Il giorno in cui Signora Aria partì
Alberto Calabrese è un uomo di quarant’anni che vive di espedienti, insieme ai figli Luca e Matilde. La moglie se n’è andata anni prima, abbandonandoli all’improvviso. Un giorno, pur di farsi pagare per alcuni lavoretti da un certo Attilio Furnari, proprietario di una tipografia, si mette d’accordo con questi per farsi stampare 1000 copie di un romanzo scritto tempo prima. Aiutato dal figlio Luca, carica le copie sul cassone di un’Ape, e comincia a venderle porta a porta. Per Luca, è più di un’avventura, ed è in quell’estate del 1983 che matura l’idea di diventare scrittore. Sennonché, il ragazzo scopre che la piccola Matilde ha dato vita a un’amica immaginaria di nome Signora Aria, che viene a trovarla soprattutto di notte o quando lei rimane da sola in casa. Un breve romanzo di formazione, che parla della scrittura e dell’importanza della fantasia; dei valori e dei sentimenti inerenti la famiglia che devono unire le persone; dell’importanza di andare sempre incontro alla vita.