si è passati da 1.145 a 2.852 nuovi genovesi. E in tutta la Liguria i nuovi cittadini raggiungono il 149%. A Genova, le cittadinanze sono attribuite soprattutto per residenza, rispetto a quelle ottenute con il matrimonio, ed è in calo la presenza di stranieri.

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