Covid 19 e trasporto aereo, un decalogo europeo
Secondo i nuovi orientamenti sui viaggi aerei nell’Unione europea (UE), le persone che viaggiano durante la pandemia di Covid-19 non dovrebbero essere automaticamente considerate come a rischio elevato di diffondere l’infezione, a meno che non siano state in contatto noto con un caso positivo confermato.
Infatti, sulla base delle conoscenze scientifiche più recenti, gli orientamenti pubblicati dal Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (ECDC) e dall’Agenzia dell’Unione europea per la sicurezza aerea (AESA) concludono che il numero stimato di nuovi casi di coronavirus tra i viaggiatori è inferiore a quello tra la popolazione in generale.
Inoltre, le misure per il trasporto aereo già adottate riducono al minimo la probabilità di trasmissione durante il volo. Eppure, la scoperta di una variante di Covid-19 con una capacità di contagio molto rapida nel Regno Unito sta portando molti Paesi europei (tra i quali l’Italia) ed extra-europei a bloccare i trasporti aerei e ferroviari da e verso quel Paese. Sta accadendo lo stesso con il Sud Africa, dove è stata fatta una scoperta analoga. Le autorità europee hanno richiamato la necessità di dare una risposta coordinata perché, ovviamente, considerata l’integrazione del trasporto aereo, un passeggero proveniente dalla Gran Bretagna potrebbe fare scalo in altri Stati prima di raggiungere comunque la destinazione finale.
Escludendo la situazione della nuova variante del virus, nella situazione epidemiologica corrente, tuttavia, in generale non sono raccomandate misure generalizzate per i viaggiatori del trasporto aereo, come i tamponi o la quarantena. Gli orientamenti raccomandano invece vivamente di fornire ai viaggiatori informazioni esaustive sulla situazione epidemiologica nel paese di destinazione e sulle misure in vigore negli aeroporti e a bordo degli aerei per prevenire la trasmissione del virus.
La pubblicazione di una sorta di decalogo, invece, aiuta i passeggeri ad orientarsi.
Prima del viaggio. Non bisogna andare in aeroporto con sintomi di: febbre, tosse, difficoltà a respirare, perdita del gusto o dell’olfatto. Compilare il modulo sullo stato di salute prima di mettersi in viaggio. Assicurarsi di avere mascherine ad uso sufficienti per tutta la durata del viaggio.
In aeroporto. Ricordarsi che solo i passeggeri possono accedere al terminal dell’aeroporto. Assicurarsi di arrivare in tempo per effettuare i controlli di sicurezza e le nuove procedure. Rispettare le regole di comportamento riguardo ai colpi di tosse e agli starnuti ed indossare la mascherina ad uso medico per proteggere sé stessi e gli altri passeggeri.
Alla partenza. Rivolgersi al personale dell’aeroporto o della compagnia aerea per domande o dubbi. Effettuare il check-in online, se possibile, portare tutto il necessario per il viaggio appresso e tenere tutti i documenti a portata di mano. Mantenere la distanza di sicurezza ed indossare la mascherina ad uso medico, in caso contrario si rischia di non essere ammessi a bordo. Permettere che venga misurata la temperatura, se richiesto.
In aereo. Lavarsi le mani frequentemente, rispettare le regole di comportamento riguardo ai colpi di tosse e agli starnuti, indossare la mascherina ad uso medico. Seguire con attenzione la dimostrazione di sicurezza in cabina per conoscere le istruzioni specifiche per il volo. In caso ci si senta male a bordo, informare l’equipaggio e richiedere assistenza medica il più rapidamente possibile. Limitare gli spostamenti in cabina al minimo indispensabile.
All’arrivo a destinazione. Mantieni la distanza di sicurezza, lavati le mani frequentemente, rispetta le regole di comportamento riguardo ai colpi di tosse e agli starnuti, indossare una mascherina ad uso medico. Ritirare i bagagli e lasciare l’aeroporto il più rapidamente possibile. Ridurre il rischio di trasmissione del virus minimizzando le interazioni con altre persone all’interno dell’aeroporto.
Stella Kyriakides, Commissaria per la Salute e la sicurezza alimentare, sottolinea che «quest’anno le celebrazioni di fine anno saranno diverse. Né potrebbe essere altrimenti. Quest’anno occorre innanzitutto salvare vite umane. Non vogliamo annullare il Natale: vogliamo renderlo sicuro per tutti. Alla vigilia delle vacanze invernali, accolgo con favore i nuovi orientamenti dell’ECDC e dell’AESA in materia di test e quarantena per i viaggiatori del trasporto aereo. Questi orientamenti offrono un approccio coordinato necessario in Europa per garantire la sicurezza dei viaggi. Queste informazioni chiare sulle norme in materia di test, isolamento e quarantena contribuiranno a evitare confusione e a fornire chiarezza per tutti nel periodo invernale».
Per Adina Vălean, Commissaria per i Trasporti, «benché dobbiamo mantenere la vigilanza e il distanziamento fisico, le prove scientifiche presentate oggi dall’AESA e dall’ECDC raccomandano di non considerare i viaggiatori come un rischio elevato di trasmissione della Covid-19 quando viaggiano tra paesi con la stessa situazione epidemiologica». La situazione epidemiologica è fondamentale per compiere le giuste scelte, ma tale situazione sembra essere oramai fuori controllo e molti cittadini europei rischiano di restare bloccati in questi giorni, finché non ci sarà proprio una decisione coordinata europea.
Questa situazione confusa rischia di complicarsi a causa della Brexit. Infatti, manca ancora un accordo definitivo sui rapporti tra Regno Unito e UE dal 1° gennaio 2021, a causa delle richieste di flessibilità del Regno Unito che rischia di gettare il Paese nel caos, in piena pandemia, per via del ristabilimento dei controlli doganali. Sono già chilometriche le file di camion incolonnati, mentre la mancanza di medicine, prodotti alimentari, ed altri prodotti di uso quotidiano è dietro l’angolo.