Grecia in lutto, decine di morti per gli incendi

Un vasto rogo a Nord Est di Atene ha provocato decine di vittime e centinaia di feriti, dei quali alcuni in modo grave. Sono più di 1.200 le case distrutte, oltre a dozzine di auto, negozi e animali. Purtroppo il numero delle vittime è destinato ad aumentare. Il Paese ha chiesto aiuto alla comunità internazionale.  

Un vasto incendio a Nord-Est di Atene, appiccato nei pressi di Penteli, si è mosso rapidamente verso la citta di Rafina e la vicina Mati – un resort marino – a quasi 40 chilometri da Atene, bruciando tutto ciò che ha trovato: case, macchine, negozi, animali, boschi, persone… Altri incendi, in passato, hanno colpito queste aree, ma – per quanto vasti fossero i precedenti – è la prima volta che ci sono decine e decine di vittime: già superano le 60 e, purtroppo, il numero è destinato ad aumentare. Anche perché, secondo gli specialisti, si può morire per le ustioni anche dopo settimane.

Le vittime sono state ritrovate nelle loro case o nelle loro macchine, o ancora per strada, mentre 26 corpi carbonizzati sono stati ritrovati in un campo. Secondo i vigili di fuoco e vari testimoni si tratta di famiglie che, cercando di rifugiarsi sulla spiaggia, hanno scelto una stradina sbagliata che arrivava sì a un terreno aperto, ma lontano dalla spiaggia anche in altezza. Praticamente queste persone sono rimaste intrappolate e hanno conosciuto una morte terribile: vigili di fuoco, vari volontari e poliziotti sono usciti particolarmente scossi dopo aver visto i loro corpi abbracciati e carbonizzati.

Le autorità elleniche hanno dichiarato lo stato di emergenza e chiesto aiuto all’Unione europea attraverso il meccanismo della Protezione civile Ue. Già sono arrivati soccorritori da Cipro e dalla Spagna. Intanto si fa appello per avere farmaci adatti alle ustioni, ma anche biscotti, pannolini e altri prodotti per l’igiene di bambini. La situazione è particolarmente difficile visto che gli alberghi sono pieni e non possono ospitare la gente che è rimasta senza niente. Un altro aspetto della tragedia riguarda gli animali. Molti sono morti nei roghi. Altri hanno cercato rifugio in acqua, come le persone. Queste ultime sono state salvate dalle navi militari e da altre imbarcazioni. Per gli animali, invece, si stanno attivando i medici dell’Unione dei veterinari.

Sono molte le persone che stano cercando parenti e amici mentre le immagini dalle aree colpite assomigliano a quelle di villaggi bombardati e a quelle di campi-profughi. Un altro incendio si è sviluppato a Ovest di Atene in un altro resort marino, Kineta, dove i danni sono stati gravi, ma almeno non ci sono state vittime.

Oggi era programmato il ricevimento alla residenza presidenziale per il ritorno alla democrazia del 1974, ma tutto è stato rimandato. Il Paese è in lutto.

 

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