Dal Qatar con furore, scandalo al parlamento europeo

Arresti, perquisizioni, sequestri e sospensioni politiche a Bruxelles, in seguito alle accuse secondo cui il Qatar avrebbe corrotto dei parlamentari e funzionari europei
Qatar
L'ex Vicepresidente del Parlamento europeo Eva Kaili coinvolta nell'inchiesta sui Mondiali in Qatar (Foto LaPresse)

Uno scandalo senza precedenti scuote i palazzi di Bruxelles e Strasburgo: dei parlamentari e dei funzionari europei sono accusati di corruzione, alcuni colti in flagranza di reato. La polizia belga ha fermato cinque persone, tra cui la vicepresidente del Parlamento europeo Eva Kaili, europarlamentare greca socialista, iscritta al gruppo dei Socialisti & Democratici (S&D), e l’ex eurodeputato Antonio Panzeri, che aveva lasciato il Partito Democratico per aderire ad Articolo 1. Egli, attualmente, guida la Fight Impunity, un’associazione per i diritti umani.

Altro nome eccellente è quello di Luca Visentini, segretario della Confederazione mondiale dei sindacati e già capo della Confederazione europea. Ancora, sono stati fermati Francesco Giorgi, assistente parlamentare di S&D, nonché compagno della stessa Kaili, e Niccolò Figà-Talamanca, dell’organizzazione non governativa No Peace Without Justice, legata a Emma Bonino.

Questi sono stati accusati di corruzione e riciclaggio di denaro, che sarebbe stato loro offerto dal Qatar per favorire la diffusione di un’immagine positiva o fare ammorbidire l’attitudine dell’Unione europea (Ue) di fronte al paese che ospita i mondiali di calcio, più volte accusato di non rispettare i diritti umani proprio nell’organizzazione e realizzazione della Coppa del Mondo 2022.

La polizia belga ha sequestrato documenti in abitazioni private e negli uffici del Parlamento europeo, nonché tanto denaro contante: 600 mila euro divisi in comode sacche.

Ovviamente il Qatar ha prontamente negato il proprio coinvolgimento e smentito ogni atto di corruzione, ma il dibattito previsto al Parlamento europeo la prossima settimana circa la possibilità di permettere ai qatarioti di entrare nell’Ue senza visti è stato annullato.

La presidente del Parlamento europeo, Roberta Metsola, ha immediatamente sollevato Kailī dal suo mandato di vicepresidente del Parlamento europeo, mentre il Pasok, il partito socialista greco l’ha espulsa, così come il gruppo S&D.

Proprio Eva Kaili aveva difeso il Qatar quando si discuteva un eventuale boicottaggio dei mondiali di calcio qatarini ormai volgenti alla fine, osservando che il Qatar era all’avanguardia nella protezione dei diritti civili. Secondo l’eurodeputata greca, la Coppa del mondo in Qatar era la prova di come la diplomazia sportiva potesse realizzare una trasformazione storica di un Paese con riforme che hanno ispirato il mondo arabo, definendo i qatarini dei negoziatori di pace mentre, in realtà, è noto ai più che il Qatar finanzi dei gruppi terroristici e che oltre 6.000 lavoratori sarebbero deceduti nel corso dei lavori di costruzione degli impianti sportivi utilizzati per i mondiali di calcio.

La Corte d’appello di Brescia ha poi convalidato l’arresto di Maria Dolores Colleoni e Silvia Panzeri, moglie e figlia di Panzeri, fermate venerdì nell’abitazione di famiglia a Calusco d’Adda (Bergamo) in esecuzione di un mandato di arresto europeo e poi poste ai domiciliari.

La presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, ha affermato che le accuse sono molto gravi e ha chiesto la creazione di un nuovo organismo etico per la supervisione delle istituzioni europee e dei propri membri.

Le parole più dure sono state espresse da Roberta Metsola: «Il Parlamento europeo è sotto attacco. La democrazia europea è sotto attacco. E il nostro modo di essere società aperte, libere e democratiche è sotto attacco. I nemici della democrazia, per i quali l’esistenza stessa di questo Parlamento è una minaccia, non si fermeranno davanti a nulla. Questi attori maligni, legati a Paesi terzi autocratici, hanno presumibilmente armato ONG, sindacati, individui, assistenti e deputati del Parlamento europeo nel tentativo di soffocare i nostri processi. I loro piani maligni sono falliti. I nostri servizi, di cui sono incredibilmente fiera, collaborano da tempo con le autorità competenti nazionali, giudiziarie e di polizia, per smantellare questa presunta rete criminale.»

Lasciando da parte l’ironia, è ovvio che lo scandalo potrebbe essere solo all’inizio. Vale, però, la pena ricordare le parole del Santo Padre Francesco, quando osservò che «tutti noi abbiamo la possibilità di essere corrotti, nessuno di noi può dire: ‘Io non sarò mai corrotto’. No! È una tentazione, è uno scivolare verso gli affari facili, verso la delinquenza, verso i reati, verso lo sfruttamento delle persone. Quanta corruzione c’è nel mondo!».

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