Bisogni e desideri: Valeria e la voglia di libertà

Ci sono delle necessità che chiedono di essere soddisfatte, i bisogni; e ciò che invece ci caratterizza nel voler realizzare qualcosa di nuovo in noi e nella nostra vita, i desideri. È importante averne consapevolezza
Foto Pexels

Valeria si presenta in seduta con uno sguardo un po’ spento, un po’ triste, mi dice di sentirsi apatica, di non voler andare al lavoro. Non trova più la motivazione nello stare in quel contesto lavorativo, nell’ultimo anno ha avuto varie delusioni da parte dei suoi capi perché aspettava dei riconoscimenti che non ha sentito soddisfatti. Andiamo ad esplorare un po’ questa demotivazione e l’apatia che ne consegue. Emerge il bisogno di essere riconosciuta, di essere vista nelle sue capacità. È un bisogno antico di quando ancora stava nella casa d’origine che non è stato soddisfatto e che richiede risposta in questo presente. Questa consapevolezza è disturbante perché la disorienta. «Come faccio a capire cosa mi piace veramente? Cosa potrei fare nella mia vita, se il mio unico bisogno è quello di essere riconosciuta dagli altri?». Non è importante per lei quello che fa, ma quello che gli altri le rimandano rispetto al suo valore. In questo modo è centrata sui bisogni e non sui desideri. La differenza tra questi ultimi due è molto sottile. A volte nel linguaggio comune li usiamo come sinonimi, eppure, il primo è qualcosa di cui non possiamo fare a meno, qualcosa di antico da soddisfare, da riempire, che parla di una mancanza. Mentre il desiderio è qualcosa che va oltre, è la costruzione del “nuovo”.

Nel bisogno usiamo verbi coniugati al passato, nel desiderio ci rivolgiamo al futuro. Nel primo caso stiamo a contatto con il dolore della mancanza, con il vuoto che vuole essere appagato. Nel secondo caso è l’eccitazione di essere soggetti desideranti. Nel bisogno cerchiamo di riparare qualcosa, diventiamo mendicanti disperati. Nel desiderio proviamo a colmare qualcosa che ancora non c’è, possiamo essere eroi che compiono l’impresa, l’essere desiderante scompiglia il dominio tradizionale del bisogno e si concretizza in qualcosa di unico e personale. Riusciamo a chiederci cosa veramente desideriamo nel momento in cui siamo soggetti dotati di un’identità, ci siamo individuati e sappiamo chi siamo. Questo processo ci permette di riconoscerci come persone uniche al mondo al di fuori della nostra famiglia, capaci di abitare la paura del buio di addormentarci da soli.

Avere dei bisogni non è una colpa, è la nostra natura umana. Ci sono dei bisogni che necessitano assolutamente la loro soddisfazione come quello di sicurezza, di assolvere alle necessità primarie e fisiologiche come bere, mangiare, dormire. Questi sono bisogni che ci caratterizzano nella nostra umanità, comuni agli esseri umani. I desideri invece sono molto peculiari, sono specifici e personalizzati. Dentro il desiderio ci sei pienamente tu! Le tue passioni vivono nel desiderio, il tuo gusto, le opportunità e una dose di follia buona. Nel percorso dei nostri desideri diventiamo noi stessi nel tentativo di realizzarli o di lasciarli andare. «Voglio provare a fare degli oggetti e venderli per vedere se agli altri piacciono»: questa è un’affermazione legata a un bisogno di riconoscimento. «Voglio sentirmi apprezzata nel gruppo che frequento»: è un’affermazione legata al bisogno di appartenenza. «Voglio sentirmi voluta dal mio partner» è dire legato al bisogno di essere vista e accettata.

Oltre a nutrirci di buon cibo, acqua e sonno rigenerante abbiamo tantissimi bisogni che nella vita adulta ricercano risposta. A questo punto Valeria mi chiederebbe: come si fa…?

Si fa, se dentro di noi abita un adulto che si prende carico dei bisogni e gli dà risposta senza mendicare agli altri. Piuttosto va nel mondo condividendo con gli altri, va a prendersi cose buone nelle relazioni in modo libero e non strumentale. Si fa, se diamo pace a quelle ferite che chiedono risposte, a quel bambino interno che si sente “solo” nel mondo e elemosina uno sguardo. Questa è la terapia… non so raccontarla diversamente… è ascoltare quei bisogni dandogli attenzione e cura… per poi andare nel mondo come persone uniche e desideranti! Valeria ha tanto desiderio di libertà…

Sostieni l’informazione libera di Città Nuova! Come? Scopri le nostre rivistei corsi di formazione agile e i nostri progetti. Insieme possiamo fare la differenza! Per informazioni: rete@cittanuova.it

Edicola Digitale Città Nuova - Reader Scarica l'app
Simple Share Buttons