L’inarrestabile Goggia si aggiudica il SuperG in Val d’Isere

Una “valanga rosa” di successo in Val d’Isere, con l’ormai “solita” Sofia Goggia che si aggiudica il SuperGigante, mentre Elena Curtoni si piazza al terzo posto e Federica Brignone quarta ad appena un centesimo dalla Curtoni.
La sciista azzurra Sofia Goggia (AP Photo/Giovanni Pizzato)

È una vera e propria “valanga rosa” quella che si investe di gioia italiana la Val d’Isere, dove le sciatrici azzurre hanno espresso performance a dir poco spettacolari lo scorso sabato nel SuperGigante. Domina ancora la “solita” Sofia Goggia, scesa col pettorale numero 5, che ha vince in 1’19”23: 33 centesimi di vantaggio su Ragnhild Mowinckel (1’19”56) e 51 (1’19”74) su Elena Curtoni. Quarta l’altra azzurra Federica Brignone, ad appena un centesimo dalla Curtoni; quinta Mikaela Shriffin, staccata di 75 centesimi da Sofia.

Fonte: LaPresse

Con questa vittoria, Sofia Goggia rafforza il suo primato nella classifica generale di Coppa del Mondo, oltre a quella proprio di superG: è l’ennesimo trionfo di Sofia, ma anche il 107° della storia per lo sci alpino femminile italiano in una gara di Coppa del mondo. La 29enne bergamasca delle Fiamme Gialle porta così 16 i trionfi (11 in discesa libera e 5 in supergigante) agganciando la leggenda vivente Deborah Compagnoni, (13 in slalom gigante, 2 in superG e uno in slalom speciale), che citiamo anche per la drammatica morte del fratello Jacopo, 40 anni, travolto da una valanga, questa tragicamente reale, durante un’escursione di sci alpino nella zona del Monte Sobretta in Alta Valtellina.

L’inossidabile cuore sportivo di Sofia Goggia
«In questi giorni ero molto tesa perché sapevo di avere poco margine su questa pista, ma sono riuscita a mascherare il mio stato d’animo. Non ho sciato benissimo, ma in questi casi ci metto il cuore e in questo modo mi salvo», ha confessato Sofia Goggia al termine della gara. Cita ancora il cuore, molla del suo successo, per un sogno sugli sci che non ha mai mollato, in una carriera ricca di trionfi ma anche di cadute. Inarrestabile, strepitosa, Goggia appare praticamente imbattibile quando c’è da far correre gli sci: àora sono 7 vittorie di fila in discesa e l’ultima è valida per la Coppa del Mondo 2021-2022 di sci alpino.

Una carriera di successi
Classe 1992, Sofia Goggia è nata a Bergamo, dove ha cominciato a sciare all’età di tre anni, fino a culminare da allora con una carriera ricca di successi, medaglie e traguardi: l’esordio risale al 2007 nel circuito FIS (Federazione Internazionale Sci), inizio di un percorso che l’ha portata nel 2018 a conquistare il titolo olimpico in discesa a PyoengChang, cui si aggiungono il trionfo nella classifica di Coppa del mondo di discesa libera nello stesso anno e due medaglie mondiali, un argento in supergigante a Are 2019 e un bronzo a St. Moritz 2017. Un palmarès peraltro impreziosito dal tris di successi ottenuti in Val d’Isere, dove ha conquistato due gare di discesa libera e una di supergigante.

(AP Photo/Giovanni Pizzato)

Una carriera esemplare però soprattutto perché non esente da cadute e sconfitte. Il primo infortunio arrivò nel 2009; nel 2013 il secondo, che la costrinse a un anno di stop forzato dalle gare, pur senza vederla mai arrendersi: sempre forte e determinata, Sofia riprese in mano la carriera, disputando la sua prima stagione completa in Coppa del Mondo nel 2015, raggiungendo poi vette incredibili nella stagione 2017-2018, quanto vinse la medaglia d’oro nella discesa libera. Successivamente si frattura il malleolo, ma ancora una volta non si arrende e nel 2019 riesce a ottenere due podi in Coppa del Mondo, arrivando seconda sia in supergigante che nella discesa libera. Poi altri due infortuni (la scorsa stagione l’ultimo, pesante, che l’ha privata dei mondiali di Cortina) che segnano il corpo ma non la mente e il suo amore per lo sport. «A dicembre non guardo alla classifica», si schernisce lei, ma ad oggi occupa la prima posizione in graduatoria generale con 635 punti, 65 in più della statunitense Mikaela Shiffrin.

Ha una media di 100 punti in discesa libera (tre successi in altrettante gare), 80 in superG (due vittorie, un secondo ed un sesto posto nelle competizioni disputate) anche se non significa che sia la favorita per il tetto del mondo. L’auspicio resta che la campionessa olimpica di PyeongChang 2018 possa piazzare anche un exploit da podio su piste più favorevoli, come ad esempio quelle di Maribor ed Are. Nella passata stagione, prima dell’ultimo citato beffardo infortunio, Sofia Goggia colse due settimi posti come migliori risultati in gigante: ora servirà alzare l’asticella, nel bel mezzo di una annata olimpica, con i Giochi di Pechino 2022 che inizieranno a febbraio. Ma il suo grande lavoro svolto in estate lascia ben sperare: provaci ancora, Sofia!

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