Il sogno olimpico di Sofia e Michela

Le atlete bergamasche, Goggia e Moioli, campionesse di sci alpino e snowboard, continuano a ottenere grandi risultati e, in vista dei Giochi di Pyeongchang, avanzano la loro forte candidatura verso risultati di prestigio. Le storie incrociate di due giovani signore della Montagna

Sono dieci i chilometri che separano Bergamo da Alzano Lombardo: venti minuti di macchina, dal capoluogo di provincia a una delle cittadine che fanno parte della Comunità montana della Val Seriana. Un tragitto breve che, idealmente, unisce due atlete che si ripromettono di essere grandi protagoniste alle Olimpiadi invernali di Pyeongchang, al via questo venerdì. Si tratta di Sofia Goggia e Michela Moioli, due certezze di una spedizione azzurra che, quest’anno, avrà la possibilità di schierare molti atleti di punta.

La sfida di Sofia a Lindsay Vonn

Il weekend di gare a Garmisch ha dato ulteriori soddisfazioni e certezze: Sofia Goggia, bergamasca classe 1992 e colonna della nostra nazionale di sci alpino, è reduce da due ottime discese libere che l’hanno vista giungere seconda, a un soffio dalla statunitense Lindsay Vonn. «È stato un bel fine settimana, sono contenta perché ho costruito qualcosa di solido. Non ho rischiato nulla, meglio essere in credito con i centesimi ora che non alle Olimpiadi: spero di limarli alla Vonn in Corea del Sud. È comunque un onore – ribadisce la sciatrice azzurra – stare dietro a una campionessa così: lei ha 81 vittorie, io soltanto quattro». Parole che mettono in evidenza la schiettezza e umiltà di una ragazza che ha nel sangue, da sempre, velocità e competizione: una passione per lo sci che l’ha già portata, a soli 25 anni, a detenere il record nazionale di punti segnati in una singola edizione di Coppa del Mondo (1197, lo scorso anno) e di podi (13 nel 2017, in ben quattro discipline diverse).

Un percorso virtuoso che, però, ha dovuto scontrarsi col dramma degli infortuni a entrambe le ginocchia: due operazioni (l’ultima nel 2013, ndr) che l’hanno anche spinta a chiedersi se fosse il caso o meno di continuare a credere nella grande passione della sua vita. «Una mattina mi sono alzata, chiedendomi se volessi davvero sciare, se quella fosse la mia strada – ha dichiarato la Goggia in una intervista a Vanity Fair – e questa domanda mi ha messo in crisi: la crisi, però, rappresenta anche un momento di riflessione che può trasformarsi in miglioramento e rinascita». Un periodo buio nel quale, probabilmente, è sbocciata la Sofia Goggia che adesso fa sognare tutti gli appassionati di sport del Bel Paese.

Michela Moioli, la regina azzurra dello snowboard

Anche quella di Michela Moioli, classe 1992 di Alzano Lombardo (Bergamo), è una storia di tenacia, passione infinita e capacità di rialzarsi dopo un evento negativo. Elena, così come Sofia, capisce sin da piccolissima la propria passione per gli sport invernali, coltivata anche grazie al supporto continuo della madre e della nonna. I due successi consecutivi raccolti tra sabato e domenica sulla pista di Feldberg (Germania), portano a nove le vittorie in carriera in Coppa del Mondo (quarta in stagione), rafforzando anche la sua posizione di leader nella classifica generale, a ormai quattro gare dalla sua assegnazione. Per lei sarebbe il secondo trionfo, dopo quello del 2016: «Ho fatto passaggi fantastici, osando molto perché sapevo di dover recuperare. Per le Olimpiadi – precisa la Moioli dopo la gara – siamo tante favorite, ma parto per la Corea del Sud molto tranquilla».

Anche per la punta di diamante dello snowboard azzurro la svolta è arrivata dopo un grave infortunio: alle Olimpiadi di Sochi, a cui partecipa da diciottenne, un contatto con un’avversaria la fa cadere procurandole la rottura del legamento del ginocchio sinistro, a un passo dal traguardo e con un probabile piazzamento a medaglia in vista. «Da Sochi non ho mai pensato di mollare, è iniziata una seconda fase della mia vita: ho imparato ad allenarmi, a prendermi cura di me stessa: sono migliorata come atleta e come persona». Il giorno del trionfo in Coppa del Mondo, due anni fa, è ancora indimenticabile: «Al ritorno dalla vittoria ho trovato un paese in festa – ha dichiarato la Moioli – lì ti rendi conto di essere ben voluta e ho realizzato che anche il mio sport merita di essere seguito». Le due regine bergamasche della montagna, in vista di Pyeongchang, promettono scintille.

 

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