Il medagliere azzurro nella prima settimana
La prima settimana delle Olimpiadi invernali di Pechino 2022 volge a conclusione consegnando alla storia dello sport italiano 10 medaglie. Certamente in questo primo bilancio svetta la storica medaglia d’oro nel curling ottenuta in questo sport nella sua prima edizione mista da Stefania Costantini e Amos Mosaner. Il duo ha concluso lo scorso 8 febbraio con il primato un torneo strepitoso, che lo ha visto dominare segnando per il nostro Paese un passaggio probabilmente epocale rispetto al fenomeno del curling. Una prima storica medaglia a 5 cerchi per l’Italia in questa disciplina certamente non “tipica” per il Belpaese, eppure olimpica con le gare a squadre già nel 1924 e poi dal 1998 fino ad oggi, mentre il doppio misto è in cartellone solo da Pyeongchang 2018 Ma nel medagliere c’è anche altro…
Arianna Fontana: la “valtellinese americana” volante
Sugli scudi ovviamente l’altro oro, il primo per l’Italia in queste olimpiadi invernali, firmato da Arianna Fontana nei 500 metri dello short track. Un record invidiabile che vale per lei quota 10 medaglie olimpiche in carriera, con la quale eguaglia la fondista Stefania Belmondo.
La “valtellinese americana”, tra le donne più vincenti in assoluto dello sport italiano, bissa così, nella mitica notte cinese al Capital Indoor Stadium, l’oro olimpico sui 500 di Pyeongchang 2018, battendo anche questa volta la favorita: se 4 anni fa era la coreana Choi, che correva in casa davanti a 12 mila spettatori, lunedì 7 febbraio scorso era l’olandese Suzanne Schulting, che non a caso ha avuto un gesto di disperazione al traguardo. Dopo il magnifico oro, purtroppo Fontana non è riuscita a ripetersi nella gara mozzafiato dei 1000 metri femminili del venerdì 11 in cui è caduta dopo uno scontro con l’americana Santos a due giri dalla fine, vedendosi esclusa dalla lotta per il podio.
Secondi e non solo: Pellegrino e il quartetto dello short track
«È stato un percorso impegnativo ed entusiasmante. Otto anni fa ai Giochi di Sochi mi è scattato qualcosa in testa: l’undicesimo posto non era abbastanza, volevo di più e dovevo lavorare su me stesso come un professionista sia a livello fisico che mentale. Sono arrivati poi tanti risultati e così è nato l’obiettivo della medaglia a Pechino 2022. Negli ultimi anni ho vissuto in funzione di questo momento»: così Federico Pellegrino ha invece commentato la sua medaglia d’argento nella finale “sprint” di fondo. L’atleta valdostano è arrivato alle spalle del norvegese Klaebo, che si conferma campione olimpico, dopo un percorso entusiasmante di crescita. Argento anche per il quartetto azzurro composto da Arianna Fontana, Martina Valcepina, Pietro Sighel e Andrea Cassinelli: una classica medaglia di squadra con una protagonista su tutti, la già citata Arianna Fontana, alla nona medaglia olimpica (un oro, 3 argenti e 5 bronzi) che l’aveva resa già prima dell’oro l’atleta più medagliata nella storia del suo sport ai Giochi, scavalcando l’americano Apolo Anton Ohno e il russo Viktor An.
Lollobridida e Brignone: le nostre frecce d’argento
Era stata tuttavia Francesca Lollobrigida, con la sua medaglia d’argento nel pattinaggio di velocità (3000 metri), a fruttare la prima medaglia d’argento per l’Italia. Lo scorso 5 febbraio l’azzurra aveva chiuso con il tempo di 3’58’’06, staccata di 1’’13 dalla vincitrice olandese Isabelle Weidemann, che con 3’56’’93 ha realizzato il nuovo record olimpico. «Un capolavoro che vale come un oro, per quello che abbiamo vissuto noi in Italia a parte il Covid, perché il nostro è uno sport di nicchia, dobbiamo sempre stare all’estero o pattinare in Italia ma all’aperto», ha dichiarato alla fine. Stessa medaglia per Federica Brignone nello slalom gigante della prima gara femminile del programma di sci alpino dei Giochi, staccata di 28 centesimi dalla svedese Sara Hector. Per lei è la seconda medaglia olimpica dopo quella, sempre in slalom gigante, di PyeongChang 2018, ma anche la 33esima medaglia olimpica dell’Italia nello sci alpino (14 ori, 10 argenti e 9 bronzi).
Facce da… bronzo
È stato Omar Visintin a regalarci la prima medaglia olimpica al maschile nello snowboard cross: il 32enne di Merano ha chiuso al terzo posto la finale alle spalle dell’austriaco Alessandro Haemmerle, oro, e del canadese Eliot Gondin, argento. Dopo aver perso il podio per soli due millesimi 4 anni fa a Pyeongchang, il 28enne carabiniere altoatesino, Dominik Fischnaller si prende invece una medaglia valevole il terzo posto nel singolo maschile di slittino. Infine, venerdì 11, sono arrivate altre due medaglie di bronzo per i nostri: se Dorothea Wierer ha conquistato la medaglia di bronzo nel biathlon 7,5km sprint, Davide Ghiotto si è classificato terzo nel pattinaggio di velocità. Buona la prima, come si dice, ma aspettiamo per tracciare un bilancio che, ad ora, non ha mancato di riservare grandi soddisfazioni.