Un villaggio per giovani e anziani

Bruno Dal Molin ha un sogno. Realizzare un centro dove si pratica una solidale collaborazione intergenerazionale. Succede a La Spezia

Sulle alture di La Spezia sorge un terreno che presto potrà diventare la realizzazione del sogno di Bruno. Un attivissimo pensionato che da anni ha un chiodo fisso in testa. Quello di realizzare  un “Villaggio Aperto” dove si pratica una solidale collaborazione intergenerazionale per e con gli anziani. Bruno Dal Molin è il presidente della fondazione Villaggio Famiglia onlus, lui ha una forte convinzione: «Tutte le persone nella loro vecchiaia possono dare ancora molti frutti». Come dice il Compendio della Dottrina sociale della Chiesa, gli anziani costituiscono un’importante scuola di vita, capaci ancora di trasmettere valori e tradizioni favorendo in tal modo la crescita dei più giovani, i quali, a loro volta, imparano così a cercare non soltanto il proprio bene, ma anche quello altrui. Se poi gli anziani si trovano in una situazione di sofferenza o di dipendenza, non solo hanno bisogno di cure sanitarie e di assistenza, ma, soprattutto, di essere considerati e di essere trattati con amore.  Per questo da anni Bruno si adopera per sensibilizzare il prossimo verso questo progetto. Anni di studi e di sogni, di idee e di piccole realizzazioni: tanti tasselli che vanno ad unirsi al grande puzzle e, quando tutto sarà pronto, sorgerà  il Villaggio. «Sarà – spiega il presidente – un grande laboratorio della solidarietà tra le generazioni, una solidarietà fatta di reciproco scambio. L’insieme di più persone consentirà di realizzare un altro pilastro del nostro vivere insieme: il pilastro della sussidiarietà, quello dell’aiuto reciproco. È questo il fondamento stesso della tradizione cristiana che ha dato vita alle grandi opere umanitarie».

Tra le ultime iniziative a favore della diffusione dei principi della Fondazione c’è stata quella dell’accensione della “Grande Stella della solidarietà tra le generazioni” apposta sul frontale del Palazzo comunale de La Spezia. Durante la cerimonia il sindaco Peracchini ha ricevuto dalle mani del presidente Dal Molin il vessillo della Fondazione. Il vessillo è giunto in sfilata, portato in corteo sulle note della Banda musicale Giacomo Puccini de La Spezia dai ragazzi della Pallavolo Don Bosco guidati dai nonni, seguiti dai volontari della Croce Rossa Italiana con lo striscione recante il motto della Fondazione “Giovani e anziani meglio insieme”. La sfilata è continuata con i clowns dai coloratissimi costumi, preparati dal gruppo Burattin burattinando, con nelle mani tante bellissime marionette. Insieme a loro è arrivata, in carne ed ossa, nientemeno che la grande regina del circo “Moira Orfei”, magistralmente interpretata dall’attore Leonardo D’Angelo, che ha poi lietamente intrattenuto gli intervenuti. A chiudere ed arricchire la sfilata gli atleti della Pro Italia con le loro acrobatiche giravolte a corpo libero. A un certo punto, al suono di un’altra prestigiosa Banda, quella di presidio del Comando Marittimo Nord della Marina Militare, una lunga autoscala dei Vigili del Fuoco ha portato il piccolo Mattia, con in mano la fiaccola ardente della solidarietà tra le generazioni, fin sulla stella, per accenderla tra gli applausi dei tanti intervenuti.

Così Bruno Dal Molin va avanti nel suo progetto di solidarietà fra le generazioni, avvicinando i giovani agli anziani, creando non solo sinergie, ma, soprattutto, incoraggiando il trasferimento dei valori che queste età possiedono, il tutto nella concretizzazione del Villaggio Famiglia, e spiega che a volte chi giunge ad una età avanzata si convince che sia necessario appartarsi e “chiudersi” al mondo, ma nel Villaggio Famiglia si verificherà esattamente il contrario! Questo posto permetterà ad ognuno di essere ancora protagonista in un percorso di vita sereno e virtuoso, in un luogo aperto e non rinchiuso tra quattro mura, con a disposizione il verde della natura, dove si potrà passeggiare, leggere, raccogliere i frutti dalle piante, svolgere attività ricreative di ogni tipo, ma, soprattutto, essere attivi e vivere con dignità la propria età.

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