Otto giorni di buone notizie
Il 13 maggio la prima giornata nazionale delle good news, lanciata da Città Nuova: per una settimana, cittadini e giornalisti insieme per far conoscere le buone notizie
Il 13 maggio 2012 Città Nuova lancia il primo Good news day, la giornata nazionale delle buone notizie: fino al 20 maggio, otto giorni per dar voce alle storie di altruismo, di generosità e di solidarietà che tanta gente costruisce quotidianamente, e che meritano spazio adeguato su quei media che vogliono fornire un'informazione completa. La data scelta vuol essere un riferimento a quel 13 maggio del 1944 in cui Chiara Lubich, ispiratrice e fondatrice del nostro giornale, ha scelto di rimanere tra le macerie di Trento bombardata per farsi carico della sua gente ed essere testimone di speranza.
L'iniziativa, nata all'interno di LoppianoLab – laboratorio di idee e iniziative per l'Italia dello scorso settembre –, coinvolge sia i lettori che gli operatori dell'informazione. I lettori possono segnalare ad un giornalista, una testata o un canale televisivo un fatto di solidarietà, un’azienda che agisce eticamente, una legge a favore degli ultimi.
L'invito, rivolto direttamente ai giornalisti, è quello di tirar fuori dal cassetto, dal taccuino o dal registratore le tante buone notizie che aspettano di uscire e trovare parole che le raccontino. Dai video girati con i cellulari, alle mail, ai tweet, nessun mezzo di comunicazione è escluso.
Vademecum per questo lavoro è il manifesto Sei passi per un'informazione responsabile, già proposto ai lettori di Città Nuova: altrettante azioni concrete per essere diffusori di notizie di speranza nel quotidiano. Ce lo chiedono i lettori, ce lo chiede il Paese.
L'iniziativa, nata all'interno di LoppianoLab – laboratorio di idee e iniziative per l'Italia dello scorso settembre –, coinvolge sia i lettori che gli operatori dell'informazione. I lettori possono segnalare ad un giornalista, una testata o un canale televisivo un fatto di solidarietà, un’azienda che agisce eticamente, una legge a favore degli ultimi.
L'invito, rivolto direttamente ai giornalisti, è quello di tirar fuori dal cassetto, dal taccuino o dal registratore le tante buone notizie che aspettano di uscire e trovare parole che le raccontino. Dai video girati con i cellulari, alle mail, ai tweet, nessun mezzo di comunicazione è escluso.
Vademecum per questo lavoro è il manifesto Sei passi per un'informazione responsabile, già proposto ai lettori di Città Nuova: altrettante azioni concrete per essere diffusori di notizie di speranza nel quotidiano. Ce lo chiedono i lettori, ce lo chiede il Paese.