Europei pallavolo under 19: il trionfo delle azzurrine
Prim(e) le donne
Una partita da ricordare, combattuta e avvincente, quella che consacra la nazionale under 19 di pallavolo femminile, a 12 anni di distanza dall’ultima volta, Campione degli Europei di categoria. A Skopje, capitale macedone, la finale ha visto l’Italia superare per 3-2 la Serbia (17-25, 27-25, 25-21, 15-25, 17-15). In questa lunga estate di trionfi per il volley giovanile italiano ecco dunque un’altra perla del movimento, stavolta grazie alle ragazze guidate da coach Marco Mencarelli. Sul terzo gradino del podio, la Polonia che ha battuto 3-1 l’Olanda. Un ultimo atto perciò memorabile della rassegna continentale, in cui il tecnico Mencarelli ha schierato il consolidato sestetto con la diagonale Passaro-Ituma, le schiacciatrici Giuliani e Viscioni, le centrali Acciarri e Modesti e il libero Ribechi.
La Serbia approcciava il match con maggiore grinta impedendo poi qualunque rimonta e conquistando il primo set (17-25). Una buona continuità nel rendimento a muro permetteva poi all’Italia di portarsi in vantaggio in avvio di seconda frazione e, continuando a macinare buon gioco e punti, manteneva le avversarie a distanza fino al 21-11 prima di calare vistosamente di concentrazione, con la formazione serba in grado di ricucire fino al 24-24. A spuntarla ai vantaggi erano però le azzurrine (26-24) che riportavano così in parità il conto set. Nel terzo parziale, incerto e combattuto al centimetro fino al 21-20, le azzurrine trovavano lo spunto giusto per allungare e portarsi in vantaggio decisivo nel finale (25-21). Il quarto vedeva la Serbia imporre il proprio gioco e le azzurrine faticare a ritrovare il giusto assetto, fino a un netto 8-17, valido poi per portare a casa il pareggio con un 15-25. Equilibratissimo il 5° set, fino a un emblematico 14-14: nel finale però le azzurrine conquistano la sudatissima vittoria per 17-15 che vale l’oro continentale.
“È stata una partita sofferta nel corso della quale si sono alternati i valori, soprattutto mentali, delle due squadre – ha commentato a caldo mister Mencarelli – come è normale che succeda a questa età e con questo livello di esperienza. Una partita sofferta perché c’era grande equilibrio soprattutto nei fondamentali che contano. Questa è l’origine dell’andamento altalenate della partita: una volta eravamo predominanti noi, una volta loro. Il quinto set credo sia stato emblematico per l’equilibrio e il punto a punto tant’è che l’abbiamo spuntata proprio per pochissimo e pochissime cose hanno fatto la differenza. Che la scuola italiana sia una scuola che si impone a livello internazionale da diversi anni è certificato. Quello che conta è che le squadre italiane riescano a giocare quanto più possibile le semifinali e le finali, perché danno possibilità di affrontare situazioni impossibili da ricreare in allenamento. Questa è l’ottica che accompagna sempre la nostra attività. Questa estate – ha concluso – è straordinaria perché stiamo chiudendo il cerchio conquistando tutti ori. E’ una cosa meravigliosa e vedere la maglia azzurra in cima al podio è veramente straordinario”.
Avanzano gli uomini
Intanto, dopo la terna di vittorie ottenuta senza incassare nemmeno un passivo nella fase a gironi, l’Italia maschile accede ai quarti di finale di Coppa del mondo di pallavolo dopo avere avuto la meglio su una storica rivale come Cuba a Lubiana (Slovenia). I centroamericani, forti di stelle come Robertlandy Simon e Marlon Yant Herrera, protagonisti dello scudetto della scorsa stagione della Lube Civitanova, hanno provato a insidiare il prosieguo degli azzurri, che tuttavia hanno reagito in crescendo, giocandosi la vittoria punto a punto e vincendo il match per 3-1. Gli azzurri di coach Fefè De Giorgi hanno avuto la meglio nonostante un secondo set vinto dai caraibici che sembrava orientare ben diversamente l’esito. Anche durante l’ultima frazione, sul punteggio di 2-1 per l’Italia, le due punte di diamante agli ordini di coach Nicolas Vives hanno provato a trascinare ancora una volta Cuba, lambendo anche un vantaggio di 4 punti sugli azzurri.
Ma sul fronte Italia, Simone Anzani, subentrato in forma smagliante, e Yuri Romanò, in grado di rispondere con maggiore efficacia alla distribuzione di Simone Giannelli, sono stati i due perni decisivi su cui costruire la vittoria nel momento cruciale della gara, riuscendo a gestire con lucidità il vantaggio minimo fino a rompere l’equilibrio tra due grandi compagini. Proprio, il capitano affida nel finale alla mano di Roberto Russo la manovra verso il gala dei fantastici quarti: è il centrale siciliano a mettere a terra la palla del match point che porta gli azzurri avanti. Ora gli azzurri aspetteranno di conoscere la vincente tra Francia o il Giappone, che affronteranno mercoledì 7 settembre alle 17.30.