Congo: l’eruzione del Nyiragongo

Morti, bambini scomparsi, edifici distrutti, lava che avanza e forti terremoti. Si aggrava il bilancio della catastrofe nei dintorni del vulcano posto all'interno del Parco nazionale dei Monti Virunga, una foresta brulicante di vita, famosa nel mondo
Congo Vulcano Nyiragongo (AP Photo/Justin Kabumba)

Tre giorni dopo l’eruzione del monte Nyiragongo, forti terremoti continuano a scuotere la città di Goma nella parte orientale della Repubblica Democratica del Congo. La regione è quella del Kivu, e il vulcano si trova a pochi chilometri da Kibumba, dove vennero uccisi a febbraio scorso da un commando di ribelli l’ambasciatore italiano Luca Attanasio, il carabiniere Vittorio Iacovacci e il loro autista, Moustapha Milambo.

Il bilancio umano dell’eruzione iniziata sabato 22 maggio sera è salito a 32 morti, secondo le autorità locali, mentre una prima valutazione da parte di organizzazioni umanitarie internazionali valuta fra 900 e 2.500 le case distrutte dalle colate di lava. La terra continua a tremare. Più di 170 bambini sono scomparsi e altri 150 sono stati separati dalle loro famiglie, ha detto un portavoce dell’Unicef, l’agenzia delle Nazioni Unite per l’infanzia, aggiungendo che si sta provvedendo a realizzare alcuni centri di raccolta per aiutare i minori non accompagnati. Quattro persone sono morte cercando di scappare da una prigione investita dalla lava, ha annunciato domenica il portavoce del governo Patrick Muyaya.

La lava si è fermata nel distretto di Buhene, alla periferia di Goma, seppellendo centinaia di case e investendo anche alcuni palazzi. Molti cittadini di Goma sono alla ricerca di persone care e famigliari scomparsi, mentre la città e la regione sono continuamente scosse da violenti terremoti. Almeno quattro edifici sono parzialmente crollati, compreso un edificio di tre piani in cui otto persone sono rimaste gravemente ferite, secondo la protezione civile locale. In una località appena a nord della città, cinque persone sono morte soffocate nel tentativo di attraversare un fiume di lava in raffreddamento.

In un rapporto del 10 maggio, l’Osservatorio di Goma aveva avvertito che l’attività sismica del Nyiragongo stava aumentando, senza però prevedere l’esplosione che è avvenuta meno di due settimane dopo. L’ultima eruzione del vulcano era avvenuta nel 2002 ed aveva provocato 250 morti e ingenti danni in particolare a Goma e nei dintorni, lasciando 120 mila persone senzatetto.

Il Nyiragongo si trova all’interno del Parco nazionale dei Monti Virunga, una foresta brulicante di vita che si trova a cavallo del confine tra la Repubblica Democratica del Congo, l’Uganda e il Ruanda.

È uno dei vulcani più attivi al mondo, ma si teme che la sua attività non sia stata adeguatamente monitorata dall’Osservatorio Vulcanologico di Goma, dal momento che la Banca Mondiale ha tagliato i finanziamenti all’Osservatorio a seguito di accuse di corruzione.

Edicola Digitale Città Nuova - Reader Scarica l'app
Simple Share Buttons