1500 partecipanti alla giornata di ieri, sabato, una cinquantina di eventi, una trentina di docenti universitari, due ministri, un sottosegretario, tre magistrati, una cinquantina di giornalisti, una ventina di iniziative presentate, 120 chili di pesce fritto… I numeri di LoppianoLab, edizione 2013, non rendono giustizia a quello che è stato vissuto nel corso di tre giorni intensi in cui l’avverbio “insieme” è diventato verbo, perché nei fatti è stato coniugato in mille modi, in mille frasi, soprattutto in mille situazioni diverse.

Sì, c’è chi ha pronunciato questo “insieme” per abitudine o per riempire una frase, ma è soprattutto in un modo “forte” che il termine è stato usato. Penso ai giovani di Slot Mob, che, insieme, stanno creando un movimento contro il gioco d’azzardo di rara efficacia; penso alla Sec, la neonata Scuola di Economia Civile che ha visto la luce in questi giorni mettendo “insieme” organizzazioni, aziende, entità che solitamente avanzano in solitaria. Penso ancora al progetto editoriale della “nostra” Città Nuova che “vive” di continui ponti gettati in ogni direzione.

“Insieme”, dunque, diventa verbo, cioè parola capace di incidere sul reale, qui a LoppianoLab. Penso che la fondatrice di Loppiano, Chiara Lubich, colei che aveva per unanime giudizio il “carisma dell’unità” sarebbe felice di vedere tanta gente riunita per esaltare il lavoro comune, l’ideazione fatta assieme, la grande voglia di creare “unità” ovunque. Non solo i suoi «figli spirituali» paiono impegnati in questo tentativo, ma tanta gente che s’è stufata del rosario quotidiano di corruzioni, demonizzazioni, frantumazioni, maledizioni… Nella dozzina di laboratori ieri apertisi e ancora al lavoro (conclusioni oggi, domenica, alle 12.15), si sta ipotizzando l’agire comune in situazioni concrete su problemi concreti. Dal lavoro all’educazione, dalla comunicazione mediatica all’integrazione.

“Insieme” diventa verbo, come nelle frasi, cioè legame tra parti diverse del discorso, senso dato a parcelle che altrimenti sarebbero poco comprensibili. Anche questo è LoppianoLab.