Il certificato Covid digitale per viaggiare in Europa

Il nuovo certificato Covid digitale Ue, con informazioni su vaccinazione, test e guarigione, faciliterà i viaggi nell’Unione europea
certificato

In Europa tutti si stanno preparando a tornare alla normalità, o quasi, almeno per l’estate 2021. Il certificato Covid digitale Ue, proposto dalla Commissione europea per poter riprendere a viaggiare in sicurezza quest’estate, all’interno dell’Unione europea (Ue), è uno strumento per facilitare, per l’appunto, la mobilità dei cittadini nell’Ue. Disponibile in formato digitale o cartaceo, gratuito, sicuro e accessibile a tutti, il certificato Covid digitale Ue, servirà a dimostrare che una persona è stata vaccinata contro il Covid-19, che è risultata negativa al test o che è guarita da un’infezione. Il nuovo certificato è operativo con l’entrata in funzione del gateway europeo, sistema tecnico predisposto dalla Commissione europea, a livello dell’Ue, per la verifica dei certificati in modo sicuro e nel rispetto dei dati personali degli intestatari.

Nello specifico, il certificato Covid digitale Ue comprenderà informazioni sulla vaccinazione, i test e la guarigione dell’intestatario. Inoltre, sarà disponibile in formato digitale e cartaceo, a scelta dei titolari, e conterrà un codice QR con firma digitale per garantire l’autenticità del certificato. La versione digitale potrà essere salvata su un dispositivo mobile. Il certificato Covid digitale Ue, gratuito, potrà essere ottenuto facilmente e sarà disponibile anche per le persone che sono state vaccinate prima dell’entrata in vigore del regolamento sul certificato e potrà essere utilizzato dagli Stati membri anche per esigenze nazionali, purché questo sia previsto dalla rispettiva legislazione.

In questo contesto, gli Stati membri dovranno astenersi dall’imporre ulteriori restrizioni di viaggio ai titolari di un certificato Covid digitale Ue, a meno che esse non siano necessarie e proporzionate per tutelare la salute pubblica. Le autorità nazionali saranno responsabili del rilascio di tale certificato. Questo potrebbe, ad esempio, essere rilasciato da centri che effettuano i test, dalle autorità sanitarie o direttamente tramite un portale web. Gli Stati membri hanno concordato un modello comune che potrà essere utilizzato per le versioni sia elettroniche che cartacee al fine di facilitarne il riconoscimento.

Il regolamento sul certificato Covid digitale Ue entrerà in vigore il 1° luglio, con un periodo di transizione di 6 settimane per il rilascio dei certificati in quegli Stati membri che hanno bisogno di più tempo. Inoltre, la Commissione europea fornirà un software open source per aiutare gli Stati membri a sviluppare soluzioni nazionali per il rilascio dei certificati, per la scansione e il controllo dei codici QR, nonché per un portafoglio di riferimento per la conservazione. Dal 10 maggio, 22 Paesi hanno già testato il gateway europeo con successo.

Tutti gli Stati membri che hanno eseguito i test tecnici con esiti positivi e sono pronti a rilasciare e verificare certificati possono già iniziare ad usare il sistema su base volontaria. Già oggi 7 Stati membri (Bulgaria, Cechia, Danimarca, Germania, Grecia, Croazia e Polonia) hanno deciso di connettersi al gateway e hanno iniziato a rilasciare i primi certificati, mentre alcuni Paesi attenderanno che tutte le funzionalità siano disponibili a livello nazionale prima di cominciare a rilasciarli.

Tuttavia, i certificati Covid digitale Ue non serviranno come documento di viaggio e non saranno una precondizione per esercitare il diritto alla libera circolazione delle persone nell’Ue. Però i certificati saranno soggetti a un controllo continuo per evitare frodi e falsificazioni, in modo da verificare l’autenticità dei sigilli elettronici inclusi nel documento.

Didier Reynders, commissario per la Giustizia, sottolinea che «il certificato Covid digitale dell’Ue è uno strumento comune che consente ai cittadini europei di circolare nuovamente in modo libero e sicuro». Inoltre, manifesta «la leadership tecnologica dell’Europa e rispetta pienamente i nostri valori e principi: protezione dei dati, inclusività e proporzionalità». Pertanto, «è importante che nelle prossime settimane tutti gli Stati membri si adoperino per essere pienamente pronti, così che il sistema sia totalmente operativo il 1º luglio».

Stella Kyriakides, commissaria per la Salute e la sicurezza alimentare, ritiene che «il certificato Covid digitale dell’Ue dimostra il valore aggiunto che soluzioni efficaci di sanità elettronica possono apportare ai nostri cittadini». Ella sottolinea che «è importante che nelle prossime settimane tutti gli Stati membri completino la messa a punto dei rispettivi sistemi nazionali di rilascio, conservazione e verifica dei certificati, in modo che il sistema sia operativo in tempo utile per le vacanze», poiché «i cittadini dell’Ue sono impazienti di tornare a viaggiare e vogliono farlo in sicurezza. Il certificato Ue è un passo fondamentale in questa direzione».

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