Un piano europeo contro il cancro
Secondo i dati diffusi dalla Commissione europea, nell’Unione europea (UE), nel 2020, a 2,7 milioni di persone è stato diagnosticato un tumore e 1,3 milioni di persone hanno perso la vita a causa di questa malattia. Oltre a condizionare la vita dei pazienti e di chi li circonda, il cancro grava notevolmente sui sistemi sanitari, sull’economia e sulla società in generale: si stima che il suo impatto economico complessivo in Europa superi i 100 miliardi di euro l’anno.
Senza un’azione decisa di contrasto, il numero di casi aumenterà quasi del 25 % entro il 2035, facendo del cancro la prima causa di morte nell’UE. Inoltre la pandemia di Covid 19 sta avendo gravi ripercussioni sulle cure oncologiche, in quanto costringe a interrompere i trattamenti, ritarda la diagnosi e le vaccinazioni e incide sull’accesso ai farmaci.
In occasione della giornata mondiale contro il cancro, che si celebra il 4 febbraio, la Commissione europea ha presentato il piano europeo di lotta contro questa patologia. Considerando aspetti quali le nuove tecnologie, la ricerca e l’innovazione, il piano definisce il nuovo approccio dell’UE in materia di prevenzione, trattamento e assistenza, per affrontare la malattia in tutte le sue fasi (dalla prevenzione alla qualità della vita di chi ne è affetto e di chi l’ha sconfitta), concentrandosi sulle azioni alle quali l’UE può apportare il massimo valore aggiunto.
Il piano si articola in quattro aree d’intervento, nelle quali sono previste 10 iniziative principali e numerose azioni di supporto. Per realizzarle è previsto uno stanziamento complessivo di 4 miliardi di € destinati ad azioni di lotta contro il cancro, molti dei quali attraverso i programmi EU4Health, Orizzonte Europa e Europa digitale, solo per citarne alcuni. Il piano europeo di lotta contro il cancro sarà sostenuto da azioni in vari settori strategici, dall’occupazione all’istruzione fino alla politica sociale e all’uguaglianza, passando per commercio, agricoltura, energia, ambiente, clima, trasporti, politica di coesione e fiscalità.
Il primo punto è la prevenzione, attraverso azioni finalizzate ad arginare i principali fattori di rischio, ad esempio il tabagismo (affinché entro il 2040 la percentuale di popolazione che fuma tabacco sia inferiore al 5 %), il consumo nocivo di alcol, l’inquinamento ambientale e le sostanze pericolose. La campagna “HealthyLifestyle4All” promuoverà inoltre l’alimentazione sana e l’attività fisica. Per prevenire i tumori causati da infezioni, il piano punta a vaccinare almeno il 90% delle ragazze nell’UE e ad aumentare considerevolmente la copertura vaccinale dei ragazzi entro il 2030.
Altro aspetto fondamentale è l’individuazione precoce del tumore, migliorando l’accesso alla diagnostica e la sua qualità e appoggiando gli Stati membri di modo che entro il 2025 il 90% della popolazione dell’UE che soddisfa i requisiti per lo screening del tumore al seno, del tumore del collo dell’utero e del tumore del colon-retto abbia la possibilità di sottoporvisi. A tal fine sarà proposto un nuovo programma di screening sostenuto dall’UE.
Altri elementi da considerare sono diagnosi e trattamento, mediante azioni volte a offrire una migliore assistenza integrata e completa e a correggere le disparità di accesso a cure e medicinali di alta qualità. In tal modo, entro il 2030 il 90% degli aventi diritto dovrebbe avere accesso a centri nazionali integrati di cancerologia facenti parte di una rete UE. Entro la fine del 2021 sarà inoltre varata una nuova iniziativa di diagnosi e trattamento del cancro per tutti, allo scopo di migliorare l’accesso a diagnosi e trattamenti innovativi, mentre un’iniziativa europea per comprendere il cancro (UNCAN.eu) aiuterà a individuare le persone ad alto rischio di sviluppare tumori comuni.
Infine, il piano europeo di lotta contro il cancro punta al miglioramento della qualità della vita dei malati di cancro e dei sopravvissuti, comprendendo gli aspetti di riabilitazione e di possibile recidiva o metastasi, e altre misure per facilitare l’integrazione sociale e il reinserimento lavorativo. Sarà avviata un’iniziativa a favore di una vita migliore per i malati di cancro incentrata sull’assistenza durante il follow-up.
Inoltre, per promuovere le nuove tecnologie, la ricerca e l’innovazione sarà creato un centro di conoscenze sul cancro, che aiuterà a coordinare le iniziative scientifiche e tecniche a livello dell’UE. Sarà varata un’iniziativa europea sulla diagnostica per immagini dei tumori, tesa a sostenere lo sviluppo di strumenti computerizzati in grado di far progredire la medicina personalizzata e le soluzioni innovative.
Particolare attenzione sarà rivolta ai più piccoli nell’ambito di un’iniziativa per aiutare i bambini affetti da cancro, allo scopo di garantire che abbiano accesso a un’individuazione, una diagnosi, un trattamento e un’assistenza rapidi e ottimali. Infine, nel 2021, sarà istituito un registro delle disuguaglianze per individuare tendenze, disparità e disuguaglianze tra Stati membri e regioni.
Secondo Ursula von der Leyen, presidente della Commissione europea, «nel 2020, mentre eravamo impegnati sul fronte della pandemia di Covid 19, molti di noi stavano combattendo una battaglia silenziosa, quella contro il cancro. L’anno scorso 1,3 milioni di europei hanno perso la battaglia e il numero di casi è tristemente in aumento». Per questo, «in Europa non lasceremo soli coloro che combattono contro questa malattia».
Le fa eco Margaritis Schinas, vicepresidente della Commissione europea, secondo la quale il piano europeo di lotta contro il cancro rappresenta «un piano antropocentrico e a tutto tondo di lotta contro il cancro, del quale affrontiamo tutte le fasi: prevenzione, diagnosi, trattamento e post-guarigione. Si tratta di un piano unico nel suo genere, perché improntato al principio della “salute in tutte le politiche”, che riunisce tutti i filoni di lavoro per perseguire un obiettivo comune: sconfiggere il cancro. Riguarda la salute, ma non si esaurisce nella politica sanitaria. È uno sforzo che coinvolge l’intera società. In un’Unione europea della salute forte il cancro diventa una priorità politica, operativa e scientifica condivisa».
Infine, per Stella Kyriakides, commissaria per la Salute e la sicurezza alimentare, il piano europeo di lotta contro il cancro «pensa innanzitutto alle persone, a riconoscere e rafforzare la resilienza e a trattare il cancro come una malattia che si può e si deve sconfiggere. Un’Unione europea della salute forte è un’Unione in cui i cittadini sono protetti dai tumori evitabili e hanno accesso allo screening e alla diagnosi precoce, e in cui tutti possono contare su un’assistenza di alta qualità in ogni fase del decorso. È proprio questo che ci prefiggiamo con questo piano: avere un impatto tangibile sulla cura del cancro nei prossimi anni».