Un piano d’azione dell’Europa per i giovani

L’Unione europea adotta il primo piano d’azione per i giovani nell’ambito dell’azione esterna dell’Europa
EU Foreign Policy Chief Josep Borrell (AP Photo/Olivier Matthys)

La Commissione europea e l’Alto rappresentante dell’Unione europea per gli affari esteri e la politica di sicurezza hanno adottato il piano d’azione per i giovani nell’ambito dell’azione esterna dell’Unione europea (Ue) per il periodo 2022-2027, il primo quadro politico per un partenariato strategico con i giovani di tutto il mondo volto a costruire un futuro più resiliente, inclusivo e sostenibile.

Il piano contribuirà a rispettare impegni internazionali come l’agenda 2030 delle Nazioni Unite per lo sviluppo sostenibile e l’accordo di Parigi sul clima, rafforzando una partecipazione e una responsabilizzazione significative dei giovani nelle politiche di azione esterna dell’Ue. Il piano d’azione per i giovani sosterrà inoltre l’attuazione dell’agenda delle Nazioni Unite per i giovani, la pace e la sicurezza e il ruolo dei giovani nella costruzione di una pace duratura, contribuendo alla giustizia e alla riconciliazione e contrastando l’estremismo violento.

Il piano d’azione per i giovani nell’azione esterna dell’Ue fa parte degli sforzi messi in atto dalle istituzioni dell’Ue nel contesto dell’anno europeo dei giovani 2022 e della sua dimensione internazionale, per mettere in luce l’importante ruolo dei giovani nella costruzione di un futuro migliore, più verde, più inclusivo e digitale.

Il piano d’azione per i giovani nell’azione esterna dell’Ue è articolato in tre pilastri d’azione che contribuiranno a plasmare il partenariato dell’Ue con i giovani nei paesi esterni all’Ue. Innanzitutto, quello dei partenariati per collaborare, cioè far sentire di più la voce dei giovani nelle politiche e nei processi decisionali. Nello specifico, i giovani chiedono e meritano un approccio completo per garantire una partecipazione significativa, inclusiva ed efficace. L’Ue è impegnata a far sentire di più la voce e la leadership dei giovani di tutto il mondo, in particolare delle giovani donne e ragazze, degli attivisti e delle organizzazioni giovanili, a tutti i livelli di governance, dalla politica interna ai consessi multilaterali, e nell’ambito dei processi decisionali dell’Ue.

Poi, i partenariati per responsabilizzare, con il fine di combattere le disuguaglianze e offrire ai giovani le competenze e gli strumenti di cui hanno bisogno per realizzarsi; del resto, i giovani si responsabilizzano quando la loro voce viene ascoltata e si affrontano le disuguaglianze che incidono sulla loro vita. L’Ue continuerà a sostenere la trasformazione dell’istruzione in tutto il mondo, non da ultimo attraverso investimenti nell’ambito del Global Gateway, per migliorare l’accesso dei giovani alle opportunità economiche, rafforzare la capacità dei giovani di contribuire allo sviluppo sostenibile e guidare la transizione verde e la transizione digitale in tutto il mondo, nonché per la salute, il benessere mentale e fisico dei giovani e l’accesso alla salute sessuale e riproduttiva e ai relativi diritti. L’UE continuerà a prestare particolare attenzione ai giovani e ai ragazzi che vivono in situazioni di conflitto.

Infine, i partenariati per stabilire contatti, promuovendo le opportunità che permettono ai giovani di ampliare le proprie reti e gli scambi con i propri coetanei in tutto il mondo. Per questo, l’Ue vuole promuovere la mobilità dei giovani, gli scambi e la creazione di reti in quanto aspetti essenziali della dimensione interpersonale della strategia Global Gateway. L’obiettivo è garantire la diversità e l’inclusività, prestando al contempo particolare attenzione agli ostacoli sociali ed economici, al divario digitale e ai rischi connessi alla disinformazione.

Il piano d’azione per i giovani nell’ambito dell’azione esterna dell’Ue lancerà nuove iniziative chiave rivolte ai giovani di tutto il mondo e rafforzerà quelle in corso, tra cui l’iniziativa Youth and Women in Democracy Initiative (giovani e donne in democrazia), con una dotazione di bilancio di 40 milioni di €, farà sentire di più la voce e la leadership dei giovani, dei giovani attivisti e delle organizzazioni giovanili in tutto il mondo, rafforzando i loro diritti, la loro responsabilizzazione e la loro partecipazione agli affari pubblici e politici. L’iniziativa sosterrà le organizzazioni di base e i giovani attivisti che operano a livello di controllo delle istituzioni, lotta alla corruzione, organizzazioni di cittadini per l’osservazione elettorale, promozione delle riforme democratiche, educazione civica, promozione del diritto di voto, libertà di associazione e di riunione e diritti umani.

Altra iniziativa e quella dello Youth Empowerment Fund (fondo per la responsabilizzazione dei giovani), un’iniziativa pilota con una dotazione di bilancio di 10 milioni di € che fornirà sostegno finanziario diretto alle iniziative guidate dai giovani nei paesi partner e incentrate sull’attuazione degli obiettivi di sviluppo sostenibile a livello locale, in particolare sull’ambiente e sui cambiamenti climatici e sull’inclusione dei giovani vulnerabili ed emarginati.

Ancora, l’iniziativa Africa-Europe Youth Academy (accademia dell’Africa e dell’Europa per i giovani) destinerà un sostegno finanziario di 50 milioni di € alle opportunità di apprendimento sia formali che informali e agli scambi per i giovani che vogliono migliorare le proprie capacità di leadership e creare reti per il cambiamento in Africa.

Josep Borrell, Alto rappresentante dell’Unione europea per gli affari esteri e la politica di sicurezza, nonché vicepresidente della Commissione europea, osserva che «il mondo ospita la più ampia generazione di giovani della storia». D’altronde, «600 milioni di loro vivono in situazioni di conflitto o di fragilità e circa 264 milioni di giovani e ragazzi non sono scolarizzati». Inoltre, «negli ultimi anni ci siamo resi conto di quanto siano proprio i giovani a sostenere maggiormente il peso delle crisi e dell’instabilità causate dai conflitti armati, dalle disuguaglianze crescenti e da sfide globali come i cambiamenti climatici, il degrado ambientale o la pandemia di Covid-19». Ecco che, allora, «è nostra responsabilità fare in modo che i giovani dispongano degli strumenti e delle opportunità necessari per realizzarsi pienamente e per partecipare in modo significativo alla vita di tutti i giorni; sono loro gli adulti di domani, quindi dobbiamo investire sia nel loro presente che nel loro futuro».

Dubravka Šuica, vicepresidente della Commissione europea con delega alla Democrazia e alla demografia, ritiene che, «in un momento in cui il mondo sta attraversando una transizione demografica, il piano d’azione per i giovani rappresenta un contributo importante alla nostra ricerca di solidarietà ed equità intergenerazionali». Allo stesso tempo, «dobbiamo responsabilizzare i giovani e i ragazzi di tutto il mondo, fare in modo che dispongano di opportunità concrete di partecipazione e promuovere il loro impegno concreto, rendendolo un diritto, per fare in modo che nessuno venga lasciato indietro». Del resto, «condividiamo la responsabilità collettiva di costruire società più democratiche, eque e pacifiche, anche per le prossime generazioni».

Jutta Urpilainen, Commissaria per i Partenariati internazionali, sottolinea che «il piano d’azione per i giovani traduce il nostro impegno che li vuole collocare al centro dell’azione esterna dell’Ue per lo sviluppo sostenibile, l’uguaglianza e la pace, aiutandoli a far sentire davvero la loro voce per plasmare soluzioni per un futuro migliore». Dopo avere ascoltato i giovani, l’Ue intende stabilire con loro «un contatto genuino, per una collaborazione e una responsabilizzazione significative e allo stesso tempo per offrire loro delle opportunità concrete, a cominciare dalla strategia “Global Gateway”, l’offerta dell’Ue ai partner per investimenti utili alle persone e al pianeta».

Il piano d’azione per i giovani è il risultato di ampie consultazioni con oltre 220 portatori di interessi in tutto il mondo, in particolare organizzazioni giovanili e per i diritti dei minori. Tale piano risponde alla legittima richiesta dei giovani, che si rispecchia anche nei risultati della conferenza sul futuro dell’Europa, di essere coinvolti in modo più strutturato nei processi politici e decisionali dell’Ue. Allo stesso tempo, il piano d’azione per i giovani rafforza la dimensione internazionale della strategia dell’Ue per la gioventù e si basa sulla strategia dell’Ue sui diritti dei minori. Inoltre, si basa sul piano d’azione dell’Ue per i diritti umani e la democrazia, che sottolinea la necessità di una partecipazione equa, piena e significativa dei giovani alla vita pubblica e politica, e sul pilastro europeo dei diritti sociali. Infine, attua il Piano d’azione dell’Ue sulla parità di genere, concentrandosi sull’emancipazione delle ragazze e delle giovani donne.

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