Femminicidi, attenzione ai campanelli d’allarme
«Il femminicidio è un omicidio compiuto nei confronti di una donna…», ma – sottolinea Nunzia Alessandra Schilirò, vicequestore aggiunto della polizia di Stato, a capo della IV sezione della squadra mobile di Roma, per i reati sessuali contro le donne, i minori e i soggetti fragili – non stiamo parlando di morti avvenute, ad esempio, per un incidente stradale.
I femminicidi, chiarisce il vicequestore, «sono omicidi particolari, perché sono sempre preceduti da atti di violenza, denunciati o no che siano. Quando parliamo di femminicidio non parliamo mai di un raptus. Tendenzialmente – afferma Schilirò – posso dire che non esiste un uomo che si sveglia una mattina, o un folle per strada, che ammazza una donna. Magari ci saranno stati – o ci saranno – casi del genere, ma sono le eccezioni che confermano le regole».
«Sulla base dei dati statitistici – assicura il vicequestore – le donne che muoiono per mano di uomini sono donne che hanno subito uno stillicidio quotidiano di violenze fisiche, psigcologiche, economiche e spesso sessuali, denunciate oppure no».
Ma perché si parla tanto di femminicidio? Esiste un’emergenza? Nel video le indicazioni del vicequestore, che parla di un problema culturale, che riguarda tutti i cittadini.