100 anni di T-shirt
«Un uomo senza pancia è come un cielo senza stelle». Quando vidi questa scritta stampata in caratteri bianchi su una T-shirt nera mi fece proprio sorridere. E beh, diciamolo, mi servì anche da scusa (ce ne fosse stato bisogno) ogni volta che decidevo fermamente che avrei cominciato a fare la dieta, ma il prossimo lunedì.
Le T-shirt, che sono diventate i capi di vestiario più venduti al mondo, si sono anche fatte paladine di una notevole funzione comunicativa: con frasi stampate ricordano luoghi visitati, campeggi estivi, estate-ragazzi, convegni giovanili, applaudono a concerti, tifano per squadre di calcio, inneggiano a politici o li denigrano, lanciano ammiccamenti sexy, scherniscono, provocano, inducono tenerezza con messaggi carini.
La più venduta negli Stati Uniti è quella con la stampa "I love NY", con il cuore al posto della parola love. Ma la T-shirt era nata con tutt’altro scopo. Come tante delle invenzioni che utilizziamo quotidianamente, nacque in ambito militare: 100 anni fa, nel 1913, la US Navy, la Marina militare americana, le studiò e le fece produrre in cotone bianco come capo di abbigliamento per i marines.
Da allora il successo fu grande. E anche la sua diffusione. Nel 1951 Marlon Brando immortalò la T-shirt bianca vestendola nel film Un tram chiamato desiderio. Qualche anno dopo James Dean ne consolidò il successo in Gioventù Bruciata indossandola sotto il giubbotto, e facendola diventare quasi una divisa dei giovani ribelli.
Negli anni Sessanta gli hippy la indossavano color verde militare o tinteggiata in colori psichedelici. Comparvero le scritte che inneggiavamo a fare l’amore e non la guerra, o che urlavano al cessate il fuoco in Vietnam. Poi l’ha fatta sua la moda, la T-shirt: è diventato un capo sia economico sia raffinato, decorato per il pubblico femminile con strass e pietrine; queste magliette sono state traforate, ricamate, plissettate, abbellite con ogni genere di scritte.
Lo stilista Armani, emulando in un certo modo Marlon Brando, l’ha elevata a suo indumento privilegiato: la indossa spesso in seta nera, bianca o navy. Ma probabilmente il segreto della longevità della T-shirt è molto più semplice e prosaico: è stupendamente comoda.